martedì 9 luglio 2013

BRUTTA NOTIZIA : PER IL CAVALIERE RISCHIO PRESCRIZIONE PARZIALE E PENA DA RICALCOLARE

Immagino che colpo sia stato per Luigi Ferrarella, versione radical chic sul Corsera del travaglismo popolare dispensato sul Fatto, nell'apprendere da complicati calcoli procedurali che parte dei reati per cui è stato  condannato Berlusconi nel processo Mediaset  possa risultare prescitta. Ciò comporterebbe un ricalcolo della pena che implicherebbe necessariamente il rinvio alla Corte d'Appello per l'incombente.
Per i tanti, tra cui Ferrarella indubitabilmente fa parte, che aspettano la definitività della condanna del Cavaliere come una Manna salvifica, è veramente una pessima notizia.
Bisogna dire che il giornalista, sia pure dispiaciuto e speranzoso che i giudici della Cassazione mettano il turbo per evitare tale sciagura - la dead line l'hanno calcoltato al massimo al 30 settembre, il 31 luglio scatta la sospensione estiva fino al 15 di quel mese... - , non arriva a pensare che questi calcoli sono frutto di cavilli salva Berlusca. E' triste, quasi angosciato, però ammette che è "la Legge". E' molto, tantisismi grideranno al golpe.
Libero riprende la notizia, rubando letteralmente stralci del servizio di Ferrarella.
Preferisco riportare l'articolo del giornalista di Belpietro perché opera una sintesi efficace, Ferrarella ha ecceduto in tecnicismo. La sostanza non cambia.

 

Berlusconi, diritti tv la pena da ricalcolare L'interdizione di allontana


I giudici fanno casino
Silvio guadagna 
un altro anno di libertà

Lo scenario più fosco per Silvio Berlusconi, quello della conferma in Cassazione della condanna per i diritti tv con cinque anni di interdizione dai pubblici uffici, si allontana almeno di un anno. Lo rivela il Corriere della Sera che spiega come nel complicato calcolo delle varie sospensioni del processo, uno delle due frodi fiscali che vengono contestate al Cavaliere, quella del 2002 per 4,9 milioni di euro, si presciverà attorno al 13 settembre. Prima della sentenza della Corte di Casssazione che dovrebbe arrivare entro la fine di quest'anno al massimo nei primi mesi del 2014.
La prescrizione - Che cosa succede, dunque,con la prescrizione di uno dei due reati per cui Silvio Berlusconi è stato condannato sia in primo grado che in appello a 4 anni di reclusione e a 5 anni di interdizione dai pubblici uffici? Siccome gli ermellini non possono fare delle valutazioni di merito come la determinazione della pena, anche in caso di condanna è probabile che la Cassazione ordini un nuovo Appello solo per ricalcolare la pena. Questo significa che anche in caso di condanna si allontanerebbe di un anno l'eventuale operatività dell'interdizione dai pubblici uffici e dei quattro anni di reclusione (tre dei quali condonati dall'indulto del 2006). E questo ovviamente è destinato a cambiare gli equilibri politici e soprattutto del centrodestra appeso ai verdetti della magistratura sul Cavaliere.
 La terza via - In teoria resta ancora un'altra strada, scrive Luigi Ferrarella sul Corriere: la Cassazione potrebbe "dare una fissazione prioritaria al fascicolo per poterlo esaminare prima che si prescriva una delle due annualità di cui è composto". Ma, aggiunge Ferrarella, sta per iniziare per legge "la sospensione estiva dell'ordinaria attività giudiziaria e dunque la Cassazioen se ritenessde dfovrebbe affidare il processo alla sezione feriale di turno e calendarizzarlo tra agosto e metà settembre".

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