Dunque si inizia. A fine marzo tutti col POS in previsione del momento in cui i pagamenti al professionista oltre i 30 euro (!!??) potranno essere fatti con bancomat o carta di credito.
Pare però che questo termine possa slittare sino al 30 giugno per quegli studi che abbiano un fatturato inferiore ai 200.000 euro (il 90 % quindi ? dalle medie nazionali forse anche di più ). Dopodiché si vedrà se questa soglia potrebbe essere ridotta.
Ho il sospetto che a questi signori non abbiano spiegato la realtà attuale dei professionisti in generale e degli avvocati in particolare, che quando sento parlare di liberalizzazioni e abolizione delle tariffe (già operato, dopodiché stanno lì a fornire qualcosa di simile che serve ai giudici per quantificare le spese legali da liquidare nei loro provvedimenti) sorrido amaro. Gli iscritti all'albo nell'estate 2012 erano 247.000....(la regione più inflazionata è la Campania con 38.000, viene poi la Lombardia con 36.000 e il Lazio con oltre 30.000). E' vero che non tutti esercitano, ma quanti ne possiamo scartare ? un quinto ? Ne restano sempre 200.000. In Francia, dove non arrivano a 60.000, pensano di introdurre il numero chiuso all'Università (ne parleremo in un altro post), noi invece abbiamo creato un altro parcheggio di finti occupati.
Quanto alle tariffe, da tempo, come in tutti gli altri settori, abbiamo diminuito i compensi, per l'effetto perverso della crisi delle tasche dei clienti che per la concorrenza data dal numero elefantiaco sopra riportato. Che questo migliori la qualità, il livello dell'offerta professionale ho molti dubbi.
Ma a prescindere da questo, è curioso che lo Stato ci guardiancora come pervicaci evasori di chissà quali tesoretti.
Con bancomat i pagamenti ai professionisti oltre i 30 euro: fino a luglio solo per chi fattura più di 200 mila
Tra due mesi scatta l’obbligo di Pos negli studi, ma un nuovo decreto potrà modificare la soglia minima di giro d’affari, che scade il 30 giugno, e quella degli importi dei versamenti
Il Pos sbarca negli studi professionali: entrerà in vigore fra circa due mesi, e dunque a fine marzo, l’obbligo di accettare pagamenti con carte di debito da parte di avvocati, commercialisti, ingegneri e così via. Il d-day è fissato a sessanta giorni dalla pubblicazione del dm dello Sviluppo economico, avvenuta sulla Gazzetta Ufficiale 21/2014, di ieri, lunedì 27 gennaio (cfr. il provvedimento in allegato). Il cliente potrà usare il bancomat per tutti i pagamenti per l’acquisto di prodotti o la prestazione di servizi superiori a 30 euro. L’operatività del provvedimento, comunque, sarà graduale: in sede di prima applicazione, fino al prossimo 30 giugno, saranno tenuti ad attivare il Pos (point of sale) soltanto professionisti e imprese il cui fatturato sia superiore a 200 mila euro nell’anno durante l’anno precedente a quello nel corso del quale è effettuato il pagamento per il servizio erogato o il prodotto venduto. Ma attenzione: entro luglio arriverà un nuovo decreto che potrà individuare nuove soglie e nuovi limiti minimi di fatturato. Non è escluso che il nuovo provvedimento disponga l’estensione degli obblighi a «ulteriori strumenti di pagamento elettronici anche con tecnologie mobili». Nei giorni scorsi il Consiglio nazionale degli ingegneri aveva dato luce verde alla bozza circolata fra gli addetti ai lavori, che ha avuto l’ok di Bankitalia: «Impostazione adeguata. Sono state accolte le richieste degli ingegneri e dei professionisti tecnici», è il parere espresso dal presidente del Consiglio nazionale Armando Zambrano. «La soglia di fatturato oltre il quale scatta l’obbligo è congrua - conclude - ed è relativa soltanto ai servizi resi a consumatori ed utenti, non alle imprese e ai professionisti». Ora si attende che gli altri organismi professionali battano un colpo.
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