Curioso di storie. Mi piace ascoltarle e commentarle, con chiunque lo vorrà fare con me.
venerdì 17 gennaio 2014
DUE DOMANDE ALL'AMICO E BRAVO CALDAROLA : 1) PERCHE' RENZI SI RICANDIDA SINDACO 2) PERCHE' A FIRENZE NON SI TERRANNO LE PRIMARIE
Giuseppa Caldarola è un bravissimo giornalista e anche politico - è stato deputato dal 2001 al 2008 in quota DS - di sinistra. Amico di D'Alema, sulla cui vita e idee scrisse un libro intervista, garantista solido e antico, uso pensare con la propria testa, e aperto a cambiare idea e a fare, del caso, autocritica. Qualità non da poco.
Come giornalista la sua prosa è chiara e piacevole, le sue riflessioni stimolanti.
L'ho conosciuto tramite l'amico Valeriano Giorgi, che ne posta quotidianamente gli interventi sul suo profilo di FB. Chi legge il Camerlengo ha letto ormai anche molti suoi interventi.
Recentemente Caldarola ha espresso il suo endorsement per Renzi, in cui avverte non solo ambizione ma anche decisionismo e in tempi di "mediani", dove di Maradona non se ne vedono ( che quando nascono, li si riconosce fin da piccoli...frase sua che condivido totalmente ), Matteo potrebbe assomigliare ad un De Rossi o un Marchisio, cioè gente che non è toccata dal genio ma nemmeno ha due ferri da stiro al posto dei piedi.
Io appartengo ai "delusi" di Renzi, quelli che avevano visto in lui il possibile Blair italiano. Sono in buona compagnia, che l'altro giorno Luca Ricolfi descriveva un percorso simile al mio ( http://ultimocamerlengo.blogspot.com/2014/01/luca-ricolfi-caro-renzi-con-larca-di.html), e anche altri giornalisti che stimo molto, come Davide Giacalone e anche Angelo Panebianco, iniziano a borbottare perplessità e timori.
Certo, può essere ingiusto, affrettato esprimere dei giudizi su uno che da appena un mese è divenuto il leader del suo partito, però va anche ricordato che Renzi, finora, è sempre stato giudicato per le cose che DICE, non certo per quelle che FA, per forza di cose. Ecco, quelle che dice da un po' suscitano delusione o quantomeno dubbi crescenti.
Non in Caldarola, apparentemente. Al quale però vorrei domandare, confidando che mi voglia rispondere, cosa ne pensi dell'abolizione delle primarie per la candidatura a sindaco di Firenze, con l'elezione prevista tra pochissimi mesi.
Intanto è già sconcertante che Renzi si ricandidi Sindaco, laddove è dichiarato il suo proposito, legittimo, di correre al più presto per il ruolo di Presidente del Consiglio. Nessuno prevede che questa legislatura possa andare oltre la primavera 2015, quindi massimo massimo gli si danno altri 14-16 mesi di vita. In realtà in molti auspicano - e io e Caldarola siamo tra questi - che l'equivoco in corso, con un governo nato come espressione del compromesso della non vittoria elettorale del PD, poi rimasto in piedi dopo lo sfilamento di Berlusconi grazie alla pattuglia dei "responsabili" di Alfano, e ora sottoposto al logoramento renziano, che un giorno sì e l'altro pure critica l'esecutivo, finisca il primo possibile. Ma c'è il problema della legge elettorale, che se c'era ancora il Porcellum da mò che Matteo aveva dato lo sciogliete le righe (poi bisognava vedere in Parlamento che accadeva, che magari si ritrovava, e potrebbe accadere anche in futuro, che i suoi non obbediscono, come già accaduto per l'elezione del Colle). Come che sia, che senso ha presentarsi come Sindaco, essere sicuramente rieletto, per poi dimettersi tra al massimo un anno e far ripetere le elezioni ? Non lo trova Caldarola una presa in giro degli elettori fiorentini e un palese spreco di denaro pubblico ?
C'è poi la novità dell'abolizione delle primarie...
Io non sono un patito di questo sistema, che all'inizio era un rito esclusivamente propagandistico (il vincitore era scontato) e poi è diventato un sistema strano, dove spesso i candidati con il maggiore bacino elettorale vengono scalzati alle primarie da avversari che riescono a meglio mobilitare i cittadini più partecipi alle cose della politica. Le due cose NON coincidono, basta vedere le ultime primarie, dove sono andati a votare quasi tre milioni di cittadini, che sono tanti, ma non sono tutti gli elettori del PD che a Febbraio sono stati comunque oltre 8 milioni. Con il sistema delle primarie il PD si ritrova con Milano, Genova, Napoli e Palermo governate da sindaci NON democrats. Pisapia, Doria, De MAgistris e Orlando non sarebbero mai stati eletti senza il voto dei piddini, però sono riusciti a sopravanzare nelle primarie i candidati ufficiali del partito maggiore. Qualcosa non va...
Però questo è. E Renzi è grazie alle primarie che ha potuto dare consistenza alla sua scalata al potere (ancora in corso) . Nel 2012 le pretese, quando per Statuto del PD era previsto che il candidato leader naturale per le elezioni politiche fosse il segretario del partito. Bersani acconsentì, contro il parere di molti dei maggiorenti, a modificare lo Statuto, consentendo così le primarie poi perse da Matteo ma in modo assolutamente onorevole (ben il 40%, Vendola annientato) e aumentando la propria visibilità e popolarità a livello nazionale.
Con le primarie ottenne di prendersi Firenze e sempre con lo stesso sistema la segreteria del PD.
Ora a Firenze pare non si faranno.
Motivo ? Ma soprattuto, che ne pensa di tutto questo Caldarola ?
Non è una provocazione la mia. Lo stimo molto, per i motivi detti, e veramente vorrei sapere la sua opinione su queste due cose specifiche.
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GIUSEPPE CALDAROLA
RispondiEliminacaro turchetti te lo dico subito: non mi piace che il segretario del Pd e candidato premier sia sindaco di una grande città , non sono un patito delle primarie ma visto che sono state indicate come parte genetica del pd è meglio farle. il mio endorsement per renzi, come scrivi tu, non è per tutto né per sempre. apolide ero, apolide resto, anche se renzi mi sembra che si stia muovendo bene...
AUGUSTA CASTELLETTO
RispondiEliminaper scaramanzia ....dovesse andare male il suo posto c'è ...a Firenze è molto amato
ANDREA MASALA
RispondiEliminacondivido la problematizzazione di turchetti circa le primarie che premiano gli outsider, anche perché la risposta più semplice, cioè che i partiti selezionano male i loro candidati proprio perché funzionano male come partiti mi soddisfa solo in parte. dopodiché le primarie a firenze non si fanno perché lui è sindaco uscente, neanche obama le ha fatte per il secondo mandato, funziona così.
Andrea, non so se per regolamento sia così ( ma Renzi il regolamento dello Statuto PD nel 2012 lo fece modificare, che quello prevedeva che il segretario in automatico fosse il candidato leader...adesso invece vorrebbe tornare alla regola di prima, e questo conferma il sospetto che al "nostro", italicamente, le regole piacciono a seconda del vento) , però non è esatto che negli USA il presidente uscente è automaticamente il candidato del proprio partito. Avviene di regola, ma non per legge, e in due occasioni non avvenne. In ogni caso resta il problema di una ricanditatura "a termine", essendo note le legittime ambizioni di Renzi di arrivare a Palazzo Chigi massimo nel 2015. Quanto alla cortese risposta di chi mi ospita, Caldarola, non avevo dubbi, leggendolo abitualmente, che il favore per Renzi sia critico e rebus sic stantibus.
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