mercoledì 1 febbraio 2017

MENTANA SUL CORSERA NE HA PER TUTTI : RENZI E' UN BULLO E GRILLO UN APPRENDISTA STREGONE

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Lunga intervista del Corriere della Sera ad Enrico Mentana, direttore del TG di La 7.
L'uomo non è simpatico, presuntuoso come pochi e dai modi tendenzialmente arroganti, e tutto questo non viene smentito dai toni dell'intervista.
Allo stesso tempo è un profondo conoscitore della politica italiana, dei suoi personaggi, e, in perfetta armonia col principio per cui i pregi sono l'ombra dei difetti (ma anche il contrario), è un uomo che parla chiarissimo, senza mezzi termini.
E così abbiamo il Renzi "bullo" e il Grillo privo di "fondamentali", della politica immagino, sorta di apprendista stregone.
Gentiloni, nella sua scarsa incidenza, una pausa che ci voleva dopo l'irruenza, bulla appunto, del segretario PD.
Ma ce n'è per tutti..., come potrete leggere.



Il Corriere della Sera - Digital Edition


 «Renzi bullo e non fa più sognare L’arrivo di Gentiloni? Effetto-bar»

di Candida Morvillo

Il direttore del TgLa7: a Grillo mancano i fondamentali, nel gestire gli eletti improvvisa

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Direttore Enrico Mentana, quando Renzi s’è dimesso, lei in un post ha citato la canzone di Rovazzi: «È finito l’anno di quello che andava a comandare». Perché tanta ferocia?

«Perché dal punto di vista politico, Renzi è geneticamente bullo».

Questa fa il paio col «giovane caudillo» usata tempo fa da Ferruccio de Bortoli.

«È bullo, ma non più di Trump, Putin, Erdogan. Oggi, sei bullo se devi comandare in uno scenario nuovo. Lo sei se hai scalato il partito dei dinosauri e hai voglia di comandare e coscienza di te: due connotati della leadership, ma c’è un però».

Quale?

«La leadership passa anche attraverso la capacità, che Renzi non ha più, di raccontare un progetto e far sognare».

In definitiva, Renzi è finito?

«Tutto quello che ha costruito viene smontato pezzo a pezzo. In questo momento, agli occhi dei suoi, Renzi è un candidato vincente?».

La sua è una domanda retorica.

«Paradossalmente, perdere le primarie contro Pier Luigi Bersani è stata la sua grande vittoria. Lì il futuro era suo. Ora non esprime ricette che guardano avanti».

Il direttore del TgLa7 ne ha per tutti nell’intervista alla Digital Edition del Corriere , qui proposta nei passaggi salienti e aggiornata. C’è da dire che, a 62 anni e a 25 dal giorno in cui diventava direttore del Tg5 , Mentana vive una seconda giovinezza. Sul web, girano i blob delle sue maratone tv su Trump, referendum, Brexit. Lui che incalza gli ospiti, lui che li prende per i fondelli. «Bersani, com’è che non è l’ho vista al Quirinale, che ci sono andati cani e porci?». «Chiuderei qui, sulla pregnanza epocale delle parole di Angelino Alfano». Ai Cinque Stelle, quando ritirano i loro dai talk, dice che hanno fatto una bambinata. A Matteo Renzi, che dopo il referendum sulle trivelle sostiene che ha perso il partito dei talk show, propina una ramanzina: «La deve smettere di dare la colpa ai talk. Senza la tv a spiegare, la gente non avrebbe elementi per decidere... Con tutto il rispetto, se lo deve mettere in testa, ha vent’anni meno di me, ha tutto il tempo». Su Facebook, dov’è attivissimo, le sue risposte agli utenti sono di culto. Uno scrive: «C’è una differenza abissale tra Montanelli e Fallaci e lei». E lui: «Che io posso darle del fesso e loro purtroppo non più».

Renzi che vuole votare e l’Europa che pressa sui conti sono due immagini compatibili?

«È la doppia finta dell’Europa che sa che non può chiedere una manovra lacrime e sangue a un Paese che sta per andare alle elezioni e la doppia finta di Renzi che sapeva che non poteva fare un referendum prima di una manovra lacrime e sangue».

Meglio elezioni subito o nel 2018?

«È vero che del Porcellum non si butta via niente, ma prima serve una legge: non è che facciamo le elezioni e dopo decidiamo come e con chi si governa».

Già due anni fa, lei aveva scritto su Facebook: Renzi è stato un crac.

«Ha fatto cose perfette, come gli 80 euro, poi ha continuato a correre, a cercare la scena internazionale, ma ha rallentato la capacità riformistica e di analisi della realtà».

Basta?

«Renzi è intelligente, ma non fa squadra. Ha un deficit di fiducia verso il prossimo».

Sembra la diagnosi di un trauma infantile.

«Il suo cruccio, perso il referendum, non è stato dimettersi, ma non poter più comandare da solo».

Perciò, nessuna chance?

«Questo no. Silvio Berlusconi sembrava morto, eppure, se la Corte di Strasburgo lo riabilita, e si vota nel 2018, potrebbe diventare premier. Anche se non vorrei un premier ottantenne».

Mi faccia il nome di un «giovane Prodi», come evocato da Bersani.

«Non è affar mio. Il problema è un Pd la cui prospettiva di esistenza è sfocata. Il che vale anche per il centrodestra».

Renato Brunetta vanta conteggi su un’alleanza di centrodestra al 40 per cento.

«Io ora non vedo alcuna maggioranza possibile, neanche una Pd-Forza Italia».

La scissione di Massimo D’Alema è un bene o un male?

«Guardo con rispetto a chi in passato ha fatto qualcosa, ma non c’è spazio a sinistra del Pd e le scissioni non hanno generato grandi partiti neanche nel ‘900. Non serve un Psiup del 2017».

Con Grillo lei battibecca spesso. L’ultima volta quando ha messo il TgLa7 fra i fabbricatori di notizie false. Non le sta simpatico.

« non è simpatico né antipatico. È uno che, dal niente, ha creato il terzo polo».

E quando ordina ai suoi di chiedere il permesso per le interviste?

«È chiaro che non ha i fondamentali per guidare un partito. Improvvisa nel tentativo di fare ordine fra parlamentari importanti che mettono in discussione la linea».

Sul nuovo premier Paolo Gentiloni, lei non ha mai scritto un post.

«Gentiloni è “l’effetto-bar”».

Sarebbe?

«Quando tu corri tanto, corri , corri, bevi dalla borraccia al volo, poi ti fermi, vai al bar e uno ti chiede cosa vuoi, dici “che bello”. L’effetto-bar di Gentiloni è questo. Non ti pone ogni mezz’ora il dilemma se seguirlo o no. Che ha dichiarato Gentiloni oggi? Niente. Che pace. Gentiloni è affidabile, è una guida. È perbene. Non fa ombra quasi a nessuno».

Questo non è molto lusinghiero.

«Questo lo rende benvisto dalla gran parte della scena politica».

Non ci dobbiamo aspettare guizzi?

«Dipende dalla partita Renzi-Pd».

Da quando non sente Berlusconi?

«Dal 2 dicembre, quando l’ho intervistato. È la classica persona, che “Oh, se vuoi tornare a Mediaset dillo!”. Il suo sogno è convincere tutti che è bravo e ha ragione».

Non è geneticamente bullo?

«No. Anche Renzi vuole convincere tutti, a entrambi piace piacere, ma il sottotesto di Berlusconi è io sono bravo e non odio nessuno, di Renzi è io sono bravo e gli altri sono coglioni».

Silvio Berlusconi rinviato a giudizio per il Ruby ter?

«Indagine ridicola. Siamo al giudizio antropologico sulle prostitute e su chi ci va, seppure all’ingrosso, non al dettaglio».

Un giudizio antropologico su Salvini?

«È facile dire che Norberto Bobbio è meglio. Ma oggi i leader si costruiscono, come Trump, anche su presenze ruvide. Non è tempo di volpi ma di lupi».

Tre leader vincenti per 5 Stelle, Pd e centrodestra.

«Solo uno scemo farebbe nomi senza sapere quando si vota e io, modestamente... ».

... Modestamente non si sente scemo. I successori di Berlusconi e Renzi?

«Berlusconi vede il suo successore guardandosi allo specchio. Idem Renzi».

Lei che vede guardandosi allo specchio?

«Che non ho più i riccioli neri che immagino ancora di avere».

Essere tanto in video, fare battute... Anche a lei piace piacere?

«Non ho una fortissima tendenza all’autofustigazione. Anzi, sono piuttosto indulgente verso me stesso».

1 commento:

  1. Ben erg blij om een ​​ieder te vertellen aan mijn getuigenis te horen. Ben een verpleegster, dit is een verhaal van mijn liefde life.I zijn getrouwd voor 4 jaar en het vijfde jaar van mijn huwelijk, een andere vrouw neem mijn geliefde weg van mij en mijn man liet mij en de kinderen en we hebben geleden voor 4months totdat ik ontmoette een post waar deze man Dr LUKAS LELE hebben geholpen iemand en ik besloot om hem eens te proberen om me te helpen mijn geliefde terug te brengen naar huis en geloof me ik gewoon mijn foto te sturen naar hem toe en die van mijn man en na 48 uur als hij hebben me verteld, ik zag een auto reed in het huis en zie, het was mijn man en hij heeft mij en de kinderen komen en dat is de reden waarom ik ben blij dat ieder van u in vergelijkbaar met een ontmoeting met deze man te maken en uw minnaar terug naar je self.You kunt hem met dit e-mailadres {DRLELESPELLTEMPLE@OUTLOOK.COM, WhatsApp nummer +2348151729226 of via de website: http://drlelespelltemple.bravesites.com} Dank u Dr LUKA LELE contact: DRLELESPELLTEMPLE@OUTLOOK.COM, WhatsApp nummer +2348151729226 of via de website: http://drlelespelltemple.bravesites.com

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