giovedì 14 agosto 2014

ZELDA WILLIAMS DISGUSTATA DAGLI SCIACALLI DI TWEETTER, NON DIMENTICHI I MILIONI DI MESSAGGI DI SALUTO COMMOSSO AL PADRE


Sono tra coloro che sono rimasti dispiaciuti, molto, per la morte di Robin Williams, e naturalmente colpito dal modo. Conoscendo solo l'attore, non sapevo di questo suo aspetto tormentato. 
Su FB ho letto tante cose, la maggior parte di saluto al grande attore, accompagnato dal riconoscimento per la sua bravura e dalla gratitudine per le emozioni - sia di ilarità che di commozione - provate guardandolo sullo schermo.
Alcuni, su FB è ovvio che l'unanimità non possa esistere, anzi è un posto dove i teorici del relativismo trovano grandi soddisfazioni visto che si può leggere tutto e il suo esatto contrario, hanno invece lamentato l'eccessiva attenzione data alla morte di un attore, nemmeno fosse un eroe di guerra o un benemerito dell'umanità (tipo Pfeizer, per dire...) .
In realtà gli attori, quelli grandi, sono di più. Perché l'eroe di guerra non fa sognare, loro sì. 
Non si tratta di stabilire, sarebbe assurdo, cui è più meritevole di lodi e di ricordo. 
Semplicemente, l' essere umano è fatto di emozioni, VUOLE emozioni, e i grandi attori sono grandi dispensatori di queste. Ecco perché entrano nel cuore della gente. 
Io ho conservato il giornale che salutava Marcello Mastroianni, l'attore italiano che ho più amato, non solo per la sua bravura (grande) ma anche per la sua umana semplicità.  Tra i tanti articoli commossi, c'era anche quello di Eugenio Scalfari, non proprio uno facile alla lacrima.
In realtà queste persone severe con questa facilità di coinvolgimento,  dovrebbero ricordare  l'effetto che fa a loro il campione di calcio. Ricordo l'ultima partita di Del Piero con la Juventus, con uno stadio intero a piangere per l'addio del suo idolo. 
Io  non piangevo, perché sono stato un ammiratore di Alex ma non un suo fan acceso, però capivo e non biasimavo chi lo faceva.
Nè dissertavo sul fatto che la gente si commuovesse per un calciatore e non prestasse attenzione a cose più gravi : il mondo è tutt'altro che perfetto, ci si dia pace su questo.
Posso solo immaginare cosa accadrà a Roma quando lascerà Totti...

Tornando a Robin Williams, alla figlia Zelda che comprensibilmente rimane disgustata dai tweet offensivi fino alla dissacrazione di una persona morta, mi piace ricordarle che a fronte di una minoranza (che mi piace pensare esigua, oltre che infima) di sciacalli e disturbati, milioni di persone in tutto il mondo, semplici o famose, hanno tributato un omaggio sentito e caldo a suo padre, ricordandolo per quello di bello che ha dato, e non per come ha deciso di andarsene.







Zelda Williams, figlia 25enne di Robin, aveva utilizzato twitter per il primo commovente messaggio sulla morte del padre. Oggi invece ha deciso di lasciare il social network e anche Instagram, dopo aver ricevuto, tra le migliaia di messaggi di supporto, anche vari post offensivi, come quelli con foto alterate di Robin Williams, in cui si mostravano i segni dell’impiccagione.«Mi dispiace. Dovrei essere superiore - ha scritto Zelda nel suo ultimo tweet -. Cancellerò questo (account) dai miei apparecchi per un lungo tempo, forse per sempre. Lo dirà il tempo. Addio». 
Sia lei, che gli altri due figli Zak (31 anni) e Cody (22 anni), hanno reso nelle ultime ore omaggio al papà. «Ieri ho perso mio padre e il mio migliore amico e il mondo è diventato un po’ più grigio. Porterò con me il suo cuore ogni giorno. Chiedo a quelli che l’hanno amato di ricordarlo gentile, premuroso e generoso come era. Desideroso di portare gioia al mondo come voleva».  
Zelda invece ha raccontato che il suo ultimo giorno con Williams «è stato il suo compleanno, e sarò sempre grata del fatto che io e i miei fratelli abbiamo potuto stare soli con lui, condividendo regali e risate». La figlia ha affidato ai social network anche un messaggio di Antoine de Saint-Exupery tratta dal Piccolo principe, il loro libro preferito. «Tu, solo tu avrai delle stelle come nessuno le ha... Quando tu guarderai il cielo, la notte, visto che io abiterò in una di esse, visto che io riderò in una di esse, allora sarà per te come se tutte le stelle ridessero. Tu avrai, tu solo, delle stelle che sanno ridere...». 
Williams, ha raccontato Zelda, «era sempre affettuoso anche nei suoi momenti più cupi. Anche se non capirò mai e poi mai come potesse essere amato così profondamente e non abbia trovato nel suo cuore (la forza) di restare, c’è un piccolo conforto nel sapere che il nostro dolore e la nostra perdita, in una piccola parte, è condivisa da milioni».  
La ragazza inoltre ringrazia «quelli che ci hanno commosso con le loro parole gentili, sapendo che una delle cose che lui preferisse al mondo era farvi tutti ridere». La giovane attrice si rivolge però anche a chi «sta mandando negatività, sappiate che una sua piccola parte ridacchiante, vi sta inviando uno stormo di piccioni per fare i bisogni sulla vostra macchina, appena lavata. Dopotutto, lui amava anche ridere». 

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