domenica 23 giugno 2013

ACCOLTELLA UN PASSANTE E LO SFREGIA CON L'ACIDO. SUCCEDE A PISA, IN UN GIORNO QUALUNQUE.

 
IL we scorso ero a Pisa per la festa della Luminara, evento suggestivo organizzato dalla città in occasione della ricorrenza del  loro patrono, San Ranieri. Città ordinata, tranquilla, ti domandi pure perché il resto dei toscani ce l'ha così tanto coi pisani (ricambiati). Poi leggi un articolo di cronaca una settimana dopo e scopri che  un simil Kobobo, per fortuna non con effetti così letali, lo trovi anche nelle città della più tranquilla provincia italiana. E non sono neri, non sono nemmeno stranieri. Italiani. Certo, "Psichicamente instabili" , però liberi di girare, armati di coltello e con un po' di acido (che ormai va tanto) per colpire e sfregiare un passante qualsiasi . L'uomo ha cercato di fuggire dal suo assalitore che lo ha pugnalato più volte sulla schiena. L'aggressore alla fine ha desistito ma ha punito la vittima non collaborante lanciandogli dell'acido sul volto. E' riuscito anche ad allontanarsi, tornare a casa, dormirci un po' su. Il giorno dopo si è costituito. Una giornata di ordinaria follia, stavolta senza morti, ma con una persona innocente segnata per sempre.

PISA

Lo accoltella e poi lo sfregia con l'acido

Il quarantenne arrestato per tentato omicidio ha colpito un passante a caso. Nella sua abitazione trovati coltelli, sostanze chimiche e anche un manichino per bersaglio

PISA - Una palestra per il combattimento e il lancio di coltelli, con tanto di pareti di compensato e di un manichino da sarte da usare come bersaglio. È quanto trovato dalla squadra mobile di Pisa in casa del quarantenne arrestato per tentato omicidio con l'accusa di aver accoltellato un passante e di avergli versato dell'acido sul volto, a Pisa. Nella casa dell'uomo sono stati trovati «numerosi coltelli - spiega una nota della questura - armi bianche, materiale da esercitazione per il combattimento con arma bianca nonchè sostanze chimiche, baker e tanks usate per miscelare composizioni chimiche».
L'AGGRESSIONE - Ha accoltellato alla schiena un passante poi, quando questi è fuggito, lo ha rincorso e gli ha versato una sostanza corrosiva sul volto. È successo ieri a Pisa. Nella fuga, l'aggressore ha perso il portafogli. Stamani si è presentato in questura ed è stato arrestato. Si tratta di un pisano di 40 anni, definito «psicologicamente instabile»: avrebbe agito senza movente e scegliendo «a caso» la vittima. L'aggredito è un pisano di 50 anni: non è in pericolo di vita, ma ha riportato cicatrici permanenti al volto. Il cinquantenne è stato aggredito con ripetute coltellate alla schiena mentre stava tornando a casa in scooter. Sulla base dei documenti trovati nel portafogli, gli uomini della squadra mobile di Pisa sono risaliti all'identità dell'aggressore, ora accusato di tentato omicidio. L'uomo è conosciuto come «tossicodipendente - spiega una nota della questura - di indole violenta e psicologicamente instabile».
CACCIA ALL'UOMO - È iniziata così la caccia all'uomo. Le ricerche sono proseguite per tutta la notte, specie nei luoghi abitualmente frequentati dai tossicodipendenti. Stamani, continua la nota, «ormai, consapevole che gli investigatori erano sulle sue tracce, si è presentato in Questura». Il coltello usato per l'aggressione è stato trovato - ancora sporco di sangue - in un giardinetto privato. L'aggressore, «seguito dal sert pisano - prosegue la nota - risulta essere persona violenta incline a scatti d'ira ingiustificati. Pare che negli ultimi anni abbia vissuto in una specie di 'isolamentò sociale soprattutto dopo che la ex compagna, nonchè madre di suo figlio, fu costretta a lasciare la città, temendo per la sua vita e quella di suo figlio, dopo una serie di maltrattamenti e percosse». L'aggredito è stato ricoverato all'ospedale Nuovo Santa Chiara di Pisa. Non è in pericolo di vita ma «le lesioni riportate - continua la nota - sono ancora al vaglio degli specialisti»
NELLA CASA DELL'AGGRESSORE - In una stanza c'era un pannello di compensato con conficcati due coltelli 'da lanciò e un manichino, «di quelli usati dalle sarte per le prove degli abiti, con numerosi segni di arma da taglio sul rivestimento - aggiunge la nota - Questo non ha lasciato dubbi sul fatto che l'uomo si stesse esercitando alla lotta con l'arma bianca. Sparsi per l'appartamento, peraltro in pessime condizioni igieniche e senza acqua corrente, c'erano numerosi flaconi vuoti di metadone». Gli agenti hanno trovato anche felpe scure con cappuccio e guanti tagliati alle dita, oltre a libri sulle arti marziali e sul combattimento con armi bianche.

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