Mi ha incuriosito la notizia trovata sul Corriere.it che racconta di un cittadino svizzero che si è fatto due giorni di prigione per non aver pagato la multa comminatagli per aver lasciato il suo sacco di spazzatura fuori orario. Leggendo la storia, comprendi che :
1) la persona multata si era trovata in una situazione di indubbia difficoltà nel rispettare le regole della raccolta, dovendo allontanarsi da casa prima del giorno previsto e non tornando per due settimane
2) allo stato svizzero di quanto al punto 1) non gliene cale minimamente
3) nell'individuare il reprobo, gli svizzeri sono efficienti quanto il Mossad
4) la prigione è stata una scelta del multato : se avesse pagato non ci sarebbe stata commutazione. Dice che i due giorni sono stati terribili, ma siccome lui ha voluto sostenere il principio dell'ingiustizia che gli veniva comminata con la multa, non dovrebbe lamentarsi troppo. L'alternativa ce l'aveva e non era tremenda.
Il post è stato inondato di commenti che vanno dal "così si fa !!", con i consueti elogi per l'ordine e la disciplina svizzera, al "questi sono precisi solo a casa propria", corredati dalla testimonianza personale di elvetici assai meno disciplinati sulle autostrade nostrane (mancato rispetto dei limiti di velocità ) , o anche della pulizia di strade e giardini (cartacce, lattine abbandonate...cose così).
Se avessero ragione i secondi, sarebbe triste perché vorrebbe dire che quella degli svizzeri non è educazione civica, senso di cittadinanza, quello che notoriamente e indiscutibilmente a noi manca, ma semplice certezza della sanzione. Insomma, bravi perché paurosi.
Nella città di Bienne
Svizzera: 2 giorni di carcere per sacco spazzatura fuori orario
Deny Eggimann, allenatore della squadra di sci paralimpica elvetica, si è rifiutato di pagare la multa di 150 franchi. Che è stata convertita in giorni di galera
Depositare un sacco di spazzatura sotto un albero vicino a casa ma
fuori dall’orario di raccolta può costare due giorni di prigione. Dove?
In Svizzera. Due anni fa Deny Eggimann, di Bienne (Cantone Berna),
doveva partire per la località montana di Saas Fee dove avrebbe seguito
gli sciatori non vedenti negli allenamenti del team paralimpico
svizzero. Per non lasciare la spazzatura a marcire nell’appartamento,
visto che sarebbe stato via per due settimane, la domenica sera ha
lasciato un sacco dell’immondizia all’esterno di casa sua, sotto un
albero. Il suo immobile, in centro città, non dispone di un bidone
condominiale per la raccolta dei rifiuti.
Identificato
Ma
le norme locali impongono di attendere almeno le 6 del mattino del
giorno di raccolta (in questo caso, il martedì). Ai funzionari di
Bienne non è sfuggito quel sacco della spazzatura: messo lì, fuori posto
e fuori dall’orario consentito. È stato raccolto, aperto, esaminato.
Nelle profondità di quel sacco (quello ufficiale da 17 litri della
città), i funzionari hanno subito trovato il nome e l’indirizzo del
trasgressore. Al suo ritorno, il 44enne ha quindi trovato una multa di
150 franchi (124 euro) nella cassetta delle lettere. Ciò nonostante,
Eggimann quella sanzione non la voleva pagare. «È fuori questione, non
sborso nemmeno un centesimo», ha raccontato al quotidiano Le Matin.
Ricorso in ritardo
Ha
fatto ricorso. Purtroppo per lui, a causa del soggiorno in montagna,
era già troppo tardi. Dopo un lungo tira e molla con le autorità, alla
fine ogni suo tentativo è risultato essere vano. «Poteva arrangiarsi con
un vicino», gli hanno risposto. La legge è legge, e non c’è nulla da
fare. Alla fine, visto che il 44enne si ostinava a non pagare la multa,
questa è stata convertita in due giorni di carcere, che l’uomo ha
scontato settimana scorsa, al penitenziario regionale di Bienne. In una
cella, racconta al quotidiano, «prevista per coloro che scontano le pene
più pesanti (sembra che le altre fossero tutte occupate, ndr),
con solo pane e acqua sporca per colazione. È stato un incubo», ha
raccontato Eggimann. Alcuni detenuti gli avrebbero anche proposto
cocaina ed eroina. La cosa buffa in tutta questa storia è forse
un’altra: Eggimann dirige Sky-Zone-Attitude,
una società che, tra l’altro, si occupa di sviluppare cestini della
spazzatura. Il suo credo: il recupero. Il suo target: gli organizzatori
di eventi. E le amministrazioni comunali.
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