domenica 18 agosto 2013

STASERA SI AGGIUDICA IL PRIMO TROFEO DELLA STAGIONE CALCISTICA. PORTERA' BENE O MALE LA "PROFANAZIONE" DI TRIGORIA ?


Alle ore 21 la stagione calcistica prenderà il suo avvio con l'aggiudicazione del primo trofeo ufficiale : la Supercoppa Italiana.
In campo la vincitrice del campionato, la Juventus, contro la squadra aggiudicatrice della Coppa Italia, la Lazio (vincendo la finale contro la Roma, un derby : vale decuplo). 
Partita che sarei stato più curioso di vedere se la Juve avesse schierato tutti i nuovi della campagna acquisti, e invece in campo ci sarà il solo Tevez, mentre Llorente e Ogbonna saranno in panchina. 
Per il resto, avremo i 10/11 della formazione titolare del 2012 e i 9/11 di quella 2011. 
Affezione per i vecchi campioni ? I nuovi convincono poco ? Non ancora bene inseriti ? 
Rispetto all'estate scorsa, è arrivato il "Top Player", inseguito da anni, Carlitos Tevez. A dire la verità il giocatore, non più giovanissimo, diciamo nella piena maturità (compirà 30 anni il prossimo febbraio ), arriva con un po' di polvere addosso , visto che le sue stagioni migliori risalgono a due anni orsono. Nell'ultima, ha un bottino di 17 gol su 47 partite disputate, che non è eclatante per un attaccante (nella precedente solo 4 !, ma aveva anche giocato 15 partite, causa squalifica tecnica da parte di Mancini). 
La scommessa è che il giocatore, di indubbie, notevoli qualità tecniche, recuperi lo smalto perduto ultimamente.
Llorente è l'altra punta acquistata per risolvere i problemi di un reparto generoso nel supporto al gioco ma poco prolifico (c'entrano gli schemi contiani ? forse sì ), che per ora mostra diverse difficoltà ad inserirsi. Certo, se Tevez aveva un po' di polvere, Llorente è arrivato con le ragnatele ! Speriamo che si tratti solo di questo che di pennelloni alla Bendtner uno basta e avanza. 
Dietro abbiamo acquistato Ogbonna, ottimo difensore del Torino, arrivato anche nell'area dei giocatori della nazionale (oddio, oggi è un po' più facile rispetto ad altre epoche...). dotato di gran fisico , velocità e anche una discreta tecnica col mancino. Caratteristiche buone sia per essere la prima scelta nel subentrare ai magnifici tre (che in Brasile proprio tali non si sono mostrati ma non allarmiamoci anzitempo) della più forte difesa dei due ultimi campionati, che per insidiarne la titolarità (penso soprattutto al bravo ma meno solido e continuo Bonucci ). 
A centrocampo, abbiamo conservato il trio magico + 1 (Marchisio, Vidal, Pirlo e Pogba), magari tra qualche giovane emergente uscirà anche fuori il futuro sostituto di Andrea ( visto che Verratti non lo abbiamo preso né ai tempi né stavolta) che, bravissimo, si avvia pur sempre alle 35 primavere nel 2014. E' vero pure che Conte  non amava giocare col regista, e solo la straodinaria bravura di Pirlo lo spinse, nel 2010, a cambiare modulo in funzione del fuoriclasse proveniente dal Milan (mai ringraziato abbastanza Allegri per la scempiaggine ). Sulle fasce abbiamo perso "giaccherinho" e mi dispiace. Il ragazzo aveva dimostrato in azzurro di essere ancora il soldatino bravo e affidabile visto soprattutto nella prima stagione contiana. Ma un po' di soldi dovevano entrare e mi aspetto altre uscite, specie tra gli attaccanti. Mi piacerebbe rivedere Pepe, e un Asamoah formato girone d'andata e non il parente stordito tornato dalla Coppa d'Africa. Isla per ora è ancora in rosa, e magari, se resta, ci fa capire perché fu tanto voluto due anni fa (e perché Mazzarri lo chiede con insistenza), mentre Zuniga, che mi pare un onestissimo e ottimo giocatore ma non irirnunciabile, sembra l'ultimo traguardo di una campagna buona ma con tante verifiche da fare. 
Certo, è risaputo e lo si vede anche dal mercato delle altre, Milan e Inter in testa, l'Italia non è più il paradiso delle stelle del football.
Ce ne faremo una ragione.
Nota di colore. La Juve che si allena a Trigoria. In effetti, quando ho letto la notizia, mi sono anche io un po' stupito, essendo notoria l'antipatia (eufemismo) corrente tra le due tifoserie. Devo dire che , col tempo, e passati oltre dieci anni dall'ultimo tricolore giallorosso, a Torino le cose si sono un po' smorzate e la Roma non è diversa dalla Fiorentina, dal Napoli, rivali di seconda fascia, considerando quelle storiche e vere le sole milanesi, con "odio" verso i nerazzurri. Ma la cosa non è la stessa per i tifosi giallorossi della capitale che hanno visto come una profanazione il prestito di Trigoria. Un gesto di mera cortesia tra società professioniste, che invece per la tifoseria giallorossa è stato visto come uno sfregio, l'ennesima riprova di una dirigenza "senza anima".
Buffon ci ha scherzato su, ma sono piuttosto sicuro che una buona parte della curva sud et similia non avrà affatto apprezzato il riferimento al sacro Totti.
E anche queste polemiche (assurde) sono la dimostrazione che il calcio d'inizio sta per essere dato.


Il tecnico: «Nessuna spy story. Invitiamo i giallorossi a Vinovo»

Conte: «Mi fido dei miei, voglio la Supercoppa» La Juve si allena a Trigoria, ira dei romanisti

La battuta di Buffon «Non mi sono permesso di urinare sull'armadietto del mio amico Totti, anzi prima di uscire gli ho dato una strofinata per renderlo più brillante»

Antonio Conte (LaPresse)Antonio Conte (LaPresse)
ROMA - Dalla Cina, con furore, la Supercoppa dell'inimicizia ha traslocato all'Olimpico e stasera la lunga querelle (al via l'8 marzo, data sulla lettera alla Lega in cui la Juventus escludeva, in caso di conquista dello scudetto, la trasferta a Pechino), avrà termine in una Roma ferragostana, solo apparentemente deserta, diversa da quella descritta dal Sorpasso in poi. E a dimostrazione che la capitale è affollata c'è l'ultima deriva della Supercoppa dell'inimicizia che coinvolge (non se ne sentiva il bisogno) anche i tifosi della Roma, indignati per l'ultimo colpo di scena di questa annosissima disfida: Madama si è allenata a Trigoria, nel ridotto giallorosso. Apriti cielo (virtuale). C'è chi ha reiterato un vocabolo («vergogna!»), c'è chi ha evocato il compianto presidente Franco Sensi (e le sue battaglie anti-bianconere), c'è chi ha invitato alle dimissioni la dirigenza romanista («perché dopo la sconfitta nel derby pensavamo di averle viste tutte»). Nella decisione della Juventus di rifugiarsi a Trigoria per l'ultimo allenamento (pura formalità quello della sera all'Olimpico), c'è, dopo i problemi con la Borghesiana, la ricerca di un campo a posto. Ma c'è anche la faccenda delle «spie» dei metodi contiani. Almeno su questo, l'allenatore, ha sorriso. «La spy story mi diverte, è una cosa simpatica. Cercavamo solo un campo per allenarci nelle migliori condizioni. Ringraziamo la Roma e la invitiamo a Vinovo, quando verrà a giocare con il Torino». Però c'è anche un sospetto di scaramanzia: l'11 febbraio, vigilia di Celtic-Juventus 0-3, Conte portò la squadra al centro sportivo dei Rangers. Allora, però, ad offendersi furono quelli del Celtic. Mah.

Gigi Buffon (LaPresse)Gigi Buffon (LaPresse)
Come sempre fuori dagli schemi, Gigi Buffon: «A Trigoria ci siamo comportati con grande rispetto. Sapevamo di non essere a casa nostra e quindi non mi sono permesso di urinare sull'armadietto del mio amico Francesco Totti, anzi prima di uscire gli ho dato una strofinata per renderlo più brillante. Sono convinto che se loro venissero a Vinovo farebbero lo stesso». C'era bisogno di dirlo? Ahinoi, si comincia come si era terminato. Incarogniti e stupidi. Lo sport, il campo restano sullo sfondo. SuperGigi contrasta la teoria dell'appagamento «specialmente in partite secche come questa»; confessa «di aver provato un brivido al pensiero che Klose ha mai segnato a Madama; accarezza il suo dirimpettaio (e vice in nazionale) Marchetti «un esempio da mostrare ai bambini». E Conte? Si lamenta per il poco tempo per preparare la partita («ma è così anche per Petkovic»); avvisa i naviganti da diporto bianconero, quelli abituati troppo bene, a non dare nulla per scontato «non è che se vince la Lazio è una grande impresa e se lo fa la Juve è ordinaria amministrazione». Nega l'esistenza di un caso Llorente («naturale che trovi delle difficoltà»), però, a parte Tevez, 10/11 della Juve di stasera sono del gruppo 2012 e 9/11 di quello 2011. «Mi fido ciecamente di questi ragazzi, mi hanno reso un tecnico vincente. È il mio terzo anno e sarebbe grave se non sentissi mia questa squadra: è la mia Juve in tutto e per tutto. Vogliamo questa Supercoppa. E spero che alla fine vinca chi ha meritato, non chi è stato più fortunato». L'estate è nel suo pieno, ma per il calcio finisce stasera.

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