sabato 5 ottobre 2013

I PREDICATORI RAZZOLANO SPESSO MALE : SOTTO INDAGINE DOCENTI UNIVERSITARI PER FRODE IN CONCORSI PUBBLICI . IMPLICATI 5 DEI SAGGI DI LETTA


L'elite della visione pegagogica e ortopedica dello Stato - quelli che ritengono che il popolo vada raddrizzato ed educato che così com'è non ci si evolve - ha sempre mostrato ai miei occhi due limiti :
1) l'uomo sicuramente è bene che migliori, ma è anche vero che lo deve fare per convinzione, per persuasione, non per obbligo, se veramente se ne vuole l'evoluzione, la crescita duratura. E comunque resterà un essere vivente ricco di limiti e difetti. Insomma, più di tanto non si può pretendere. Che il legno storto dell'umanità non è mica la definizione di un cretino, ma di Kant, uno dei grandi pensatori dell'età moderna.
2) i predicatori razzolano spesso male. Che indicare la via è una bella cosa, però poi chi lo fa sarebbe anche il caso che la seguisse...
Viceversa, tra coloro che fanno pià fatica a coniugare insegnamento ed esempio, ci sono proprio loro, quelli dell'elite intellettuale.
Ora, non sarà certo il Camerlengo, rimproverato semmai per i suoi eccessi garantisti, a condannare senza processo i numerosi docenti universitari denunciati con l'accusa di aver taroccato concorsi pubblici per associati e ordinari all'Università. Ah, le facoltà interessate sono tutte di Diritto, appunto perché è di gran moda, specie nei salotti buoni, rivendicare il recupero di legalità...
Diciamo che vedremo, se i media continueranno a seguire la cosa (non facile, che in genere, sparata la notizia clou, poi non se ne sa più nulla, a meno che non li condannino). 
Però una cosa la so. Magari non sarà stato questo il caso, forse tutti gli implicati sono innocenti, compresi i 5 saggi coinvolti da Letta niente di meno che sulle proposte di revisione costituzionale, e anzi lo dobbiamo pensare fino a prova contraria.
Però che i baroni si acconcino da SEMPRE cattedre e poltrone universitarie, questo lo so da prima della maggiore età. In particolare, ho avuto la ventura di due amici borsisti, gente che ha dedicato (sprecato mi sembra alla fine) la giovinezza e la maturità allo studio, nel sogno di diventare prima ricercatore e poi docente, che mi hanno descritto ben benino la fogna che può essere  il mondo accademico, l'elite dell'elite.
Lo scambio di favori, i do ut des, la spartizione in riunioni degne delle logge massoniche (con tutto il rispetto per queste ultime) . Alla fine i bandi, che vendono cuciti addosso al candidato che DEVE passare.
E' così. Quindi non so bene di cosa s'impicci la procura. Li lasci lavorare no ?  Chi meglio di loro può sapere CHI merita una cattedra ? Correre il rischio di un outsider ? Uno che senza aver "piegato le ginocchia, salito le altrui scale, fatto prodigi di agilità dorsale" vinca ?? Non sia mai. 
Perché spesso l'Elite è così, Lo sanno LORO chi può e chi non può (insegnare, andare avanti, governare...).
Un tempo i monarchi dicevano "per ispirazione divina".
Probabilmente per loro si tratta di "scienza infusa".
Ah, se non si aggirano nei loro luoghi paludati, li puoi comunque riconoscere : quando si tratta degli altri, li trovi sempre in prima fila tra coloro che gridano indignati "vergogna!".
Di seguito la notizia, sul Corriere.it


Bari, denunciati cinque dei saggi scelti da Letta per riformare la Costituzione: «Truccavano i concorsi»

L’inchiesta si estende a 7 facoltà universitarie e a 35 docenti tra cui l’ex Garante Pizzetti e l’ex ministro Anna Maria Bernini

 
Augusto Barbera (Imagoeconomica)Augusto Barbera (Imagoeconomica)
Un duro colpo alla fiducia in una giusta riforma della Costituzione. E un assist a chi, come il M5s, vorrebbe che tutto restasse immutato. La Guardia di Finanza su ordine della procura di Bari, come rivela il quotidiano La Repubblica, ha aperto un’inchiesta su numerosi docenti universitari che, secondo l’accusa, in almeno sette »Facoltà di diritto, avrebbero truccato concorsi per associati e ordinari. L’INCHIESTA - Denunciati, a vario titolo, per associazione a delinquere, corruzione, falso, truffa aggravata, 35 professori universitari tra cui numerosi volti noti del panorama del diritto italiano. Tra questi ben 5 dei 35 saggi scelti dal premier Enrico Letta per accompagnare il previsto progetto di riforma costituzionale: Augusto Barbera (Università di Bologna), Beniamino Caravita di Toritto (La Sapienza di Roma), Giuseppe De Vergottini (Università di Bologna), Carmela Salazar (Università di Reggio Calabria), Lorenza Violini (Università di Milano). Ma nell’inchiesta emergono anche altri volti noti della politica, tra cui l’ex Garante per la privacy Francesco Pizzetti e l’ex ministro per le Politiche europee Anna Maria Bernini (Pdl). Gli indagati si dicono estranei alla vicenda.

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