lunedì 8 settembre 2014

NON RISPETTI LA RACCOLTA DIFFERENZIATA ? DUE GIORNI DI PRIGIONE ! TRANQUILLI ITALIANI, SUCCEDE IN SVIZZERA


Mi ha incuriosito la notizia trovata sul Corriere.it che racconta di un cittadino svizzero che si è fatto due giorni di prigione per non aver pagato la multa comminatagli per aver lasciato il suo sacco di spazzatura fuori orario. Leggendo la storia, comprendi che :
1) la persona multata si era trovata in una situazione di indubbia difficoltà nel rispettare le regole della raccolta, dovendo allontanarsi da casa prima del giorno previsto e non tornando per due settimane
2) allo stato svizzero di quanto al punto 1) non gliene cale minimamente
3) nell'individuare il reprobo, gli svizzeri sono efficienti quanto il Mossad
4) la prigione è stata una scelta del multato : se avesse pagato non ci sarebbe stata commutazione. Dice che i due giorni sono stati terribili, ma siccome lui ha voluto sostenere il principio dell'ingiustizia che gli veniva comminata con la multa, non dovrebbe lamentarsi troppo. L'alternativa ce l'aveva e non era tremenda. 
Il post è stato inondato di commenti che vanno dal "così si fa !!", con i consueti elogi per l'ordine e la disciplina svizzera, al "questi sono precisi solo a casa propria", corredati dalla testimonianza personale  di elvetici assai meno disciplinati sulle autostrade nostrane (mancato rispetto dei limiti di velocità ) , o anche della pulizia di strade e giardini (cartacce, lattine abbandonate...cose così). 
Se avessero ragione i secondi, sarebbe triste perché vorrebbe dire che quella degli svizzeri non è educazione civica, senso di cittadinanza, quello che notoriamente e indiscutibilmente a noi manca, ma semplice certezza della sanzione. Insomma, bravi perché paurosi.








Svizzera: 2 giorni di carcere per sacco spazzatura fuori orario

Deny Eggimann, allenatore della squadra di sci paralimpica elvetica, si è rifiutato di pagare la multa di 150 franchi. Che è stata convertita in giorni di galera

di Elmar Burchia


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Depositare un sacco di spazzatura sotto un albero vicino a casa ma fuori dall’orario di raccolta può costare due giorni di prigione. Dove? In Svizzera. Due anni fa Deny Eggimann, di Bienne (Cantone Berna), doveva partire per la località montana di Saas Fee dove avrebbe seguito gli sciatori non vedenti negli allenamenti del team paralimpico svizzero. Per non lasciare la spazzatura a marcire nell’appartamento, visto che sarebbe stato via per due settimane, la domenica sera ha lasciato un sacco dell’immondizia all’esterno di casa sua, sotto un albero. Il suo immobile, in centro città, non dispone di un bidone condominiale per la raccolta dei rifiuti.

Identificato
Ma le norme locali impongono di attendere almeno le 6 del mattino del giorno di raccolta (in questo caso, il martedì). Ai funzionari di Bienne non è sfuggito quel sacco della spazzatura: messo lì, fuori posto e fuori dall’orario consentito. È stato raccolto, aperto, esaminato. Nelle profondità di quel sacco (quello ufficiale da 17 litri della città), i funzionari hanno subito trovato il nome e l’indirizzo del trasgressore. Al suo ritorno, il 44enne ha quindi trovato una multa di 150 franchi (124 euro) nella cassetta delle lettere. Ciò nonostante, Eggimann quella sanzione non la voleva pagare. «È fuori questione, non sborso nemmeno un centesimo», ha raccontato al quotidiano Le Matin.



Ricorso in ritardo
Ha fatto ricorso. Purtroppo per lui, a causa del soggiorno in montagna, era già troppo tardi. Dopo un lungo tira e molla con le autorità, alla fine ogni suo tentativo è risultato essere vano. «Poteva arrangiarsi con un vicino», gli hanno risposto. La legge è legge, e non c’è nulla da fare. Alla fine, visto che il 44enne si ostinava a non pagare la multa, questa è stata convertita in due giorni di carcere, che l’uomo ha scontato settimana scorsa, al penitenziario regionale di Bienne. In una cella, racconta al quotidiano, «prevista per coloro che scontano le pene più pesanti (sembra che le altre fossero tutte occupate, ndr), con solo pane e acqua sporca per colazione. È stato un incubo», ha raccontato Eggimann. Alcuni detenuti gli avrebbero anche proposto cocaina ed eroina. La cosa buffa in tutta questa storia è forse un’altra: Eggimann dirige Sky-Zone-Attitude, una società che, tra l’altro, si occupa di sviluppare cestini della spazzatura. Il suo credo: il recupero. Il suo target: gli organizzatori di eventi. E le amministrazioni comunali.

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