mercoledì 22 luglio 2015

ITALIA DEVE NORMARE LE UNIONI GAY. VIVA LA CEDU ! ...NON SEMPRE....

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Ce lo chiede l'Europa  è un motto che sappiamo non più tanto di moda, considerata la magra stagione per gli euroentusiasti, un tempo maggioranza e ora fortemente dimagriti, con la crescita degli euroscettici e degli euro fortemente perplessi ( di cui faccio parte ).  Nonostante questo, inevitabilmente se dall'Europa arriva qualche monito, prescrizione, condanna all'Italia che CI PIACE, ecco che l'Unione recupera tutto il suo appeal. Almeno per quel giorno e per quel verso.
Succede oggi , con la CEDU - Corte Europea dei diritti dell'uomo - che intima all'Italia di introdurre nella propria normativa la disciplina delle unioni gay.   A Sinistra scatta il tripudio. 
Normale. 
Però nell'occasione mi piace ricordare una serie di altri casi dove parimenti ci sono state pronunce prescrittive, riguardanti altre materie, e dove a tutt'oggi interventi normativi o non ci sono stati, o sono stati "truffaldini", cioè "romanelle" (così a Roma vengono chiamate le finte riparazioni, meramente superficiali, per ingannare gli allocchi inesperti).
Facciamo un piccolo elenco :
1) Irragionevole durata dei processi. 15 anni di condanne e cosa è stato capace di fare il governo ? Rivedere le norme sulla prescrizione PROLUNGANDO i termini perché la stessa si realizzi, sanzionando, di fatto, un processo durato toppo  a lungo. 
2) In stretta relazione a quanto sopra, ci sono state pronunce che hanno dichiarato incongrui, perché insufficienti, gli indennizzi previsti per le vittime dei processi interminabili. 
3) Il sovraffollamento carcerario è stato oggetto appunto di una "romanella", e a distanza di mesi le cose sono tornate all'incirca come prima
Ci sono poi i casi in cui le sentenze della CEDU NON piacciono e vengono aspramente criticate.
Per esempio quelle che contengono condanne dell'Italia per il caso Contrada, trattenuto illegittimamente in carcere nonostante la sua condizione di salute fosse incompatibile col regime penitenziario e condannato per un reato non chiaramente definito".  Parliamo del famoso concorso esterno in banda mafiosa, notoriamente un reato inventato dai giudici perché non esistente in alcun codice e/o norma. Quelli della CEDU, forse indulgenti con l'Ialia, forse condizionati dalla loro cultura di common law - che non è la nostra - hanno circoscritto la cosa "all'epoca dei fatti". 
Ma al di là delle polemiche su questo aspetto, resta che Contrada, NON doveva essere condannato com'è stato. 
Come vedete, l'elenco non è breve, e potrebbe continuare...
Però le accelerazioni nei casi citati non si sono viste e non si vedono.
Ai gay, buon per loro, c'è da pensare che andrà meglio. 
Forse.

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