mercoledì 13 gennaio 2016

TANTO TUONO' CHE PIOVVE : VIA GARCIA DALLA ROMA, TORNA SPALLETTI

Risultati immagini per garcia via da roma

Conosco più di qualche lupetta romanista che soffrirà per un po' di una sindrome di vedovanza, e del resto, da un punto di vista di fascino e appeal maschile, obiettivamente tra Lucianone Spalletti - che torna sulla panchina della Roma - e il bel tenebroso Rudy, non ci può essere confronto.
Tra i tifosi uomini invece, a sentire le radio, c'è quasi unanimità nel plaudire sia alla cacciata del trainer francese che alla scelta dell'usato che può tornare buono.
In effetti Spalletti nel periodo in cui allenò la Roma fece ottime cose, realizzando un ottimo gioco e vincendo anche un paio di coppe Italia, trofeo non primario ma pur sempre un "titulo" per dirla alla Mourinho...
In realtà, quello che vale è l'assenza totale di memoria tipica del tifoso. E' vero che Spalletti si è mostrato un bravo allenatore, ma è altrettanto vero che quando se ne andò dalla capitale non lo fece proprio in tranquillità..., e così Garcia, oggi bocciato da tutti, per un anno e mezzo (il primo e fino al girone d'andata dello scorso) era considerato il condottiero giusto, quello che aveva riportato la chiesa al centro del villaggio, che aveva sfidato la Juve annunciando, dopo l'immeritata sconfitta a Torino di due anni fa, che la Roma avrebbe vinto lo scudetto... Arrivò seconda, a 17 punti di distanza, in realtà mai insidiando, per tutto il ritorno, il primo scudetto di Allegri.
I proclami di Garcia me lo rendevano antipatico, e non piango per il suo fallimento. Però non posso non rilevare la costante patologia del tifoso tipo, immemore e ingrato, legato sempre e solo ai risultati.
Guardate dov'è finito il disprezzato Louis Enrique...
Valdisseri, commentando la notizia per il Corsera, biasima la conduzione della vicenda da parte della società giallorossa.
Difficile dargli torto, specie per il finale.
Pallotta poteva chiedere a Zamparini o Cellino ragguagli su come si licenzia un allenatore senza tante storie e teatro.
Qui è andato in scena per quasi due mesi un vero e proprio melodramma.
Anche queste cose fanno poi la differenza su chi vince e chi perde.



 Risultati immagini per corriere logo

Roma, ufficiale il ritorno di Spalletti
Dopo sei anni e mezzo riecco Luciano


La trattativa chiusa nella notte a Miami: Rudi Garcia esonerato appena prima di mezzogiorno. L’allenatore di Certaldo ha trovato l'accordo anche sullo staff


di Luca Valdiserri


Spalletti, ritorno in giallorosso (LaPresse/Pagliaricci)
 
Stamp

Luciano Spalletti è il nuovo allenatore della Roma, il quinto in cinque anni della proprietà americana. In tempi di comunicazione veloce il primo annuncio non arriva dal canale ufficiale, cioè la società giallorossa, ma da Sky Sport 24. Irrituale, forse, ma perfettamente in linea con questa storia che ha intrecciato i destini dell’allenatore toscano - che a Roma era già stato per quattro anni e due partite, portando tre terzi posti, due Coppe Italia, una Supercoppa italiana e due quarti di finale di Champions League - e di Rudi Garcia.
L’attesa della conferma sul sito internet della AS Roma nasceva da procedure necessarie: prima di dare la notizia del nuovo arrivo bisognava dare quella dell’esonero. Un segreto di Pulcinella, ma necessario. Luciano Spalletti era volato martedì a Miami per incontrare James Pallotta, con un accordo già preparato dagli incontri precedenti con il braccio destro del presidente, Alex Zecca, e con il d.s. Walter Sabatini. C’erano alcuni dettagli da mettere a posto, sullo staff e sulle strategie del mercato di gennaio, e le due parti hanno trovato un accordo che proverà a togliere la squadra dalle secche dove l’hanno portata le ultime dieci partite, gara campionato e coppe, di cui la Roma ne ha vinta solo una, contro il Genoa, nell’ultima giornata prima della sosta di Natale. Sarebbe stato quello il momento di esonerare Garcia e partire con il nuovo allenatore, ma dentro la società non c’era la stessa visione. Sabatini voleva un traghettatore fino a giugno, per poi dare la caccia al c.t. Antonio Conte, dopo gli Europei. Pallotta, invece, cercava una soluzione per dare una sterzata anche alla stagione in corso. Economicamente la qualificazione alla Champions (la Roma ora è quinta) vale almeno 40 milioni di euro. Forse, agendo subito, la Roma non avrebbe perso quattro punti con i pareggi del 2016 contro Chievo e Milan. Ma ormai è acqua passata.
Spalletti ha chiesto di poter introdurre nello staff, anche in due tempi, uomini di sua fiducia. Lo staff dei preparatori atletici e dei medici, scelti personalmente da Pallotta a inizio stagione e fonte di attrito con Garcia, resteranno almeno fino al termine del campionato. Sul mercato è molto vicino l’accordo con Adriano, il terzino del Barcellona, ma Spalletti vorrebbe anche ricreare un gruppo italiano importante dentro la squadra. Dal 2005 al 2010 ha avuto Totti, De Rossi, Perrotta (campioni del mondo nel 2006), Aquilani, Tonetto, Cassetti... Adesso spera di pescare in una lista che comprende Tonelli, Santon, Criscito, De Sciglio. Dei “vecchi” sono rimasti in squadra Totti e De Rossi, con i quali aveva avuto qualche inevitabile screzio, ma senza che questo minasse la stima reciproca. Lo aiuteranno e lui aiuterà loro in un momento in cui la Roma deve ritrovarsi in tempi brevi. Domenica, all’Olimpico, ci sarà l’esordio contro il derelitto Hellas Verona, ma subito dopo arriverà la trasferta allo Juventus Stadium. Rudi Garcia lascia la Roma dopo due secondi posti che hanno portato tanti soldi nella casse e con questo score nel derby: 3 vittorie, 2 pareggi, nessuna sconfitta. A Roma non è un dettaglio. Il francese era legato da un contratto da 2,5 milioni netti a stagione fino al 2018 e non sarà semplicissimo trovare una transazione. Ieri il tecnico di Nemours è stato costretto a guidare due allenamenti surreali, tra il disagio di giocatori che a lui sono legati. Meritava un’altra uscita di scena

Nessun commento:

Posta un commento