Certo un derby simpatia tra Conte e Capello non lo vedo proponibile, che i due sono famosi per il pessimo carattere e l'avarizia di sorrisi autentici. Probabilmente c'è questo alla base della sfuriata dell'attuale mister bianconero contro l'allenatore del biennio 2004-2006, reo di rspondere alle domande che gli vengono fatte sulla sua ex squadra. In questo caso il quesito rivolto a Don Fabio era se lui, dopo il pareggio contro il Verona, avrebbe punito la squadra annullando la giornata di riposo. Capello ha risposto di no, che non è nella sua filosofia. Dopodiché ha aggiunto che il campionato italiano è meno competittivo rispetto agli altri.
Apriti cielo ! Nemmeno gli avessero toccato la fedeltà della moglie a Conte !
Che nella furia si deconcentra e va anche a toccare un nervo scoperto non per Capello (che alla fine, cinico come lo immagino, se se strafega, che tanto, al tempo, lo hanno pagato lo stesso e lautamente) quanto per tutto il popolo juventino : i due scudetti revocati (e la retrocessione in B...). Su questa cosa Conte farà poi marcia indietro, ma certo, come spesso gli succede, le sue reazioni sono spessissimo sopra le righe.
Di Capello non si conosce risposta, ma nel frattempo si fa sentire Moggi, che certo non è meno fumino di Conte : «Le parole di Capello erano un elogio per la Juventus. La polemica di Conte è incomprensibile. La Juve del 2006 batterebbe questa 10 volte su 10»
Niente male no ?
Ora, da simpatizzante bianconero mi auguro che tutti sti casini abbiano l'effetto mourinhano di sollecitare l'orgoglio degli attuali giocatori della Signora, spingerli a mantenere la concentrazione - che ogni tanto pare interrompersi - e realizzare il traguardo storico del terzo scudetto consecutivo, che mai la Juve ha centrato dall'epoca dei pionieri, e anche a raggiungere per TUTTI quella terza stella che per ora brilla solo sui nostri petti di tifosi convinti di averla meritata sul campo.
Ecco il servizio del Corriere,it con le dichiarazioni di Conte
LA POLEMICA
Conte: «Capello? Ricordo la sua Juve
soltanto per gli scudetti revocati»
L’allenatore dei bianconeri replica al ct della Russia:
«C’è più puzza in casa d’altri, si occupi degli affari suoi»
Antonio Conte (Afp/Bertorello)
«Io accetto tutto, ascolto tutto, e prendo le mie decisioni. Ma ho
sentito dei referendum sull’argomento - ha parlato la gente più varia,
anche del settore. A me, se chiedono una cosa del genere di altri,
rispondo: una domanda più intelligente, per favore...Certe persone
dovrebbero farsi di più gli affari loro, piuttosto che occuparsi di casa
degli altri». Antonio Conte replica a muso duro a Capello che ne aveva
criticato la scelta di strigliare la Juve dopo Verona.CASTIGHI? MAI DATI - Il ct della Russia, ex allenatore di Milan e Juventus, commentando la scelta di Conte di far saltare un giorno di riposo dopo il 2-2 in rimonta subito dal Verona, aveva commentato: «Castighi non ne ho mai dati. Non fa parte del mio modo di pensare». E aveva parlato anche di un campionato italiano troppo facile.
RICORDO SOLO GLI SCUDETTI REVOCATI - Adesso Conte, che arrivò alla Juventus dopo l’epopea di Capello, passa all’attacco pur senza fare nomi: «C’è più puzza in casa di altri. Dei suoi anni (alla Juventus, ndr) ricordo non tanto gioco e due scudetti revocati».
MEGLIO DELLA SUA JUVE, DO FASTIDIO - Il malumore che visibilmente affligge il salentino è netto: «Il prossimo anno chiedo al presidente di iscriverci al campionato inglese. Forse a qualcuno dà fastidio che questa Juventus stia facendo meglio rispetto a quella del biennio 2004-2006», ha commentato Conte ai microfoni di Sky Sport, dopo la gara vinta 3-1 con il Chievo. Tornando, quindi, sulla decisione presa la settimana precedente, l’allenatore della Juventus chiude: «I maestri che non conoscono le situazioni si facessero i fatti loro. C’e’ piu’ puzza in casa loro che in casa degli altri».
MALEDUCATO, NON COME LIPPI O IL TRAP- Più tardi, a Stadio Sprint, Conte ha rincarato la dose: «Altri grandi ex bianconeri, come Lippi e Trapattoni sono sempre educati e rispettosi del lavoro degli altri. Capello guardi a casa sua e pensi a fare un buon lavoro per i Mondiali. Quando parla un guru del calcio dobbiamo stare zitti, inchinarci e fare riverenze. Ora giochiamo senza di lui e a quanto pare giochiamo un torneo amatoriale».
CHI È LUI PER GIUDICARMI? - Correzione parziale, invece, per il discorso scudetti revocati: «La Juventus ha stravinto quei due scudetti e per me è stata una grandissima ingiustizia che siano stati tolti, è incredibile che sia andata così», ma «io sono sempre molto rispettoso del lavoro degli altri, cosa che, invece, non fa lui. Chi è lui per dire se ho sbagliato o meno non dando il giorno libero alla squadra dopo Verona, ho deciso così soltanto perché avevo bisogno di parlare alla squadra, tutto qui».
Nessun commento:
Posta un commento