sabato 21 dicembre 2013

IN ATTESA DI QUELLA DELLA CARRIERE, SEPARIAMO LA MAGISTRATURA DALLA POLITICA . L'APPELLO DI CALDAROLA CONTRO IL PM TRIFUOGGI

 
Personalmente ho più spesso pensato che tra un cattivo parlamentare e un focoso magistrato in cerca di notorietà, era meno dannoso il primo. Intanto, il più delle volte, sono semplici peones che non fanno carriera (gli esempi sono molti, tra gli ultimi cito Gerardo d'Ambrosio e Gianrico Carofiglio, ma sono solo due nomi, se ne potrebbero fare una dozzina) , in altri casi, dove magari questi signori riescono a raggiungere anche posizioni di qualche potere o influenza (penso a Di Pietro prima del tracollo dei consensi, o a De Magistris sindaco di Napoli) , c'è sempre la possibilità di rinsavire e non votarli più (DI Pietro oggi è fuori dal Parlamento e dubito vi rientrerà, menre escludo che i napoletani faranno la follia di rieleggere "giggino" a capo della loro città).
Invece un giudice te lo puoi tenere anche 46 anni senza rimedio...
Ciò posto, posso perfettamente comprendere e per molti aspetti condividere l'appello che Giuseppe Caldarola rivolge a Renzi, neo segretario del PD, per non dare usbergo a PM e Giudici aspiranti carrieristi politici.
I motivi sono noti : facile farsi pubblicità mediatica attraverso provvedimenti spettacolari, coltivando inchieste delicate con nessuna prudenza ma anzi spettacolarizzando il tutto con soffiate alle redazioni dei giornali e delle tv, radunare fotografi e telecamere laddove si prevede un arresto eccellente. Tutta roba che viene stigmatizzata  all'inaugurazione dell'anno giudiziario dai capi della Magistratura (Primo Presidente della Cassazione, Procuratore Generale presso la Suprema Corte e anche il Capo dello Stato, presidente del CSM) , evidentemente inutilmente. 
Eppure, la famosa imparzialità e autonomia dei magistrati, nonchè la fiducia dei cittadini verso questa istituzione, passa anche se non soprattutto per queste vie.



"Renzi, se vuoi il mio voto, niente magistrati (soprattutto Trifuoggi) in lista" 

Sono fra quelli che crede che sarebbe meglio votare presto dopo aver approvato una legge elettorale che abbia il crisma della costituzionalità. E penso che così avverrà. Il partito della stabilità, saldamente guidato da Napolitano e Letta, non ce la fa più a contenere il rivoluzionamento degli schieramenti in campo (scissione a destra, scissione fra i montiani, nuova leadership a sinistra) e l’emergere di un malessere sociale che il fallimento della marcia su Roma dei forconi non cancella.
Matteo Renzi probabilmente, prima del voto, procederà nella ulteriore rottamazione delle liste del Pd purchè si ricordi di quelli che dopo aver cambiato tante bandiere oggi sono diventati suoi fan poco credibili. Comunque è un fatto interno di partito che poco mi interessa. Mi interessa invece che vi siano personalità esterne in grado di dare forza e di portare competenze nel nuovo gruppo parlamenmtare. C’è solo l’imbarazzo della scelta.
Con una precisazione, che è, anzi, una richiesta sulla base del cui accoglimento il mio voto andrà o no al Pd renziano. Non ci devono più essere magistrati in servizio o da poco andati in pensione. Fra il lavoro di magistrato e il lavoro di parlamentare deve intercorrere un tempo tale da far liquefare la rendita di posizione mediatica goduta negli anni in cui si è amministrata bene o male giustizia. Prendiamo un esempio sollevato in rete da Pigi Battista.
A Pescara al lancio della campagna elettorale per le regionali di Luciano D’Alfonso, altro giovane virgulto ex democristiano, di travolgente simpatia personale e di disinvolta gestione della cosa pubblica, inquisito da quella magistratura, c’era quasi tutta la procura di Pescara, quella che ha inquisito senza prove Ottaviano Del Turco, a comimciare dal dr.Trifuoggi che arrestò il presidente della regione abruzzese , lo tenne in carcere duro come fosse Riina, dichiarò di avare prove certe che pochi hanno visti esibire.
Trifuoggi, con civetteria, ha detto che starebbe pensando di candidarsi a qualcosa. Lo faccia dove gli pare, ma non nel Pd. I magistrati con tutta evidenza hanno gli stessi diritti elettorali attivi e passivi di qualunque cittadino ma rispetto ai comuni cittadini hanno una forza di intervento sulle cose pubbliche con corredo mass mediatico che gli consente di modificare il corso della politica. Il fatto che possano lucrare di questo vantaggio, solo Ingroia è riuscito a farsi del male da solo, mette il loro lavoro, mentre lo svolgono, sotto una diversa luce. Il cittadino deve avere la certezza che il magistrato persegue solo l’applicazione della legge e non cerca pubblcità per correre per altre imprese e per assicurarsi un posto in una assemblea elettiva.
Renzi potrebbe applicare quella separazione delle carriere fra magistratura e politica, promessa da una sua collaboratrice, prendendo un impegno serio a non candidare magistrati in servizio o che abbiano smesso da poco. Intendiamoci ci sono stati magistrati bravi che hanno fatto poltica. Penso a Cesare Terranova. Ma nell’insieme la politica non ha guadagnato dall’apporto di questi signori e signore e anzi è sembrata sempre più subalterna al partito dei magistrati. Renzi segua il mio consiglio, lasci i Trifuoggi a casa o li faccia eleggere da altri e farà una cosa seria e rivoluzionaria. Rottami il partito dei giudici. Se vuole il mio voto.

1 commento:

  1. Io dirà la mia.-- Anzi chiedo:(nella ipotesi, commetta errore nella valutazione ; è gradito correzione)
    I gestori di Giutizia . Magistrati ed Avvocati liberi professionisti, quando si varca il soglio per la politica . Oggi, i primi devono dare le dimissioni . I secondi NO.! Tengono studio legale, fanno cause -delegano Tutta la categoria iscritta all' ordine Avvocati .
    Una ragnatela fra politica ed Avvocati.sul territorio.-
    Il cittadino obbligato a questa ragnatela , troppi legami, nella morale politica, del sociale, degli interessi.-
    1) La categoria degli avvocati. devono dare le dimissioni, dall'Ordine.- Vietato esercitare,.Vietato confabulare.!
    .
    2) Avvocati; divisi in due categorie : di cui dubito molto la risoluzione .Uno per Azione - Altro per difesa.
    Oggi, in un dedalo di Azione . Altro a Difesa. , in un triangolo di colleghi con gli stessi incarichi,.ad azione e difesa.!!!
    Che in Italia non c'è giustizia NON ho scoperto l'acqua calda, Il cittadino è obbligato dare mandato aglii avvocati. responsabili della mancata giustizia , Nella Ipotesi la colpa fosse dei Magistrati sono gli unici, avvocati, che sono detentori del diritto a procedere contro i Magistrati.-
    Siamo stanki di sentire dare la colpa alle leggi.alla costituzione.
    Provate ad abolire i termini penali e civili - Ai fini civili, demolire anche la muraflia del circondario.! NON siamo più sudditi . Siamo Cittadini in libera Repubblica.=
    Ed infine; costituzione art 54 ed art 28. a chi devo dare il mandato.??? "Dente per dente . Occhio per occhio.???

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