domenica 12 ottobre 2014

GRILLO CERCA DI RINFRANCARE I SUOI. "SIAMO 500.000"



Dicono di essere stati in 500.000, la Questura, come al solito, abbassa di parecchio (150.000), magari la verità sta nel mezzo e saranno stati in 300.000 a presenziare, in vari momenti, la kermesse voluta da Grillo al Circo Massimo, per ridare un po' di visibilità al Movimento5Stelle. 
Il maggior partito dell'opposizione, col suo 25% nelle elezioni del 2013 (partito più votato in Italia) , e tuttora sopra al 20% in tutti i sondaggi (Forza Italia è  ormai costantemente data al di sotto di quella soglia psicologica, anche se il Cavaliere ha sempre stupito nelle sue rimonte nelle elezioni politiche), è infatti del tutto marginalizzato . Il centro della scena è occupato interamente da Renzi, e dalla crisi economica. Gli altri non contano, se non nella misura in cui si alleano (anche dall'sterno, vedi patto del Nazareno) o contrastano in maniera più significativa il Premier. E questi ultimi non sono i grillini, allo stato irrilevanti, ma semmai l'opposizione interna democratica, che, grazie alla composizione particolare del Parlamento, dove i bersaniani e Co. superstiti sono ancora in numero non insignificante, può creare allarmi, specie al Senato dove la maggioranza non ha numeri blindati.  Ma siccome le elezioni anticipate non le vuole nessuno - nemmeno Renzino, specie finché non vara una legge elettorale con premio di maggioranza - ,  ancor meno i parlamentari ortotteri (la massa  dei quali la pacchia del Parlamento la rivedrebbe col binocolo) - ecco che il Governo va avanti. Del resto, per lo stesso motivo, riuscì a galleggiare  Berlusconi dopo la diaspora finiana, dal 2009 al 2011.
Peraltro, l'Istituto Demos, di Ilvo Diamanti, mostra come, nonostante i pessimi risultati dell'economia, le alluvioni e la crescita dei nemici famosi di Renzino ( ultimi, gli arruolamenti di de Bortoli e Della Valle, e a suo tempo si è parlato della delusione di De Benedetti ), il toscanaccio resiste in sella. Certo, sono lontani i tempi del 70% e passa dei consensi personali (ora scesi al 60), però, chi potrebbe prendere il suo posto ? 
Grillo lo sa, e cerca di riguadagnare la scena in altri modi, provando anche a rinfrancare le truppe, forse un po' disorientate da tanta irrilevanza. Hanno scoperto che l'opposizione dura e pura conta poco, soprattutto se non riesce (magari con l'aiuto di sindacati amici), a mobilitare piazze e a dichiarare scioperi contro il governo, come accadeva ai bei tempi del PCI.
Però, 500.000 persone, o anche 300.000, sono tante.
Di seguito, il servizio tratto da Repubblica.it sull'ultima giornata al Circo Massimo




Circo Massimo, si chiude la kermesse M5s. Di Maio cambia programma: "Non c'è nessuna investitura". Grillo: "Doria si dimetta"

Circo Massimo, si chiude la kermesse M5s. Di Maio cambia programma: "Non c'è nessuna investitura". Grillo: "Doria si dimetta"
Beppe Grillo tra gli attivisti M5s al Circo Massimo (ansa)
Il leader annuncia un blitz con i suoi parlamentari nel capoluogo ligure. Il Blog festeggia: "Eravamo in 500mila". Cambia il programma del vicepresidente della Camera: non si parla direttamente di governo, 'passo indietro' rispetto all'attesa investitura

 
ROMA - "Andremo a Genova con i parlamentari M5s, mi hanno detto quasi tutti di sì. Chiederemo le dimissioni del sindaco Doria". E' l'annuncio che Beppe Grillo fa parlando con gli attivisti durante la nuova passeggiata tra i gazebo montati al Circo Massimo per la festa del M5s, protetto da un cordone umano per tenere a distanza fotografi e cameramen. Una promessa che non sarà possibile mantenere, non lunedì almeno, come aveva detto in un primo momento, per la perdurante emergenza nella città: forse il viaggio nella sua Genova martoriata dall'alluvione avverrà martedì.

Richiamandosi ancora all'alluvione, Grillo ha anche parlato di "peste rossa che sommergerà il Paese" e di "massoni al governo": "Non ho nulla contro i massoni, ma se vogliono andare al governo fanno il partito della massoneria". E una precisazione rispetto a quando, ieri, aveva detto che il M5S avrebbe lasciato le Camere. "Usciremo dal Parlamento ma non dando le dimissioni, faremo delle cose fuori".

Poi Grillo dà il suo pronostico sul referendum che propone l'M5s per l'uscita dall'euro: "Finirà 70 a 30 per l'uscita, bisogna uscire dall'euro il prima possibile. L'Italia sta andando a bagno. Ringraziamo Renzi e gli consigliamo di affrettare. Non abbiamo più mille giorni. Dobbiamo andare in default, quando toccheranno pensioni e stipendi saremo col culo per terra. Allora tutti capiranno cosa sta accadendo e, badate bene, che lo stanno già facendo".

A Grillo e al suo annuncio risponde indirettamente il premier Renzi, che in un post su Facebook ha detto che bisogna "essere seri", vanno "evitate le passerelle e le sfilate da campagna elettorale".

L'intervento di Di Maio. La terza e conclusiva giornata della festa del Movimento 5 Stelle al Circo Massimo ha visto anche il doppio cambio di programma per l'argomento affrontato da Luigi Di Maio nel suo intervento: in mattinata era passato - sul blog del movimento - da "governo a 5 stelle" a "Terra dei Fuochi". Ma poi è cambiato ancora, tornando "Cosa avrebbe fatto un governo a 5 Stelle". Un cambiamento che può essere visto come un tentativo di allentare la tensione e l'attenzione sul vicepresidente della Camera, visto che l'annunciato intervento sulla volontà dei 5S di raggiungere il premio di maggioranza alle prossime politiche e assumere la guida del Paese erano attese come una vera e propria investitura dello stesso Di Maio a candidato premier del M5s.


Ma il vicepresidente della Camera ha risposto a queste speculazioni direttamente dal palco: "Si è parlato di leadership, di incoronazione, voglio dirlo chiaramente: se volete cercare un leader andate alle feste dell'Unità. Qui siamo una comunità con tante teste pensanti, ma nessuna testa di legno". Poi Di Maio ha affrontato alcuni dei 20 punti del programma del Movimento: l'abolizione dell'Irap, reddito di cittadinanza, sfruttamento del sottosuolo energetico, legge sulla scuola.

"La rivoluzione dell'Italia a 5 stelle è già qui - continua Di Maio - E non è stata quella di portare superuomini in parlamento. Non siamo superuomini. Noi ci siamo dati delle regole e le rispettiamo. Ci tagliamo lo stipendio, massimo due legislature, e se ti candidi ti candidi nel tuo territorio. Abbiamo sostituito il 'Non si può fare' con il 'Vai a casa se non sei capace'". E conclude: "Un governo cinquestelle sarebbe esattamente quello che è scritto nel programma che abbiamo presentato".

Però le speculazioni erano state alimentate anche dallo stesso Di Maio, che ieri sera si era collegato con Che (fuori) tempo che fa, su Raitre, per raccontare il successo del raduno al Circo Massimo. In tv ha anche annunciato una squadra di governo da proporre ai militanti per rompere gli argini alla prossima tornata elettorale. "Alle ultime elezioni abbiamo mancato il premio di maggioranza per solo il 3%" aveva detto in trasmissione. Di qui, la battuta all'unisono di Fazio e Gramellini: "Abbiamo capito chi sarà il candidato premier del M5s". E Di Maio, sorridente: "Io questo non l'ho detto". Poi oggi, il cambio di programma.

La giornata. Beppe Grillo e Gianroberto Casaleggio sono arrivati di buon mattino in un Circo Massimo avvolto dalla musica. E se ieri Grillo si era issato su una gru rivolgendosi dall'alto alla base del movimento, oggi su Italia5stelle volerà un drone con cui si filmerà la chiusura della manifestazione. "E' il drone della pace", commenta il tecnico che di prima mattina si esercita in vista delle riprese.

Sul palco si sono alternati Riccardo Fraccaro, David Borrelli, Carla Ruocco, Mattia Fantinati, Luigi Gaetti, Mario Giarrusso, Alessandro Di Battista affrontando i temi degli sprechi della casta, del fisco, delle Pmi, degli Ogm, della politica estera e dei rapporti Stato-mafia.

Alle 16 il leader poi ha ripreso la parola, tirando le somme della tre giorni, ripetendo i temi caldi del movimento già affrontati dal palco nei giorni scorsi. Poi sul palco con alcuni dei membri del movimento ha salutato e ringraziato tutti.

Blog festeggia: "500mila in piazza". Il blog di Grillo rivendica il successo della manifestazione. "500 mila persone (secondo la polizia 150.000, ndr). Lo avevamo detto e così è stato: ieri, seconda giornata di #Italia5Stelle, abbiamo riempito il Circo Massimo - si legge in un post -. Oltre 100mila persone si sono raccolte nell'area davanti al palco centrale per ascoltare Beppe Grillo e Gianroberto Casaleggio, ma calcolando il flusso nell'intera giornata di ieri, dalle 10 del mattino fino a tarda sera, e considerando l'intera area, possiamo dire che si sono registrate in totale 500mila presenze".

"Nell'Italia 5 Stelle, rappresentata da 177 gazebi disseminati al Circo Massimo, abbiamo dato vita all'idea di democrazia che da sempre anima il Movimento 5 Stelle - si legge ancora - abbiamo portato i nostri eletti, parlamentari europei, senatori, deputati, sindaci, consiglieri regionali e comunali, fuori dalle Aule e dalle istituzioni e li abbiamo messi realmente a disposizione della gente e della loro necessità di conoscere e capire. Mentre le telecamere tv (schiave della vecchia politica e di un modo stantio di raccontarla) si concentravano sul palco, negli stand stracolmi prendeva vita la vera politica, quella al servizio dei cittadini". E sono stati loro il vero spettacolo! Il fulcro di questi tre giorni sono state le agorà nate spontaneamente fuori e dentro i gazebi: visti dall'alto restituiscono la forma di un'Italia tutta bianca, più bella più pulita. E' l'Italia che il Movimento 5 Stelle sogna e che non smetterà mai di realizzare".

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