giovedì 5 dicembre 2013

1.500 EURO DI MULTA AI CLIENTI DELLE PROSTITUTE. SUCCEDE IN FRANCIA (PER ORA)


La Francia è proprio diventato un bruttissimo posto in cui vivere. DI esempi iniziano ad essercene diversi.
Ne cito qualcuno. La repressione dei manifestanti contro le nozze gay, con coppie di marito e moglie arrestati ( poi rilasciati subito ma intanto tradotti in questura come delinquenti) per aver indossato magliette con su la figura stilizzata di una famigliola tradizionale (madre e padre che tengono per mano il figlio). Ora, a me non entusiasma questo dibattito, che non si può avere interesse per tutti i temi sociali (io almeno non ci riesco), e quindi non ho posizioni convinte su questa materia. Sto leggendo i libri di Scerbanenco, autore degli anni 60, e mi sorprendo nel leggere pagine in cui esplicitamente e pacificamente un gay viene rappresentato come un "diverso", di più : "un invertito". Si sono fatti molti progressi da allora, anche se magari, se ascoltiamo la maggioranza più o meno silenziosa, non è che la pensi poi così tanto diversamente da allora. Io ritengo ci siano i diritti delle minoranze, e più generalmente credo nel  principio che la libertà degli individui debba avere come unico ragionevole limite quella altrui, e l'altro del neminem  ledere. Nel caso delle nozze gay, mi sembra che entrambe le mie golden rule siano rispettate.  Si apre però il problema dei "figli" e qui già la libertà investe un soggetto terzo...insomma, la cosa si complica. Ma non è questa la questione che mi interessa, piuttosto mi preoccupa che il    laicismo, in sè positivo, diventi una religione uguale e opposta a quelle tradizionali.
E come tutte le religioni, con punte acute di intolleranza e radicalità.
Adesso questa questione di punire i clienti delle prostitute...Ma in Francia non hanno niente di più serio di cui occuparsi ? A me sembra proprio di sì, con un debito che ha superato il 90%, un deficit superiore al nostro, la bilancia commerciale anch'essa in rosso, un welfare onirico e non più sostenibile. 
Il malato più grave d'Europa in realtà è proprio la Francia, anche più di noi, che certo non scoppiamo di salute ! E forse è proprio per questo che i governanti si impegnano a trovare temi etico sociali sensibili e divisivi, in modo da distrarre, almeno in parte, i loro concittadini ed elettori dalla questione seria : un Paese che deve riformare un modello di Stato a cui sono grandemente attaccati ma che non riescono più a mantenere.
Molti intellettuali e anche movimenti femministi più tradizionali (quelli per i quali le donne sono padrone del proprio corpo e conseguentemente libere di farne ciò che vogliono...) hanno duramente contestata questa iniziativa legislativa, ma intanto in Francia, il parlamento controllato (per ora) dalla sinistra che scopro bacchettona ha votato il  primo sì. 
1.500 euro che possono arrivare fino a 3.000, e in un Paese piuttosto severo nel far rispettare le leggi (che magari , da noi, poi chiuderebbero un occhio...), diventano effettivamente un bel deterrente.
Vedremo come va a finire
DI seguito, l'articolo sul Corriere.it






    Sanzione per i clienti: fino a 3.000 euro in caso di recidiva e «corsi di educazione»

    Francia, primo sì in Parlamento a legge contro
    la prostituzione: ai clienti multe da 1.500 euro

    Le proteste delle lucciole e di parte dell’opinione pubblica non hanno convinto i deputati

     
    La protesta delle «lucciole» a Parigi contro il progetto di legge sulla prostituzione che prevede pesanti sanzioni per i clienti (foto Ansa)La protesta delle «lucciole» a Parigi contro il progetto di legge sulla prostituzione che prevede pesanti sanzioni per i clienti (foto Ansa)
    Primo sì del Parlamento francese al disegno di legge sulla prostituzione: le proteste delle lucciole e l’opposizione di una parte dell’opinione pubblica, a destra come a sinistra, uomini e donne, non hanno convinto i deputati che in 268 contro 138 hanno approvato il testo che punta a sradicare il fenomeno del sesso a pagamento, penalizzando i clienti con multe a partire da 1.500 euro.
    IN SENATO A GENNAIO - La bozza di legge, promossa dal partito socialista con il sostegno convinto del ministro per i Diritti delle donne, Najat Vallaud-Belkacem, passerà all’esame del Senato all’inizio del 2014.
    MULTE SALATISSIME - La legge, come detto, prevede multe salate per i clienti delle prostitute: da 1.500 fino a 3mila euro in caso di recidiva, nonché l’obbligo di seguire lezioni mirate a illustrare i danni causati dall’industria del sesso. L’obiettivo è di depenalizzare la prostituzione per le circa 40mila prostitute nel Paese, eliminando un provvedimento del 2003 che vieta l’adescamento nelle strade. Il testo consentirà alle prostitute straniere di restare legalmente in Francia, a patto che abbandonino la professione. Attualmente in Francia la prostituzione è legale, mentre non lo sono le case di appuntamenti, l’adescamento e lo sfruttamento della prostituzione.
    LIBERTÀ DI VOTO DAI PARTITI - Alla Camera tutti i partiti hanno lasciato libertà di voto ai propri deputati: socialisti e il Fronte di sinistra hanno votato in maggioranza a favore, contro si sono schierati soprattutto radicali e Verdi, mentre il fronte del centro-destra con l’Ump (Unione per un movimento popolare) e Udi (Unione dei democratici e indipendenti) sono risultati divisi.

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