giovedì 2 ottobre 2014

ALLEGRI PERMALOSO SE LA PRENDE CON SACCHI : "HAI VISTO UN'ALTRA PARTITA"



Sacchi non è simpaticissimo, Allegri in compenso è antipatico. Lo aveva già mostrato alla guida del Milan, e non è certo il fatto che oggi vesta la giacca della società bianconera che mi fa cambiare idea. 
Ieri sera, su canale 5, solo perché Arrigo gli aveva obiettato che la Juve era parsa troppo rinunciataria sul piano offensivo, pur avendo rischiato poco in difesa (e comunque il gol l'ha preso ed ha perso), si è subito impermalosito a ennesima potenza : "Arrigo, o tu hai visto un'altra partita, o l'ho vitsa io. Con te è smepre così, abbiamo un'idea evidentemente opposta di calcio". Sacchi, che è ormai ben calato nella parte del commentatore, ha sorriso cercando di sdrammatizzare - "la prossima volta vediamola insieme dai!" - ma la rosicata di Allegri resta.
Ma veniamo all'idea di calcio dei due. Io non sono un tecnico, assolutamente. Però sono uno che registra con buona memoria i fatti. La carriera di Sacchi è durata non tanto, tre lustri, che per troppo stress lui si ritirò quando era direttore tecnico del Real Madrid (non proprio una squadretta). In quei non tanti anni, Sacchi vinse uno scudetto, due Champions e due Intercontinentali, fu vice campione del mondo come coach della Nazionale Italiana nel 1994 (persa ai rigori col Brasile). 
A parte il Palmares, che dubito Allegri riuscirà ad eguagliare, ancorché concedendosi un lasso di tempo più lungo, Arrigo Sacchi ha portato un'autentica rivoluzione nel calcio italiano, non solo dal punto di vista tattico (pressing, difesa altissima, fuorigioco...) ma di mentalità. Si gioca per Vincere, sempre, anche in trasferta, e il pareggio non è MAI un risultato da perseguire a priori ; si gioca per dare spettacolo, e quindi per fare gol. E' una sintesi estremamente rozza, di cui chiedo venia, ma insomma penso possa andare.
Allegri no, lui punta a tenere la palla, che così, se non ce l'hanno gli altri, nemmeno mi possono segnare (Liedholm dixit), il che sarebbe lapalissiano se non fosse che nel calcio non è raro che succeda che tu il pallone te lo scambi per due terzi e anche di più della partita, e in 20 o anche 10 minuti gli altri ti fanno gol e vincono.
Perché se tu giri sto pallone e in porta non tiri mai (ieri è stato così : La Juve non ha fatto nemmeno UN tiro nello specchio della porta dell'Atletico), non solo sicuramente non vinci, ma ti esponi fortemente al rischio di perdere perché a quel punto basterà anche una unica occasione avversaria, ma sfruttata, perché tu perda !
Senza considerare la noia. La partita tra Atletico e Juventus è stata brutta, e importa poco, per me, che in fondo i bianconeri potevano anche non perderla senza scandalo, giocando in casa dei campioni di Spagna e vice della Champions.
E' che un calcio così è proprio brutto. In questo gli spagnoli sono stati complici perfetti, anzi, c'è chi dice che sono proprio maestri nel far giocare male gli altri, equilibrando i valori tecnici, in genere a loro non favorevoli. 
Come dice Sacchi, da sempre, in Italia conta solo vincere, e se giochi male chissene. VALE veramente per il 90% dei tifosi, e quindi è comprensibile che molti mister, tra cui Allegri, dello spettacolo se ne freghino (lui lo dice proprio).
La Juve del primo Conte mi divertiva (il primo anno e parte del secondo), poi anche la sua si era un po' involuta come gioco, affidandosi di più alle individualità (Vidal e Tevez in particolare).
Allegri sembra praticare un gioco che veramente ha come unica e sola giustificazione ( e non per tutti, tra cui chi scrive) la vittoria.
E ieri ha perso.




Allegri litiga con Sacchi: abbiamo provato a vincere

L’ex ct dopo la sconfitta di Madrid: “Fuori dall’Italia i bianconeri dimenticano come si gioca”

LAPRESSE
Gianluigi Buffon

inviato a madrid 
Avvertenza: la Juve giocava contro l’Atletico, una squadra che, soprattutto a casa sua, sa far giocare male chiunque, anche i marziani. Detto ciò, i bianconeri hanno deluso, e non tanto per la sconfitta, ma per l’atteggiamento: una partita senza coraggio e poco furore. Senza prendersi rischi. Ieri sera aveva riassunto il concetto Arrigo Sacchi: «Con la Juventus ci risiamo - aveva detto l’ex allenatore a Mediaset - quando gioca in Italia sembra aver grande personalità, quando va fuori sembra abbia dimenticato come si gioca al calcio». Massimiliano Allegri, che ascoltava dal «Vicente Calderon», non l’aveva vista così: «Io e te Arrigo abbiamo concetti diversi di calcio: credo che abbiamo cercato di vincere, e non era semplice - ha spiegato il tecnico bianconero - e con la gestione della palla, di limitare la forza dell’Atletico, che va a folate. E che va sempre a contrasto, gioca sulle seconde palle. Noi dovevamo cercare di limitarli, e l’abbiamo fatto nel 60 per cento della partita». Solo che il possesso palla, stavolta è stato perfido ingannatore, se alla fine la Juve non ha mai tirato in porta, e Moya, il portiere nemico, è tornato a casa senza neppure sporcarsi i guanti. 
Dopo la vittoria con il Malmoe, e la sconfitta dell’Atletico ad Atene, era la notte in cui si poteva azzardare: «E noi abbiamo cercato di vincere - ha ribattuto Allegri - non ci siamo riusciti. Sapevamo pregi e difetti dell’Atletico a livello tecnico, e abbiamo fatto una buona gara: non abbiamo tirato molto in porta (MAI, ndC), ma abbiamo concesso poco (quel che basta NdC)». Il guaio, è che l’Atletico gioca sempre così: ovvero, ha fatto la partita che voleva, provando a vincerla nella ripresa. «E’ una squadra che si difende molto bene - ha chiuso Allegri - e noi nel secondo tempo avevamo tre, quattro situazioni importanti, ma abbiamo sbagliato i passaggi e non siamo riusciti a portare a casa un risultato positivo». 
Domenica c’è Juve-Roma: «E noi ci arriviamo bene - ha osservato il tecnico juventino - sarà una bella partita. Saremo pronti e non è la sconfitta di Madrid che cambia umore o atteggiamenti: il girone è aperto, anche se potevamo mettere un’ipoteca sul passaggio del turno». Invece, bisognerà aspettare, come pure per capire dove questa Juve potrà arrivare, in Champions.

1 commento:

  1. Era una partita che si poteva vincere.......bastava essere meno attendisti, come lo si è stati fino al goal subito, e più offensivi, come lo si è stati negli ultimi 10 minuti....tipica mentalità nostrana.....

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