sabato 28 marzo 2015

L'ASSOLUZIONE DI AMANDA E RAFFAELE, IL GESTO DELL'OMBRELLO A MIA MADRE, SIMBOLO DEI FORCAIOLI ITALIANI

 

Al momento della notizia della sentenza che sanciva in via definitiva la non colpevolezza di Raffaele Sollecito ed Amanda Knox dal delitto di Meredith. Kercher, ero appena rientrato a casa di mia madre dopo aver portato a spasso Lion, il bellissimo e buonissimo gold retrivier che forse entro l'anno dovrò cercare di sistemare altrove, visto che chi l'aveva acquistato ora è presa da altre passioni (senili) e mia mamma certo non è in grado di gestire un cane di taglia grande e di 40 chili di peso...(anzi, se qualcuno fosse interessato, mi contatti).
Mia madre, una forcaiola in formato gentile (per lei sono SEMPRE tutti colpevoli, senza dubbi, però è contraria alla pena di morte e forse anche all'ergastolo...umana no ? )  stava vedendo uno dei suoi programmi preferiti, Quarto Grado, mondezza simile a Chi l'ha visto, della Sciarrelli o Porta a Porta di Vespa. 
Mi sono dunque messo seduto vicino a lei, perché ovviamente volevo anch'io sapere come avrebbero deciso i giudici della Cassazione. Alla notizia dell'assoluzione, mia madre ha avuto un sussulto di sgomento ed io non mi sono trattenuto, regalando al pur amato genitore il gesto dell'ombrello !!
E quando ce vo ce vo !!  Naturalmente c'è rimasta male, e un po' mi sono pentito, però in lei io in quel momento vedevo Travaglio, Ferrarella, Bruzzone, Matone, Sciarrelli ...ma l'elenco è, purtroppo, lunghissimo. E poi c'è la folla dei senza nome, dei tricoseuses italiani, per i quali, proprio come per mia madre, l'imputato è sempre colpevole perché se no "che è morta di freddo ??". 
L'idiozia di questa frase lascia basiti, e quindi senza replica. Il che fa pensare a costoro di aver pronunciato un argomento invincibile, laddove il silenzio è solo dovuto al non voler rispondere nell'unico modo a quel punto sensato : "MA VAFFA...".
Siccome c'è stato un omicidio, allora qualcuno deve essere per forza condannato...se è il colpevole meglio, altrimenti pazienza, che la vittima e i suoi parenti devono avere giustizia !
Ma che giustizia è se viene condannato un innocente ???
Ciò posto, ribadisco quanto sempre detto in queste occasioni. Processi così complicati, protrattisi per anni, con 5 pronunce 5, migliaia di pagine e centinaia di ore di udienza, non possono creare alcuna convinzione veramente fondata in noi semplici spettatori. 
Io quindi non sono tra quelli che dicono : è stata resa giustizia a degli innocenti. Non lo so se questi due ragazzi lo sono. Lo spero, ma non lo so. Quello che però SO è che gli elementi che erano stati raccolti contro di loro erano contraddittori, discutibili, tanto è vero che una Corte li aveva assolti e quest'ultima di Cassazione ha bocciato definitivamente coloro che li avevano condannati (compresi i colleghi della stessa suprema corte, che avevano annullatol'assoluzione oggi invece confermata). Una simile altalena per me - che da 30 anni non mi masturbo più con le fole sulla "certezza del diritto" - è assolutamente sufficiente per affermare che il "ragionevole dubbio" non sia stano superato e pertanto gli imputati NON potevano essere condannati. In penale il concetto di probabilità deve essere estremamente più severo che in civile, visto che in ballo c'è il bene più grande di una persona : la sua libertà. 
La sentenza è uscita in tarda serata, per cui quelli del Garantista non hanno coperto la notizia ( il che è indice dei pochi mezzi economici del "nostro" giornale...pensiamoci, noi che ci pensiamo garantisti), mentre gli altri giornali mostrano lo sconcerto di chi era colpevolista nell'anima...Quelli di Libero per esempio, che hanno penne pregiate come Facci e Giacalone, e fino all'anno scorso anche la Maglie, gente dal garantismo d'acciaio, in realtà, come direzione e redazione, tendono a rappresentare l'animus più tipico della destra, che solo per Berlusconi si era camuffato da anti giustizialismo. Dei cronisti di giudiziaria del Corsera, ho sempre parlato male, tutti amiconi dei PM milanesi, per motivi di carriera (un loro collega, Massimo Lugli, di Repubblica..., ha denunciato a chiare lettere questo servilismo professionale di coloro che battono, in tutit i sensi, i marciapiedi dei tribunali). Ferrarella oggi non scrive, che probabilmente, a caldo, gli è preso un coccolone e si deve riprendere. Allora scrive la Sarzanini, e ben si capisce, leggendola, da che parte batte il suo cuore, gonfio di delusione...
Ah, chiosa finale. Pare che Raffaele Sollecito sia stato tenuto, per tutto il tempo di attesa della decisione della Corte, sotto la sorveglianza di uno stuolo di agenti di polizia...
Se fossi stato il padre del ragazzo, alla notizia mi sarei affacciato dal balcone e avrei detto, con tono poco gentile " mò ve ne potete pure annà a casa". Ma quello è un signore, e poi non parla romano.


Il Corriere della Sera - Digital Edition


Riscritta la verità su quella notte 
«Guede solo sul luogo del delitto»
 L’esito delle indagini è stato cancellato. 
Ora si rischia una battaglia sui risarcimenti

 

 di Fiorenza Sarzanini
 
È il verdetto clamoroso,  quello su cui nessuno avrebbe scommesso. Perché la sentenza della Corte di cassazione cancella l’esito delle indagini, ma soprattutto sconfessa la sentenza che due anni fa altri giudici della stessa Corte suprema avevano pronunciato ritenendo che Amanda Knox e Raffaele Sollecito fossero certamente sulla scena del delitto. Assassini, questo era stato stabilito. La scelta di «annullare senza rinvio» quelle condanne inflitte poco più di un anno fa dalla Corte d’assise d’appello di Firenze (28 anni e sei mesi a lei, 25 a lui) smentisce invece in maniera sorprendente l’accusa, consegna alle difese una vittoria schiacciante. E soprattutto nega la validità di un’altra sentenza definitiva che ha ritenuto Rudy Guede colpevole del delitto «in concorso con altri». Il giovane ivoriano, questa è la conclusione, era solo sulla scena del delitto. Uccise Meredith Kercher dopo aver tentato di violentarla in quella villetta di via della Pergola la sera del primo novembre. Cercò di ripulire la stanza, di cancellare le tracce. Nessuno entrò nella casa, come invece lui aveva sostenuto in una ricostruzione certamente fantasiosa e poco credibile. Non c’era un giovane che lo aveva minacciato né una ragazza che lo accompagnava, come aveva messo a verbale pur non facendo mai esplicitamente i nomi di Amanda e Raffaele. Smentiti anche i testimoni che avevano detto di aver visto i due fuggire dalla villetta.
M o l t i p u n t i r i m a n g o n o oscuri, soltanto leggendo la motivazione si scoprirà come i giudici abbiano superato tutti gli indizi raccolti, per primo il memoriale che Amanda scrisse in una stanza della questura pochi giorni dopo l’omicidio descrivendo i momenti del delitto ma sostituendo Rudy con Patrick Lumumba. Ma già adesso si può dire che non è stata ritenuta «suffi- cientemente provata» la ricostruzione dell’accusa secondo la quale «entrambi erano gli a s s a s s i n i , i n s i e m e a R u d y Guede».
Il quadro disegnato da chi aveva indagato e da chi li aveva poi condannati «non è sorretto da indizi sufficienti», questo hanno detto ieri sera i giudici della quinta sezione penale presieduti da Gennaro Marasca. Ingiusta, secondo loro, è stata la sentenza di colpevolezza, evidentemente ancor più ingiusta la detenzione preventiva. E anche su questo adesso si discuterà a lungo perché è vero che dopo la lettura del dis p o s i t i vo l ’a v vo ca to G i u l i a Bongiorno, difensore di Sollecito insieme al collega Luca Maori assicura che «non ci sarà alcun atteggiamento vendicativo», ma una richiesta di risarcimento allo Stato appare quasi scontata.
Finito, chiuso, il processo termina qui. Molti punti rimangono oscuri, molti interrogativi non avranno mai risposta, ma sembra impossibile che le indagini possano essere riaperte. Interrogatori, perizie, ac- certamenti: tutto annullato, cancellato, non valido. Nullo anche il verdetto di un’altra sezione della Cassazione che il 26 marzo del 2013 aveva dichiarato non valida la sentenza di assoluzione emessa in appello a Perugia ordinando un nuovo processo a Firenze. Allora i supremi giudici avevano scritto che bisognava «porre rimedio a una decisione segnata da molteplici profili di manchevolezza, contraddittorietà e illogicità» delineando «la posizione sogg e t t i va d e i co n co r re n t i d i Rudy Guede». Questo erano dunque per il collegio di Cassazione che per p r i m o s i è p r o n u n c i a t o , Amanda e Raffaele: «Concorrenti nell’omicidio».
Altri giudici hanno ora stabilito che non è così. Hanno cancellato la ricostruzione del delitto che vedeva Meredith «aggredita contestualmente da tutti e tre, per immobilizzarla e usarle violenza». Rudy ha tentato di violentarla, ma non è vero che Amanda e Raffaele hanno infierito su di lei con due coltelli, non è provato che fossero lì e volessero «prevaricarla e umiliarla». Questa è la sentenza definitiva, questa è la verità parziale che arriva otto anni dopo il delitto. Perché la decisione di assolvere per mancanza di prove è comunque la sconfitta per la famiglia di Meredith che continua a non avere giustizia

12 commenti:

  1. CHIARA PENNA

    Avrei voluto scriverlo io. Stupendo

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  2. ANTONIO VISCONTI

    Ieri sera mi sono perso in discussioni con avvocati che ragionano come parrucchiere mostrando un'ignoranza inaccettabile dei principi del diritto.
    Stefano esprime benissimo anche il mio pensiero.

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  3. EMILIA ROSSI

    Il manico d'ombrello dell'ultimo camerlengo (alla mamma, con rispetto).
    Magnifico Stefano Turchetti

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  4. DANIELE CHIEZZI

    condividiamolo in massa: bravo Stefano!

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  5. LODOVICA GIORGI

    Perfetto Stefano. Il Camerlengo coglie nel segno.

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  6. ALBERTO VARANO

    Mi si è slogato il braccio a forza di fare il gesto dell'ombrello, reale e virtuale, a tanti

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  7. MARCO SIRAGUSA

    Bravo il Camerlengo!

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  8. TANIA RIZZO

    "Io quindi non sono tra quelli che dicono : è stata resa giustizia a degli innocenti. Non lo so se questi due ragazzi lo sono. Lo spero, ma non lo so. Quello che però SO è che gli elementi che erano stati raccolti contro di loro erano contraddittori, discutibili, tanto è vero che una Corte li aveva assolti e quest'ultima di Cassazione ha bocciato definitivamente coloro che li avevano condannati (compresi i colleghi della stessa suprema corte, che avevano annullatol'assoluzione oggi invece confermata)."
    Grazie a Stefano Turchetti

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  9. CATALDO INTRIERI

    Una certezza: il mitico camerlengo Stefano Turchetti che non cambia mai

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  10. RENATA SERCI

    E quanno ce vò ce vò !!

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  11. ANTONIO NARDI

    A mio parere la vera follìa è la ricerca della Verità, anzichè la semplice valutazione dei fatti provati.

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  12. ANGELA ROVEDA

    Applausi!

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