giovedì 27 marzo 2014

QUANDO MASTERCHEF FA PUBBLICITA' ALL'ALBERGHIERO


Il Liceo Classico resta scuola per "pochi", mentre lo scientifico torna ad essere la scuola di gran lunga più gettonata, anche se poi gli italiani continuano a mopstrarsi piuttosto asini   in matematica e nelle materie scientifiche. In compenso, grazie anche alla digitilizzazione, scriviamo sempre peggio. Negli anni '70, e non credo sia cambiato molto, noi del Classico facevamo due ore di matematica (due ! ) e l'inglese lo abbandonavamo al ginnasio ! In compenso facevamo il greco, oltre che naturalmente il latino (che però studiavano più o meno come noi i "rivali" dello scientifico). Insomma la nostra differenza erano gli aoristi e i tragici della letteratura greca. 
Lo studio delle lingue morte, i ragionamenti utili a tradurre le versioni senza incorrere in insufficienze troppo gravi, serviva ad "aprire la mente". Questo ci spiegavano a noi dubbiosi, e immagino che sia vero, in qualche misura, però l'assenza pressoché totale di due materie come matematica e inglese francamente mi sembrava già allora una "comoda" (quando si è giovani si è miopi...anche dopo spesso...) scemenza. 
Nell'indagine statistica, che è proiettata sul prossimo anno scolastico, con le iscrizioni che ora si fanno a fine febbraio, scommettendo (scommessa in genere facile) sulla promozione dei  pargoli (del caso, c'è sempre il TAR, che una promozione con sentenza difficile la neghi a genitori così attenti alla propria prole), emergono anche altri dati curiosi, come l'exploit dell'Alberghiero, pare spinto dalle trasmissioni tipo Masterchef.
Come ben scriveva  nel suo  "Togliamo il disturbo" http://ultimocamerlengo.blogspot.com/2011/05/licei-uber-alles.html la bravissima Mastrocola (moglie del grande Luca Ricolfi...a volte le anime gemelle s'incontrano sul serio), l'iscrizione al Liceo troppo spesso avviene non per vera predisposizione dello studente (che veramente a 14 anni ha idee poche e confuse, che quasi la metà degli intervistati delle superiori, dopo un po' dichiara di essersi pentito dell'indirizzo intrapreso) ma per ambizione sociale del genitore, che aspira alle scuole alte come segno distintivo. Dopodiché apre un mutuo per pagare le ripetizioni in quasi tutte le materie che contano al figlio che molto meglio si sarebbe trovato in un istituto tecnico. 
Ma mica che i genitori stupidi li trovi solo ai bordi dei campi di calcio di periferia a gridare cornuto all'arbitro della partita del figlio !


Avanzata dei licei nel Centro-Sud, Lazio da record

Preferito lo Scientifico. Continua la crescita dell’Alberghiero al tempo di Masterchef


Scelgono le materie scientifiche e le conoscenze informatiche, sognano di fare gli chef e di imparare le lingue straniere. Sono queste le preferenze degli adolescenti italiani, alle prese con le iscrizioni alle scuole superiori per l’anno scolastico 2014/15. E i loro sogni per il futuro, in questi anni di crisi durissima, che tagliano le speranze oltre ai posti di lavoro, risiedono nei numeri e nella scienza, nella fuga all’estero o nelle attività manuali.
Il ministero dell’Istruzione ha reso noti i dati relativi alle iscrizioni, che per le classi prime di elementari, medie e superiori si sono chiuse il 28 febbraio. In testa alle preferenze dei 531 mila studenti che a settembre andranno «alla scuola dei grandi», svetta lo Scientifico: 121.686 domande, un vero e proprio boom. Con oltre 4 mila richieste per l’indirizzo Sportivo, al suo debutto ufficiale a settembre. Al secondo posto, l’istituto Alberghiero, con 48.867 domande. Salgono le quotazioni del Linguistico, preferito da 47.161 ragazzi, con un incremento dello 0,6 per cento rispetto a un anno fa. Tiene, nonostante le campane a morto che risuonano da più parti, il liceo Classico: 31.860 iscritti, con una sostanziale conferma (6%) dopo anni di calo.
Si tratta di dati provvisori — i definitivi saranno pubblicati nel mese di aprile — ma già rappresentativi. Che un esperto di giovani e di orientamento come Francesco dell’Oro legge così: «Si conferma la “licealizzazione”, la tendenza a gonfiare le iscrizioni ai licei (scelti da uno studente su due) per un malinteso senso di mobilità sociale. Il Tecnico si difende bene (163 mila iscrizioni, il 30,8% del totale, ndr ), soprattutto negli indirizzi che appassionano di più i ragazzi: informatica e telecomunicazioni; mentre calano finanza e marketing, che pure sono i diplomi più richiesti, secondo le Camere di Commercio. Si conferma in ascesa lo Scientifico Scienze applicate, che tra le materie non ha il Latino, e l’indirizzo Sportivo, una novità che incuriosisce». E ancora: il Linguistico è vissuto come un percorso che garantisce competenze utili e spendibili subito. Il calo di iscritti dei Classici? «Riguarda solo alcuni istituti, che forse dovrebbero interrogarsi sulla propria offerta formativa». Un ottimo corso di studi, in realtà, che «dovrebbe solo adottare più buon senso ed equilibrio, soprattutto nelle valutazioni, perché la scuola deve richiedere impegno, non sofferenza». E passione, curiosità. «Ingredienti indispensabili per la riuscita», avverte Andrea Cammelli, fondatore di AlmaLaurea. Che spiega che secondo un sondaggio di Almadiploma, il 44% degli studenti, se potesse tornare indietro al momento dell’iscrizione alla scuola superiore cambierebbe indirizzo di studio. Perché le motivazioni in un 14enne sono ancora in fieri. E a quelle dei ragazzi si sovrappongono le ragioni dei genitori e le pressioni degli insegnanti. «Forse — sostiene — sarebbe meglio pensare a un biennio iniziale, che consenta una formazione di qualità a tutti, rinviando la scelta a un momento in cui i ragazzi saranno più maturi».
In Italia ci saranno più di due cuochi per ogni operaio, complice forse il successo di programmi come «Masterchef». Ma — aggiunge la psicologa sociale, Elisabetta Camussi — gioca anche l’aspirazione a lavorare all’estero, fare esperienze in catene internazionali». Certo, la crisi ha cambiato le aspirazioni dei giovani e provocato il crollo delle iscrizioni ai professionali con indirizzo industriale, scese al minimo storico rispetto al boom d enogastronomia, turismo e agraria. «Anche se Tecnici e Professionali — sottolinea Camussi — sono per tradizione scuole più inclusive, capaci di tenere legate persone che provengono da ceti e contesti diversi».
Le percentuali di iscrizioni ai Licei superano la media nazionale del 50,1% al Centro-Sud. In particolare è boom nel Lazio (61,7%), seguono Umbria (54,7%), Abruzzo (54,5%) e Campania (52,7%). I tecnici piacciono di più al Nord, con regioni come Veneto (37,9%), Friuli Venezia Giulia (37,3%), Emilia Romagna (34,7%) e Lombardia (34,3%) che superano ampiamente la media nazionale del 30,8%. Infine i professionali superano il 20% di iscrizioni — contro una media del 19,1% — in Basilicata (21,7%), Emilia Romagna (21,6%), Puglia e Campania (21,5%).

2 commenti:

  1. CATERINA SIMON

    Io ho fatto l'ultimo anno di liceo negli USA e allora ero ritornata in Italia molto critica verso il loro sistema d'istruzione e scandalizzata dalla loro ignoranza (con tutto che io ,almeno a detta dei miei genitori, non ero certo "sapiente"). Adesso però, fatta salva l'ignoranza, che c'era eccome, ho rivalutato moltissimo quella che è il Metodo educativo. In sintesi gli USA hanno un liceo obbligatorio della durata di 4 anni; Questo liceo è uguale per tutti, non esiste perciò , come da noi, una scelta d'indirizzo alla fine delle medie; E' una sorta di grande palestra in cui le materie vengono scelte semestralmente dallo studente insieme al Consulente Scolastico (figura sconosciuta in Italia). Ciò che trovo interessante è che, alla base della strategia educativa americana, c'è la convinzione che ogni ragazzo abbia almeno "un'inclinazione" naturale (loro lo chiamano Talento), e che sia compito della scuola scovarlo e fare in modo che il ragazzo lo identifichi e lo metta a frutto. Per questo motivo la scelta delle materie è amplissimo e non trascura nessun settore, per esempio nella mia scuola c'era un'officina, con tanto d'insegnante, ed i ragazzi imparavano a riparare i motori. Ricordo che ci fu una polemica perchè non c'erano a disposizione i motori nautici ed i genitori ritenevano questo una grave mancanza, un'opportunità in meno, in sintesi. Insomma mi pare un sistema educativo estremamente interessante anche perchè, oltre ad evitare frustrazioni e sensi d'inadeguatezza da parte degli studenti, crea delle autentiche risorse per la società.

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    1. iNTERESSANTE. Mi piacerebbe sapere se funziona ancora così, se hanno portato dei correttivi e quali, del caso.

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