venerdì 6 settembre 2013

OSTELLINO ATTACCATO DAI CAPI DEI SINDACATI DELLA MAGISTRATURA. DE BORTOLI RABBIT


Dopo l'articolo di Ostellino contro la neo figura penalistica dell'"ideaotore di reato"  (http://ultimocamerlengo.blogspot.com/2013/09/dopo-il-concorso-esterno-ora-ce.html ), e il giacobinismo di certa magistratura ( http://ultimocamerlengo.blogspot.com/2013/09/per-ostellino-il-giacobinismo-della.html ),  i vertici dei sindacati dei magistrati (m minuscola), che tali sono le organizzazioni come magistratura democratica e l'associazione nazionale  ANM, si sono scagliati contro il giornalista con grande foga, dove l'intimidazione è  appena velata.
L'Unione Camere Penali ha lodevolmente reagito, ho appreso dal Maestro e Amico Domenico Battista, ma de Bortoli, che pure ha il dovere di difendere tanto il diritto di opinione che la persona del suo valente collega (anche lui a suo tempo direttore del Corriere), non ha dato spazio al documento stilato, né ha speso due righe.
Lo faccio io, che ho anche scritto alla redazione del Corsera in questo senso :
Dopo aver letto i durissimi (e pessimi) interventi dei vari presidenti delle organizzazioni sindacali (che questo sono) dei magistrati, contro le opinioni scritte da un valente e storico giornalista del Corriere della Sera, sarebbe bello che il prudente direttore de Bortoli , dopo aver ospitato le scomuniche di questi soggetti, replicasse difendendo non soltanto il diritto di opinione in generale, ma anche ribadendo stima e solidarietà al serio professionista per i durissimi attacchi a lui rivolti.
Che Ostellino, grazie a fama, prestigio e , diciamolo, anche età, sia abbastanza al sicuro da questo tipo di intimidazioni, è probabile. Ma meglio non lasciare sotto silenzio. Che ci sono tanti tipi di bavagli.
Grazie per l'attenzione


Ed ecco il documenti UCPI di ieri

 
L'ergastolo delle idee
No, non siamo profeti. Se abbiamo risposto ieri al Presidente di Magistratura Democratica - che oggi ha sentenziato contro la firma di Berlusconi sotto i referendum - trattando Pannella come un sacerdote del credo pecunia non olet – non è per doti di preveggenza e neanche grazie ad una spia dentro il Corsera. No, molto più banalmente era nell’ordine delle cose che la magistratura associata avrebbe cercato di indirizzare le forze politiche, così come avviene da sempre e come ha fatto nel caso di specie, mirando a serrare i ranghi di quegli schieramenti che, come avevamo scritto, orientano la propria linea non in base al merito delle questioni ma per logiche preconcette di contrapposizione.
Se – dunque - la risposta del Presidente Marini ad un articolo di Ostellino non stupisce, rimane però da chiedersi quale sia ora il suo pensiero sui temi referendari. Per fare un esempio, avendo adesso Berlusconi firmato il referendum per abolire l’ergastolo, Magistratura Democratica continua ad essere contro l’ergastolo o no?
L’Unione è stata tra i primi promotori dei referendum sulla giustizia, e l’ha fatto anche per sopperire alla paralisi politica indotta dai diktat della magistratura associata che rifiuta la mera ipotesi di discutere di separazione delle carriere, responsabilità civile, fuori ruolo. La lettera in questione ribadisce il diktat e noi, nell’incontro che si terrà giovedì 19 alla Residenza di Ripetta a margine dell’astensione dalle udienze che durerà tutta la settimana, di questo vorremo discutere anche con il Presidente di M.D., se vorrà onorarci, dell’ergastolo e di tutto il resto.

 
Tempo fa, ci fu chi scrisse : "i magistrati sono come i maiali, se ne attacchi uno, si rivoltano tutti".
  Berlusconi ? Sbagliato !
PIERO CALAMANDREI, giurista, professore, lume di noi avvocati, aderente al Partito d'Azione, fu uno dei costituenti, partecipò alla redazione del codice di procedura civile.
Autore di un famosissimo libello, "Elogio dei giudici, scritto da un avvocato", era uno che conosceva bene la categoria.
Che nel frattempo si è deteriorata.
Molto.

1 commento:

  1. Ho letto l'ottimo commento di Ostellino, uno dei maggiori commentatori italiani la cui vita professionale non ha certo bisogno di difese. Nel suo articolo mancava il disprezzo per la magistratura che ormai nutre la maggior parte degli italiani. Nel mio piccolo vorrei ricordarlo affinché i magistrati lo ricordino e non facciano finta di non sapere.

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