martedì 23 settembre 2014

GERRY 'A CAROGNA ARRESTATO. PERCHE' è "PERFIDO"



Evviva ! Hanno arrestato Gerry  la Carogna, adesso siamo tutti più sicuri. Non mi dite che vi siete già dimenticati chi è costui ??
E' il giovanotto napoletano che s'improvvisò novello Masaniello della curva affollata dai tifosi napoletani il 3 maggio scorso, in occasione della finale di Coppa Italia tra il Napoli e la Fiorentina, dopo la tragedia occorsa fuori dallo stadio Olimpico, dove era rimasto ferito a morte Ciro Esposito. 
Si è scritto di tutto su quell'episodio, passando dalla minoranza che approvò, nella sostanza, il "dialogo" con gli ultras per evitare che la tensione, obettivamente esplosiva, portasse a nuovi scontri (tra tifosi azzurri e forze dell'ordine, forse non i supporters viola che si sapeva estranei agli incidenti accaduti), alla maggioranza che biasimò aspramente la "trattativa", ritenendola ulteriore dimostrazione della debolezza dello Stato e dei suoi rappresentanti. 
Sia come non sia, a Gerry, per la parte avuta in quella maledetta serata, era stato comminato il DASPO per 5 anni. Fin qui...
Adesso lo hanno arrestato. A distanza di cinque mesi dai fatti, con un processo di là da venire, con un'accusa che non conosco (lacuna mia), ma con motivazioni che lasciano alquanto perplessi.
Dopo 5 mesi lo mettono in carcere perché lo ritengono "pericoloso". "E' un anarchico che istiga i tifosi, privo delle più elementari capacità comunicative, e che usa solo la violenza come mezzo. Ha agito, quale capobranco, cui gli altri attribuiscono per istinto primitivo, carisma e superiorità di posizione, in perfido e attivo disconoscimento sia della sensibilità civile sia dell'autorità dell a legge". 
Ecco, Genny è una persona "perfida", aggettivo che non leggevo più da non so quanti anni, sicuramente dai tempi di scuola....
E le persone perfide dove devono stare, se non in galera ? 
Però prima devono essere condannate no ? 
Anche perché sto Gerry, in 5 mesi non è scappato né si assume in procinto di farlo, reiterare il reato ( non sappiamo esattamente quale) non può perché ha il Daspo né risulta per ora averlo violato,  e l'inquinamento delle prove fa ridere, perché quello che fece quella sera è nei filmati di tutte le tv. 
Quindi ?
Sia Piero Sansonetti che Davide Giacalone stigmatizzano questo ennesimo episodio di abuso della custodia cautelare.
Di Sansonetti non ho l'articolo on line, di Giacalone sì.





Giustizia Carogna



Se il cittadino Gennaro De Tommaso, meglio noto alle cronache come “Genny ‘a carogna”, fosse stato arrestato il 3 maggio scorso, quando scavalcò il reticolato che divide il pubblico di uno stadio di calcio dal campo di gioco, sfoggiando una maglietta in cui s’inneggiava a chi aveva ammazzato un poliziotto, trattando con le autorità sportive la possibilità di far iniziare, o meno, la partita, dopo che dei tifosi s’erano accoltellati e sparati a vicenda, il tutto sotto gli occhi dei rappresentanti del governo e delle istituzioni, se, dicevo, lo avessero arrestato in quel momento, anziché considerarlo interlocutore di una trattativa, avrei scritto: che lo processino subito, che si difenda secondo i suoi inviolabili diritti e, se condannato, che sia assicurato alle patrie galere. Genny, invece, divenne una star. Ove mai qualche tifoso non avesse ancora capito il suo ruolo di capo e caporione, a quel punto il dubbio gli sarebbe passato. Lo arrestano adesso, invece. Sicché non so chi me lo fa fare, ma ho il dovere di osservare che questo è un ulteriore sfregio al diritto.
Le prove non le può inquinare. Intanto perché sono in gran parte filmate, poi perché se avesse voluto intimidire qualche testimone avrebbe già provveduto.  Che scappi all’estero non è fra le cose imminenti. E anche questo, del resto, se lo avesse voluto fare, lo avrebbe già fatto. Reiterare il reato gli risulta difficile, perché s’è beccato un Daspo di 5 anni. Si dirà: ma può sempre incitare gli altri tifosi alla violenza. Certo, così ragionando però, in galera andiamoci tutti, perché è sempre possibile che ciascuno sia preso dalla voglia di scuoiare quello che continua a ciucciare la caramella, standoti accanto, che si cada nella tentazione di rubare, che si coltivi un pensiero lascivo su questa o quel passante.
Da maggio a settembre, con quel genere di prove, con quel tipo di condotta, si dovrebbe già essere a processo. Concluso. Le accuse sono evidenti. I precedenti penali si raccolgono in pochi minuti. Gli si da il tempo di trovarsi un avvocato e si va davanti a un giudice. E questo non è un film, ma, per reati di questo tipo, il minimo che si dovrebbe pretendere. Ma da noi no. Da noi partono le indagini, dopo cinque mesi si scopre che il soggetto potrebbe anche essere pericoloso, si applica la misura cautelare, così che chi in galera è probabile ci debba stare per scontare ce lo si sbatte da innocente. Un capolavoro. Qualcuno osserverà, rivolgendosi a chi qui scrive: faccia poco il sofistico e la smetta con questo garantismo assai mal riposto. Già, chi me lo fa fare? Me lo fa fare il fatto che il diritto si difende proprio con gli indifendibili, perché con gli innocenti e con le vergini è piuttosto banale lanciarsi nell’esercizio. E sarà pur vero che ‘a carogna potrebbe meritare una carognata, ma sono io a non meritarmi l’incarognimento di una giustizia fuori tempo e capace di capovolgere l’ordine naturale delle cose, talché la prigione precede e non segue il processo, facendo da companatico all’indagine.

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