Peccato solo per Buffon, anche se poi questi record alla fine diventano quasi un incubo e forse è meglio essersene liberati in una giornata trionfale, in cui la Juve si sbarazza con un sonoro 4-1 dell'Atalanta, a Bergamo, campo sempre scorbutico (e infatti la Roma, unica che al momento sembra tenere la scia dei bianconeri, pure a dignitosa distanza, ci ha pareggiato ) , e toccando una media punti , 2.405 a partita, superiore alla supersquadra di Capello del 2005, che, non ce ne vorranno i nostri eroi attuali, contava un'altra rosa.
Il portierone bianconero si ferma a 745 minuti di imbattibilità, raggiungendo il sesto posto nella speciale graduatoria.
Tra l'altro da praticamente 4 partite la Juve gioca senza il suo faro di centrocampo, Pirlo, e non aver avuto cedimenti è ovviamente non solo ottima cosa ma anche segno di forza interiore. La Roma, senza Totti, si è fatta prendere 10 punti, per dire.
Un ottimo Natale dunque, anche se magari al momento dei brindisi il pensiero a Galatasaray inevitabilmente corre. Peccato, che questa Juventus non sarà all'altezza del gotha europeo ( Bayern, Real e Barca) ma con le altre se la sarebbe potuta giocare e andare avanti nella Champions.
Il terzo scudetto consecutivo però è traguardo di assoluto prestigio, storico, e merita tutta la determinazione che i giovanotti di Conte stanno dimostrando.
Buon Natale Juve.
Di seguito l'articolo del Corriere.it
GOL DI TEVEZ, Pogba, Llorente e Vidal
Juventus, nona meraviglia a Bergamo
Bianconeri a valanga contro l’Atalanta, il titolo di campione d’inverno è vicino. Finisce però l’imbattibilità di Buffon
Carlitos Tevez: ha aperto le marcature (Lapresse)
BERGAMO – La Juventus va avanti a testa bassa a velocità altissima,
stravince contro l’Atalanta la nona partita consecutiva, eguaglia la
squadra di Capello del 2005 e si gode la sosta con 5 punti di vantaggio
sulla Roma che sfiderà a Torino il 5 gennaio (alle 20.45) nella
penultima giornata di andata. Unica novità della giornata dei
bi-campioni d’Italia: la fine dell’imbattibilità di Buffon, dopo 745’,
sesto di tutti i tempi in serie A (eguagliato Marchegiani). PARTENZE INTELLIGENTI – Un gol di Tevez da fuori area a inizio primo tempo, con il portiere Consigli che sembra in ritardo. Un altro di Pogba al primo minuto della ripresa dopo una svirgolata assist in area di Carmona. E la dignitosa resistenza dell’Atalanta, che aveva pareggiato con un diagonale Maxi Moralez (grande azione di Bonaventura) cede di schianto. Llorente, forse alla sua peggior partita juventina, segna il 3-1 con un tiro da attaccante di razza alla mezzora del secondo tempo. Poco dopo Vidal sotto porta chiude definitivamente l’anno solare bianconero con la rete del 4-1.
PASSO RECORD – La Juve dei record ha vinto quindici partite su diciassette e come un anno fa con quattro vittorie a dicembre ha scavato un solco significativo sull’unica inseguitrice rimasta: cinque punti, come quelli che la squadra di Conte ha guadagnato in più rispetto al Natale del campionato scorso, conquistato poi in maggio con quattro giornate di anticipo. E nelle ultime tre partite e mezzo la Juve ha giocato anche senza il suo uomo chiave a centrocampo, Andrea Pirlo. A Bergamo in mezzo al trio in mediana ha giocato Marchisio, che ha dato buoni segnali. Ma con la Roma, Pirlo ci sarà. E per la Juve sarà il primo match ball, nonostante manchi tutto il girone di ritorno. Anche questo è un record.
Nessun commento:
Posta un commento