In linea teorica mi sembra una cosa giusta questa dei nonni che hanno diritto a non vedersi escludere dalla vita degli amati nipoti causa separazione conflittuale dei genitori. Poi, che basti una legge, il richiamo tantrico (assolutamente stucchevole) al "superiore interesse dei minori" perché i diritti trovino concreta applicazione, è tutt'altra faccenda.
Basta leggere la chiosa dell'interessante post del prezioso sito ALTALEX per capire immediatamente quanto ampia sia la forbice tra il necessario e il realizzabile : le misure devono essere messe in atto rapidamente perché il passare del tempo può avere conseguenze irrimediabili per la relazione tra i familiari.Sacrosanto, vale per tutta la materia dei minori, ma per lo più irrealizzato.
E infatti le conseguenze sono irrimediabili.
La colpa è di strutture inadeguate, di un contenzioso che non cala, ma anche di magistrati divenuti cinici, che approcciano ad una materia così delicata con la sensibilità più adatta alle sezioni "parafangare". Succede, stando di fronte al male per troppo tempo, ci si abitua. Si può capire, ma non accettare.
E quindi quei giudici vanno ruotati con frequenza. Si eccepisce, contro un simile accorgimento, la perdita di "esperienza", non comprendendo che è quella che porta al cinismo. Meglio uno meno esperto ma ancora attento alla delicatezza del compito e ai danni enormi che la svogliatezza può causare.
Buona Lettura
Nonni hanno il diritto di frequentare i nipoti per una crescita equilibrata
Corte d'Appello, Venezia, sez. minori civile, decreto
24/12/2015
La disposizione rende finalmente effettivo il diritto. Prima della riforma, la giurisprudenza della Cassazione aveva negato ai nonni di intervenire nel giudizio di separazione o divorzio in cui si decideva circa l’affidamento e le modalità di visita del minore. Non era consentito né un intervento principale né ad adiuvandum, ossia a supporto delle ragioni di un genitore, poiché nessuna legge attribuiva loro un diritto in via autonoma. Infatti, la disposizione introdotta dalla riforma del 2006 relativa al diritto del minore di conservare i rapporti con gli ascendenti e i parenti di ciascun ramo genitoriale, non aveva inciso sulla natura e sull’oggetto dei giudizi di separazione e di divorzio, né sulle posizioni e sui diritti delle parti in essi coinvolti (Cass. Civ. n. 22081/2009 e Cass. Civ. n. 28902/2011).
La disposizione di cui all’art. 317 bis riconosce l’importanza che assume, nell’educazione e nella crescita dei minori, la conoscenza e la frequentazione dei nonni, quali membri di una famiglia allargata della quale gli stessi minori si sentono parte.
Inoltre, secondo
Nel caso di specie i nonni, residenti a Napoli, erano stati descritti dal servizio sociale come persone disponibili e consapevoli e pertanto, nonostante alcune diatribe e contrasti tra le due famiglie ormai appartenenti al passato, questi erano perfettamente in grado di instaurare un rapporto sereno con i nipoti.
Nell’interesse dei minori, genitori e nonni sono stati
invitati ad accantonare i vecchi contrasti poiché il rapporto nonni/nipoti
rientra nel “necessario bagaglio di esperienza culturale che minori devono
avere in vista di una formazione completa della loro personalità”.
In caso di esito positivo, saranno disposti altri
incontri anche alla presenza degli altri componenti della famiglia, mirando
alla definitiva regolamentazione dei rapporti tra nonni, nipoti e genitori.
Sarà onere di questi ultimi, tenere informati i nonni
degli eventi della vita dei minori.
Il provvedimento è in linea con le recenti decisioni della Cedu in cui si afferma che il rapporto tra nonni e nipoti rientra tra i legami familiari, tutelati ai sensi dell'articolo 8 della Convenzione (Manuello e Nevi c. Italia 20 gennaio 2015, Kruškić c. Croazia 25 novembre 2014 e Nistor c. Romania 2 novembre 2010). Pertanto, sullo Stato incombe l’obbligo di rendere effettivo il diritto alla vita privata o familiare di cui all’art. 8, adottando misure concrete e adeguate.
Per essere adeguate, le misure devono essere messe in atto rapidamente perché il passare del tempo può avere conseguenze irrimediabili per la relazione tra i familiari.
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