Ero stato fin troppo facile profeta ( http://ultimocamerlengo.blogspot.com/2016/01/e-quo-vado-di-zalone-batte-star-wars.html) qualche giorno fa quando, commentando il successo rumoroso del nuovo film di Zalone, Quo Vado, avevo previsto che lo stesso avrebbe presto raggiunto e superato i due precedenti ( Che bella giornata, del 2011 e Sole a catinelle, del 2013 ) che occupavano rispettivamente il secondo e il primo posto dei film italiani record d'incasso.
E infatti ecco la notizia che, con 52.166.450 di euro, Quo Vado si piazza in vetta alla classifica dei film più ricchi del cinema italiano.
Un mio caro amico si è arrabbiato tanto leggendo il mio attacco ai radical chic di sinistra, ovviamente inorriditi dal pubblico italico che tributa il trionfo di un semplice comico, certamente lontano dalla genialità di un Woody Allen (e su questo, pochi dubbi).
Ha lasciato un commento, non banale e che può essere letto in coda al post sopra menzionato, a cui ho affettuosamente replicato.
E' seguita una simpatica chiacchierata telefonica dove lui mi faceva notare che non era tanto l'attacco agli intellettualoidi affetti da questo insopportabile complesso di superiorità che lo aveva infastidito (forse anche, penso io...), quanto la celebrazione di un dato che francamente non poteva, oggettivamente, essere salutato come positivo. Insomma, Checco Zalone può piacere o meno (a me piace, anche se Quo Vado l'ho trovato il meno riuscito dei suoi film) , però che al vertice del gradimento del Cinema Italiano ci siano, occupando l'intero podio (primo, secondo e terzo posto !), tre film del comico pugliese, bé in effetti non è un biglietto da visita esaltante.
Però parliamo di incassi, non di bellezza e/o importanza del film, che non si misura in base al numero dei biglietti venduti.
Alla notizia del nuovo record, riportata come segue sul Corriere on line, sono seguiti i commenti di vari lettori, per la maggior parte contrariati assai dall'evento. Uno però, controcorrente rispetto ai critici improvvisati del giornalone milanese, ha scritto così :
" .... ce l'ho con tutti coloro che scrivono "Tristezza", "Scandalo" o quant'altro. Se non vuoi andare a vederlo liberissimo, ma senza ostentare 'sto complesso di superiorità verso chi ci va, e magari si diverte pure. Questo è lo snobismo intellettuale, un complesso di superiorità, magari chi gli paragona Bergman, come se uno non potesse vedere entrambi, come se lo spettatore impegnato non debba mai disimpegnarsi. "
Ecco, io la penso esattamente come questo lettore.
Zalone dei record: «Quo vado?» supera 52 milioni, cifra mai toccata da un
film in Italia
Checco Zalone supera se stesso e fa registrare il
maggiore incasso di un film italiano di tutti i tempi nel nostro Paese (tre
volte quanto il secondo classificato al box office, «Sherlock - L’abominevoloe
sposa»). Zalone supera Zalone: suoi tre dei film più visti nella top 5 italiana
Come previsto Checco Zalone supera se stesso e fa
registrare il maggiore incasso di un film italiano di tutti i tempi nel nostro
Paese. Con altri 971.133 euro incassati martedì (tre volte quanto il secondo
classificato al box office, «Sherlock - L’abominevoloe sposa»), «Quo vado?» ha
totalizzato dal 1 al 12 gennaio 52.166.450 euro (con 7.347.131 presenze in sala
certificate Cinetel) e superato il precedente record di 51.948.550 euro di
«Sole a catinelle» nel 2013.
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