"Gioca per perdere, altrimenti ti ammazzo."
Questo il tenore della minaccia ricevuta da alcuni giocatori della Lazio, fatta per telefono, riferita alla Società che ha denunciato il fatto all'Autorità Giudiziaria.
Ora, io mi metto nei panni di quei milioni di persone cui del calcio importa zero o comunque non abbastanza, che non giustificano una città, o parte di essa, messa in stato di quarantena per una partita di calcio.
Mobilitati 2000 uomini delle forze dell'ordine, con richiesta di rinforzi da altre regioni, per presidiare non solo l'area dello stadio e suoi dintorni, ma anche punti caldi della città dove le tifoserie potrebbero incrociarsi o essere oggetto di reciproci agguati degli ultrà rivali.
Il Prefetto che, su sollecitazione della questura, proibisce la partita di sera, col buio complice dei facinorosi.
A tutto questo, adesso la ciliegina sulla torta delle minacce di morte.
Credo che non ci sia nemmeno bisogno di commentare.
Evidentemente è difficile dare torto a chi protesta di fronte a questo spreco di risorse umane, ai costi delle stesse, per una partita di calcio : signori, se non siete capaci non di essere civili, che troppo sarebbe chiedere, ma timorosi della legge, non si gioca. Semplice. E non parliamo di minoranze sparute. Sicuramente la maggior parte dei tifosi si limita alla rabbia e all'intemperanza verbale, ma se parliamo di minoranze, è assai più tale quella degli SPORTIVI rispetto a quelli che venderebbero la donna (la madre forse no, a Roma ancora è sacra...) pur di vincere.
Io capisco perfettamente che perdere è brutto, e basta vedere le inquadrature impietose delle tv sui tifosi sconfitti per cogliere l'intensità negativa di quella sensazione (ieri quelli del Borussia).
Però che senso ha la vittoria ottenuta truffando, rubando, addirittura minacciando ?
Non voglio fare l'ingenuo. Il calcio muove interessi milionari, per il Milan arrivare terzo ha significato la possibilità di ricavi aggiuntivi di 30 milioni di euro. E dove ci sono tanti soldi la possibilità di immaginare delle scorciatoie diventa probabilità.
Ma questo che c'entra coi tifosi ? Non sono certo loro che vedranno le loro tasche migliorare.
Quindi vincere a tutti i costi perché ? Quale la soddisfazione ?
La prima Coppa dei Campioni della Juve porta le stigmate dell'Heysel. Io, che più si scoprono cose su calciopoli più sono tentato di rivendicare i due scudetti revocati, non ho mai sentito vera la vittoria di quella Coppa. Perché non fu vera quella partita, giocata in condizioni surreali per motivi di ordine pubblico.
Perché la sconfitta è insopportabile ? Questa è la domanda.
Queste di seguito, pubblicate sul Corriere della Sera on line, le ultime sul derby , andando dalle minacce alle formazioni, passando per i buoni propositi di De Rossi. "Noi in campo dovremo dare il buon esempio".
Detto da lui, giocatore e uomo sportivo che più spesso ammiro ma che di black out agonistici in carriera ne ha avuti più di uno, è una promessa impegnativa che speriamo venga mantenuta.
DOMENICA LA FINALE DI COPPA ITALIA
La società della Lazio denuncia minacce
ai propri giocatori per perdere il derby
Il responsabile della comunicazione De Martino denuncia telefonate a propri tesserati
Controlli fuori dallo Stadio Olimipico (Ansa)
ROMA - I giocatori della Lazio
hanno ricevuto delle telefonate di minaccia sulle proprie utenze private
per perdere la finale di Coppa Italia con la Roma in programma domenica
alle 18 allo Stadio Olimpico. La denuncia giunge dal responsabile della
comunicazione biancoceleste Stefano De Martino. «La società insieme ai
diretti interessati, ha informato le autorità competenti
dell'accaduto».
De Rossi (La Presse)
ALLERTA SICUREZZA - Dopo l'appello di De Rossi «Lasciate a casa i coltelli» il rischio di tensioni al derby delle romane è sempre alto. Le forze dell'ordine saranno in massima allerta con
duemila agenti per le strade e rinforzi da altre regioni. E già da
giorni polizia e carabinieri lavorano senza sosta per identificare e
isolare chi potrebbe progettare una serata di scontri prima, durante e
dopo la partita. De Rossi venerdì ha parlato davanti al Presidente
della Repubblica Giorgio Napolitano: «In campo dovremo dare il buon
esempio. La preoccupazione c'è sempre quando si gioca una partita
importante. Per domenica, però, sono fiducioso».
Mauri (Ansa)
MAURI: «FINALE STORICA» - «È la partita più importante della mia
carriera. Ho giocato anche altre finali con la Lazio in Coppa Italia e
la Supercoppa ma questa, per quello che riveste, a livello locale ed
italiano è storica perché una finale di Coppa Italia fra Roma e Lazio
non c'è mai stata». Non usa giri di parole il centrocampista
biancoceleste, Stefano Mauri, per presentare la finale di Coppa Italia.
«Questo torneo è importante perché ti dà la possibilità di fare la
Supercoppa ed entrare in Europa League - aggiunge - quest'anno le
ambizioni erano altre ma durante il campionato ci sono stati momenti
negativi. Potevamo fare meglio ma ci resta questa finale che è
importantissima».
CONTROLLI ANTI-DOPING - Sei
giocatori della Roma e altrettanti della Lazio sono stati sottoposti
venerdì a controlli antidoping a sorpresa da parte del Comitato
controlli antidoping del Coni, in vista della finale di Coppa Italia in
programma domani all'Olimpico di Roma. Gli stessi controlli erano stati
effettuati anche nella passata edizione della Coppa, in occasione della
finale Juventus-Napoli.
La Roma a Trigoria dove si è preparata per il derby (Ansa)
LA FORMAZIONE DELLA ROMA - Tornano Balzaretti, De Rossi e
Marquinhos, resta fuori Stekelenburg. Aurelio Andreazzoli ha diramato la
lista dei giocatori per la finale di Coppa Italia. In tutto 25 i
convocati. La formazione (4-2-3-1): 1 Lobont, 3 Marquinhos, 29 Burdisso,
5 Castan, 42 Balzaretti, 16 De Rossi, 4 Bradley, 8 Lamela, 10 Totti, 7
Marquinho, 22 Destro. (13 Goicoechea, 46 Romagnoli, 27 Dodò, 35
Torosidis, 23 Piris, 11 Taddei, 48 Florenzi, 20 Perrotta, 15 Pjanic, 77
Tachtsidis, 9 Osvaldo, 17 Lopez). All.: Andreazzoli.
Allenamenti della Lazio durante il ritiro a Norcia (La Presse)
LAZIO, LA FORMAZIONE - Il tecnico della Lazio Vladimir Petkovic
sabato ha diramato la lista dei convocati per la finale. In campo 23
giocatori. La formazione (4-1-4-1): 22 Marchetti, 29 Konko, 20 Biava,
27 Cana, 26 Radu, 24 Ledesma, 87 Candreva, 15 Gonzalez, 8 Hernanes, 19
Lulic, 11 Klose. (1 Bizzarri, 55 Guerrieri, 2 Ciani, 3 Dias, 33
Stankevicius, 4 Crecco, 6 Mauri, 7 Ederson, 14 Pereirinha, 23 Onazi, 18
Kozak, 99 Floccari.
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