venerdì 26 luglio 2013

MENO QUATTRO ALL'URAGANO B



Possiamo anche fare finta di nulla, pensare alle imminenti ferie - poi magari in vacanza non ci si va per carenza di quattrini - , che abbiamo problemi con i kazaki, con Calderoli e cose di questo genere (in realtà abbiamo problemi peggiori di cose sicuramente spiacevoli ma non così esiziali, come le imprese che a decine chiudono ogni giorno, le persone che perdono il lavoro e quelle che continuano a non trovarlo, tanto per dirne alcuni...) . Ma il D. DAY, anzi il B.DAY è ormai imminente ed è il 30 luglio, giorno in cui la Cassazione potrebbe confermare la condanna di Berlusconi nel processo Mediaset, e quindi i 4 anni (ne resterebbe uno, applicato l'indulto) di reclusione e soprattutto i 5 di interdizione ai pubblici uffici.
Quel giorno, se così andasse - potrebbe esserci un rinvio perché hanno calcolato che la prescrizione non interviene il 1 agosto e accolgono la richiesta di rinvio per consentire alla difesa di meglio organizzarsi , oppure potrebbe anche che lo assolvono no ?! , anzi,  i tecnici dicono che così dovrebbe andare..., ci sono anche delle scommesse sopra - il nostro Paese sarà travolto da un uragano.
Non sono assolutamente in grado di prevedere gli effetti . Magari chi di dovere, Capo dello Stato, Presidente del Consiglio, maggiorenti politici, nella previsione, ha già organizzato strategie di contenimento, come sarebbe bene che fosse . Quando negli USA prevedono questi disastri , si danno da fare per ridurne i danni. A volte poi gli riesce bene, a volte meno. Accade anche che il ciclone è meno violento di quello che si prospetta, e magari sarà così anche in questo caso.
Ma certo è che una condanna sconvolgerà ogni equilibrio esistente, e non solo quelli già precari , come il governo delle larghe intese...
Manca poco, - 4
Ecco come Libero.it  immagina i possibili scenari del post...



Verso il B-Day

Berlusconi, la Cassazione e il sondaggio alla Ghisleri: con la condanna sarà "effetto martire"

Aria tesissima nel Pdl, i falchi hanno pronto il "piano di guerra" in caso di sentenza negativa: salta Letta. Il Cav vuole valutare l'impatto sul voto

Berlusconi e l'effetto martire 
Il sondaggio segreto del Cav


Vietato parlare, vietato fare commenti, vietato fare previsioni. Silvio Berlusconi ha dettato la linea ai suoi: fino alla sentenza della Cassazione sul processo Mediaset, che dovrebbe arrivare martedì 30 luglio, non deve volare una mosca. Ma dopo? Se sarà confermata la condanna a 4 anni di carcere e 5 di interdizione dai pubblici uffici, non è detto che il Cavaliere dia l'ordine al Pdl di "scatenare l'inferno". Ci sarebbe però, come riporta anche Alessandro De Angelis su Huffingtonpost.it, un sondaggio commissionato da Berlusconi alla fida Ghisleri per verificare il peso elettorale dell'eventuale condanna. Un "effetto martire" che, ironicamente, ricorda Nanni Moretti. Parafrasando Ecce Bombo, basta sostituire il celebre "Mi si nota di più se vengo, se non vengo o se vengo in ritardo?" con l'attualissimo "Mi si vota di più se vengo condannato, se non vengo condannato o se vengo condannato e sto zitto?". 
Il "piano di guerra" - Il punto è proprio questo. Nel centrodestra tutti, Cavaliere per primo, sono convinti che dalla Cassazione non verranno sorprese positive. Una condanana scritta, insomma. Per ora, un po' per non far traballare il già fragile governo Letta un po' per non compromettere sul nascere le sue speranze di assoluzione, Berlusconi ha tenuto duro, senza sparare a zero sulle toghe e mantenendo un profilo istituzionale. Ma nel Pdl in tanti, Daniela Santanchè in prima fila, stanno bollendo e vorrebbero mettere in atto quello che, negli ambienti di via dell'Umiltà, hanno già definito "piano di guerra". E contro chi sia questa guerra è sempre più chiaro: potrebbe rimetterci proprio il premier. Anche perché, e qui i sondaggi parlano già chiaro, il Pdl sta aumentando il proprio vantaggio e con il ritorno di Forza Italia a settembre l'entusiasmo nel centrodestra potrebbe aumentare. D'altronde, come rivelato da Franco Bechis su Libero di giovedì 25 luglio, il Cavaliere avrebbe già pronto il suo discorso post-condanna, durissimo con Letta. Se la giustizia farà cadere la testa di Berlusconi, si rischia dunque un effetto domino devastante. Per il centrodestra ma non solo.

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