martedì 25 giugno 2013

SANSONETTI : CON QUESTA SENTENZA I GIUDICI VANNO AL POTERE


Un amico di FB, Tommaso Sessa, promotore di un rinnovamento politico centrato su una formazione politica trasversale, che prenda il meglio del pensiero liberale, liberal socialriformista, ha chiesto oggi agli iscritti al gruppo RI.SA.LI.RE un parere sulla sentenza di condanna di Berlusconi nel processo Ruby. 
Io ho postato questo comento :
"Quando iniziò questo processo, parlando con diversi amici di sinistra che ho, domandai loro se non ritenessero che questo procedimento fosse la prova provata dell'esistenza di un accanimento giudiziario contro Berlusconi. Mi diedero ragione, ammettendo peraltro onestamente che a loro andava benissimo così. Lo schieramento dei pesi massimi della procura per l'ipotesi di reato di induzione alla prostituzione di una minorenne, in realtà una ragazza che all'epoca del fatto aveva 17 anni e mezzo, ne mostrava 25 ed era tutto meno che una vittima (e infatti non si è MAI dipinta come tale, anzi, anche quando ha detto il contrario di quello che dice ora, ha sempre vestito la parte di quella che sapeva cosa voleva e come ottenerlo). A difesa di questa "povera fanciulla" un procuratore aggiunto che nel suo curriculum ha processi contro la mafia e contro il terrorismo....La concussione, il reato più grave, mancava della denuncia delle parti offese, al punto che un ufficiale di PG , la Iofrate, da ieri sarà indagata per falsa testimonianza. Ma anche il suo superiore ha sempre negato di aver subito pressioni (lui però non è indagato...). A fronte di 3 testi che avallano le tesi dell'accusa, ce ne sono decine e decine che la smentiscono, e infatti ben 32 sono stati indicati alla procura per valutare il reato di falsa testimonianza. Il finale è stato col botto, con il Tribunale che va oltre la richiesta, già dura, dell'accusa. Io faccio l'avvocato ma mi occupo di civile. Ho chiesto a molti amici che ho di penale un loro parere, e non ne ho trovato di unanimi. Chi ha sostenuto che il reato di concussione era inesistente (lo ripeto, è questo quello grave giuridicamente, l'altro serviva a sputtanare, come in effetti ha fatto) , altri che da un punto di vista "tecnico" (quindi non una cosa palese, alla portata della piazza, virtuale o reale ) invece poteva starci. Insomma, una cosa controversa, dove poteva valere, trattandosi di processo dove PROVE non ce ne sono mai state (trattasi di procedimento indiziario come palesato dal fatto che non c'è NESSUNA parte civile costituita : nessuno ha mai denunciato di essere stato concusso, anzi, interrogato, l'ha negato, e Ruby ha sempre escluso di aver avuto rapporti sessuali con Berlusconi, e nessun testimone dell'accusa ha potuto sostenere per scienza diretta il contrario.Una che l'ha fatto, la Conceicao, mentiva per sbugiardamento della stessa , furiosa, Bocassini.) , la presunzione di non colpevolezza. E invece non solo i giudici hanno deciso il contrario, ma hanno applicato il massimo della pena, andando oltre, come detto, le richieste dei PM.
Concludo : sono d'accordo con Tommaso sulle valutazioni di opportunità che Berlusconi, una volta messa in piazza una vita privata comunque poco consona a chi ricopre cariche istituzionali così importanti (conta anche il prestigio a quei livelli, l'autorevolezza) facesse un passo indietro, consapevole che in politica certe cose contano. La IDem si è dimessa (è stata fatta dimettere, rectius) per una scorrettezza fiscale di molto poco momento... Ma sul piano giuridico, questa sentenza conferma una spaccatura verticale che non so quando sarà sanata. Rilevo una cosa. CI sono i due fronti : pro magistrati (perché contro Berlusconi) e quelli che gridano al complotto (i berlusconiani). E questi due eserciti sono ampi e inconciliabili. Nessuno potrà mai convincerli che possano avere torto. Se un domani la sentenza cambiasse, siamo in primo grado, i primi griderebbero allo scandalo, al potere corruttivo che alla fine ha avuto la meglio.Viceversa, i secondi penseranno sempre a Berlusconi come a un novello Craxi, o addirittura un Tortora (esagerando, perché quest'ultimo è stato provato oltre ogni ragionevole dubbio che fosse innocente e vittima di un accanimento giudiziario che ancora è esempio di vergogna. Solo quando citi il suo nome qualunque PM abbassa gli occhi...). Mi interessa di più il parere dei "mediani", di coloro che non sono intruppati. Ebbene, tra questi non trovo NESSUNO che non ammetta che "un problema magistratura C'E'".


Non mi stupisce che tra i preoccupati della sentenza in questione ci sia Sansonetti, che, a differenza di molti altri, non ha dimenticato il carattere storicamente anti giustizialista della sinistra. La difesa dei giudici, del Law and Order è sempre stato dogma della destra (e non quella liberale, che difende lo stato di Diritto, cosa diversa dalla legge di Linch ) , non certo della sinistra. Poi però, con Mani Pulite, la Sinistra politica scoprì che quello che non avveniva nelle urne poteva realizzarsi grazie ai giudici preda di missioni "etiche".
Tangentopoli ebbe inizio proprio l'indomani di una tornata elettorale che aveva confermato la DC di gran lunga primo partito italiano con oltre il 30% dei voti, il PSI di Craxi quasi al 15% in scia di sorpasso del neonato PDS che scontava il crollo del socialismo reale di sovietica fattura. Bene, quel tornado travolse TUTTI i partiti storici, risparmiando solo l'ex PCI.....
Io ho una carissima amica, figlia di un allora dirigente dell'ENI, che narrandomi  le vicessitudini giudiziarie del padre, mi riportò un ricordo di quei tempi, quando il genitore gli raccontava  perplesso " quando spiegai loro come funzionava, dissi che vi erano degli accantonamenti per ogni forza politica principale, la DC, il PSI , il PCI...fui interrotto. <Questo non glielo abbiamo chiesto>, mi dissero...."
All'epoca il colpo non si perfezionò. Spazzati via i partiti di governo, si andò alle elezioni del 1994 convinti tutti che i "Migliori" finalmente sarebbero andati al potere. E invece spuntò Berlusconi. Il quale non aveva nessuna intenzione di fare la fine del suo amico Craxi, e più ricco e più forte (Forza Italia e poi il PDL hanno sempre avuto milioni di elettori) ha ingaggiato un braccio di ferro durato tragicamente - per le istituzioni italiane - 20 anni. 
Intervistato dal quotidiano in rete Sussidiario.Net Sansonetti ha dichiarato :
" Con una sentenza di questo tipo la magistratura milanese ha voluto ribadire il suo potere  "Totale e incontrastato ". In un certo senso, il carattere di questa sentenza mi ricorda anche i comunicati delle Brigate Rosse, proprio quando parlavano di potere "totale e incontrastato" . Il Tribunale è addirittura andato più in là di quello che aveva chiesto il pubblico ministero. Se non è un segnale questo...
Il mio giudizio è molto drastico ma al momento non riesco a fare altri commenti rispetto a tutto quello che è successo, a quello che ho seguito, alle conoscenze che ho del processo e di tutta questa vicenda. Sette anni di reclusione equivalgono anzi superano la condanna per un omicidio preterintenzionale, ....
C'è una logica di potere dei magistrati, con una situazione che ormai sembra poter sfuggire di mano ....
Sono i magistrati che ormai dettano l'agenda politica di questo paese".

Immagino che Sansonetti verà denunciato per diffamazione, oltreché stigmatizzato dal solito Sabelli, presidente dell'ANM, che in queste ore avrà un'espressione ancora più cupa di quella che abitualmente si porta a spasso.


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