Curioso di storie. Mi piace ascoltarle e commentarle, con chiunque lo vorrà fare con me.
giovedì 30 aprile 2015
INDAGATA LA MOGLIE DEL PEDIATRA SUICIDA. ALLA PROCURA DI MONZA SCONOSCIUTA LA PAROLA PIETAS
Si legge spesso che non bisogna generalizzare, che i magistrati che peccano dei vizi denunciati ogni tanto dal Presidente della Repubblica di turno (Ciampi, Napolitano, Mattarella), o, all'inaugurazione dell'anno giudiziario, dai Capi della Cassazione e della Procura, tipo presenzialismo, esibizionismo mediatico, eccessi nella custodia cautelare, sono la minoranza.
Penso (spero) che sia vero. Ma perché gli altri, i colleghi, stanno zitti ?
Perché non prendono le distanze da certi pm e giudici che certo non fanno onore alla categoria, anzi creano tutte le premesse di quella "delegittimazione" di cui poi tanto si lamentano ?
Quando intervengono invece, lo fanno al contrario, per isolare i colleghi che hanno avuto il "torto" di disattendere le loro aspettative di condanna di processi nemmeno loro ! E' accaduto con la sentenza di assoluzione di Berlusconi nel processo Ruby (poi confermata definitivamente dalla Corte di Cassazione...) e con quella di Perugia che assolse in un primo tempo Amanda e Raffaele ( di recente anche lì, dopo varie traversie, la Cassazione ha messo la parola fine a quel giudizio mandando assolti definitivamente i due giovani).
Ne abbiamo parlato, denunciando la cosa, nel post http://ultimocamerlengo.blogspot.com/2015/03/io-linciato-per-aver-assolto-amanda-e.html .
Viceversa, il silenzio più assordante quando un pm ha un'uscita infelicissima - mai smentita dall'interessato, anche dopo il clamore e le critiche sui media giustamente ricevute - come quella del dr. Carnevali, a commento del messaggio lasciato dal pediatra genovese suicidatosi per l'arresto del figlio (motivazione : pericolo di fuga, di uno sotto indagine da tre anni, che andava a lavorare regolarmente tutti i giorni...) : "ormai dicono tutti così".
Ora, ad uno una cazzata può anche scappare, ancorché in certi ruoli e soprattutto in certe situazioni il silenzio è d'oro...Però poi, a mente fredda, ci si rende conto dell'errore e si chiede scusa.
Invece no. E già questo è male.
Figuriamoci leggere oggi che quella stessa procura, di cui Carnevali è il capo, ha deciso di aprire un fascicolo contro la moglie del pediatra con l'accusa di istigazione (??????!!!!) e agevolazione al suicidio...
Già la sappiamo l'obiezione di questi signori...l'azione penale è obbligatoria. Una foglia di fico talmente vergognosa che dovrebbero arrossire - con le migliaia di denunce lasciate languire perché NON interessanti - solo a formularla ancora.
Invece no, questi vanno per la loro strada, imperterriti.
E i colleghi zitti.
Vi lascio alla reprimenda di Filippo Facci
LA GIUSTIZIA SUICIDA
Prendiamola alla lontana, molto alla lontana : per favore, spicciatevi a riformare anche il mito dell'obbligatorietà dell'azione penale, sbrigatevi a cambiare quell'articolo 112 della Costituzione secondo il quale l'azione penale sarebbe obbligatoria anche se in realtà non è vero, perché in realtà, lo sappiamo tutti, i magistrati in concreto decidono quali fascicoli attivare e quali riporre nel cassetto. Muovetevi, insomma, a impedire che si aprano indagini anche ridicole in quanto "dovute".
Bene, ora possiamo prenderla alla vicina : è veramente da pazzi che la nostra giustizia - notizia di ieri - abbia indagato per "istigazione e agevolazione al suicidio " la moglie di quel pediatra genovese che domenica si è buttato da un ponte dopo l'arresto del figlio farmacista.
Dopo la frase infelice del giudice contro il suicida ("ormai dicono tutti così") ora hanno indagato la moglie che aveva esitato e non si era buttata dal ponte subito dopo il marito. Notare che la donna è stata ricoverata in stato di choc. Notare che il figlio è stato scarcerato perché possa assisterla in ospedale.
Notare che nessun altro può assisterla, anche perché l'altra figlia, qualche anno fa, si è suicidata pure lei.
Notare - anzi - ricordare che il padre, prima di buttarsi dal ponte, aveva lasciato questo biglietto :
"La magistratura miope a volte uccide".
Ora diteci che si sbagliava.
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