lunedì 29 agosto 2011

IL COSTO SOCIALE PER TASSARE LA COCA COLA ....IL CAVALLO DI TROIA DEI NEO PROIBIZIONISTI

Noi italiani siamo un po' mascalzoni, scanzonati fino al cinismo. Si sa. Tratti  nazionali. Ma quello che non sarebbe proprio il caso di imitare è l'ipocrisia di altri paesi, che si traduce nel  finto puritanesimo americano, o nell'ammantare di  finalità pubbliche "alte" la semplice banale necessità di inventare nuove tasse. In questo caso stiamo parlando della Francia e della tassa sulle bibite coca cola in testa.
E' talmente palese che la questione di combattere l'obesità è una bubbola buona per certe amicizie sinistrorse  che mi ritrovo su FB laddove lo scopo è quello di fare CASSA, che non varrebbe la pena di perderci tempo se, prendendo spunto da questa notizia, il Corrierone non vi avesse dedicato una intera pagina mettendo a confronto Piero Ostellino e Giuseppe Remuzzi , uno a difendere la libertà di ciascuno di noi di bere ciò che vuole, col limite, al solito, di non mettere a rischio i diritti altrui ( un ubriaco si sa, può essere molesto e anche pericoloso, specie alla guida di un auto), l'altro, emerito medico, a ribadire il concetto di "costo sociale" di determinate condotte.
Lo premetto : NON sarò sereno. Da quando mi obbligano a portare il casco sulla moto e ad allacciarmi le cinture di sicurezza in auto, ho perso la serenità su questa bella parabola del "costo sociale".
Non perché contesti, chi potrebbe farlo, che se fossimo TUTTI improvvisamente santi e virtuosi probabilmente (certamente è da vedere) saremmo anche più sani e costeremmo di meno alla sanità ( ma al risparmio di questa voce si dovrebbe aggiungere il costo economico della depressione di non so quante voci commerciali !).  Ma perché nella vita c'è qualcosa di ANCORA più importante di essere SANI ed è essere LIBERI !!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
Ostellino si affanna spesso a ricordare che chi  si è cimentato nell'impresa di creare l' homo novus , quello "perfetto", normalmente non aveva in grande considerazione né la libertà né la democrazia. I totalitarismi di ogni epoca, ma in particolare quelli sanguinosissimi del XX secolo, avevano sempre come obiettivo una razza MIGLIORE, e sempre questo obiettivo era a scapito della LIBERTA', individuale e poi collettiva.
E potremmo farla finita qui, se non dovessimo aggiungere l'IPOCRISIA che accompagna questi talebani dello STATO papà che pensa per noi a tutto , e quindi anche, discoli che non siamo altro, alla nostra salute. E se noi gli diciamo "no grazie", il babbo ci risponde che siamo egoisti e non pensiamo che , ammalandoci o facendoci male, COSTIAMO a tutti.
Bene. Intanto, se stabilisco che una cosa fa male, e ho questo ruolo ALTO di sacrificare la libertà personale all'interesse comune, dovrei PROIBIRLA e non semplicemente TASSARLA.
Lo si fa per la droga , anche la semplice marijuana, perché non per il fumo ?
Perché dalle tasse sul fumo ci si guadagnano tanti soldini ? Ma come ? E il "costo sociale" ? Senza contare che il fumo passivo nuoce anche ai non fumatori no ? Infatti lo avete proibito nei luoghi pubblici ? Mica basta ! Chi mi difende nelle case private ?!?!?!
E poi , non ci sono tanti morti per il colesterolo ? Quindi combattiamo le diete proteiche !!!! La carne rossa si sa, fa malissimo alle arterie.
Il vino ? A parte la battaglia contro l'ebbrezza alla giuda (giustissima, ma non per tutelare l'ubriacone, che sarebbero beneamati cazzi suoi, ma noialtri !) , l'alcolismo non è una piaga ?
L'elenco è STERMINATO. E arriva fino allo SPORT. Perché fare movimento fa bene, ma  moderatamente. Viceversa lo sport, più lo si fa sul serio, più fa MALE. Infortuni muscolari a go go quando non fratture, distacchi del tendine, rotture di legamenti e menischi....Chiudiamo circoli e palestre e passeggiamo...piano.
Allora cari signori, ci avete illuso che nel 1989 avevate capito che la libertà era un valore FONDAMENTALE DELL'INDIVIDUO, che le persone, nel rispetto di limiti dati dal convivere con altri loro simili, devono vivere LIBERE. Usciti vivi dalle macerie del muro, tornate alla carica più insidiosi di prima con tutte queste menate della salute e del costo sociale ?
Io non devo mettere a rischio la libertà e la sicurezza degli altri ( e quindi SEQUESTRO DELL'AUTO a chi viene trovato col cellulare alla guida, tanto per capirci) , ma il limite alla mia libertà deve finire qui cari signori !

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