sabato 26 ottobre 2013

ABOLIRE LA COMMISSIONE ANTIMAFIA ? L'IDEA DI FACCI

Confesso che quando ho letto che la Bindi aveva preteso e ottenuto la poltrona di presidente della commissione parlamentare antimafia mi è venuto mal di stomaco. Per vari motivi. Detesto la pasionaria ex DC, diventata più rossa della Camusso, non la stimo minimamente (stimo parecchio D'Alema, all'opposto, che pure è un comunista) e non comprendo come possa ottenere una poltrona in questa legislatura con una maggioranza dove ci sia il PDL che odia, ricambiata. Già era stato brutto vedere Grasso e la Boldrini presidenti delle Camere, anche lì a dispetto del centrodestra, ma ancora non vi era un esecutivo di larghe intese (ancorché si tratti di cariche un tempo attribuite con consensi ampi, ma parliamo di altre epoche geologiche). La Santanché , colpevole di essere un "falco", no alla vicepresidenza della Camera e la Binzi, falco pure lei, alla commisisone antimafia ? E perché mai ?
Poi ho letto l'articolo di Facci e mi sono consolato riflettendo su una cosa che in fondo avevo notato senza mai soffermarmi :  alla fine, sta commissione, è mai servita a qualcosa ?
No, è solo un altro modo di distribuire cariche e "distintivi" (oltre qualche ulteriore diaria e/o indennità, a cui Renzi ha vanamente esortato la grigia signora a rinunciare : stai fresco Matteo ! ).
Farà "scarmazzo" ( casino, detto alla Montalbano) la presidente, siamo certi, ma non oltre quello.
Insomma, danni limitati, e quindi chissene se di Mafia la donna non capisce nulla, che al sud in vita sua facile non ci sia mai stata, se non magari per qualche comizio nel seggio blindato che le avevano riservato per garantirle la quinta o sesta rielezione (Renzi Renzi, ma se diventi segretario le rottamiamo finalmente 'ste qua ?? ). 

L' appunto

Abolite l'Anfimafia



Abolite l'Anfimafia

Ma scusate, se da Montecitorio se ne uscissero con la proposta di istituire una «commissione parlamentare anticriminalità», dite, come reagireste? Ve lo dico io: parlereste di nuova fabbrica di poltrone, di incarichi da spartire, di benefit, di gettoni di presenza, di trasferte, di auto blu, di autisti e segretarie, direste che è fumo generico e che servirebbe a produrre quintalate di carta, faldoni, studi, audizioni, compitini, codici etici, pile di atti ufficiali e ripetitivi che nessuno legge (anche perché le librerie, sul tema, traboccano) e ancora doppioni con altre commissioni (quella sul ciclo illecito dei rifiuti, per esempio) e tutto con poteri d’indagine ma non di accertamento, né tantomeno sanzionatori. E se qualcuno obbiettasse che «antimafia» è più mirato di «anticriminalità», sappiate che è falso, perché l’Antimafia dovrebbe occuparsi di mafia, camorra, n’drangheta, infiltrazioni al Nord, presenza di mafie straniere e di narcomafie, riciclaggio all’estero e a San Marino, nuove leggi da introdurre, senza contare le indagini sui patti Stato-mafia (cioè su se stessi) e tutto questo senza sovrapporsi alle varie Dia, Dda e Dna. Tutto questo, cioè, per produrre 95 relazioni di maggioranza e 17 di minoranza dal 1962 a oggi. Tutto questo, cioè, per trovare un posto a Rosy Bindi, una che capisce di mafia come Maradona di basket. Soluzione: abolitela. Anche la Commissione.

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