lunedì 14 novembre 2011

MA UOMINI COSI' SOLO AL CINEMA???

VALERIA GOLINO 
Visto sabato il film "LA KRIPTONITE NELLA BORSA" piacevole commedia italiana di cui avevo seguito i trial che, riportati su FB, causarono l'ilarità dei più e lo sdegno piuttosto sciocco di poche signore perennemente militanti nel partito della emancipazione sessuale femminile (che nessuno nega, ancorché restando ciascuno libero di esprimere il suo giudizio).
La battuta incriminata era tratta da un dialogo tra due sorelle, con un discreto scarto di età, dove all'obiezione della maggiore sul continuo cambiamento di ragazzi della sorella più piccola, l'altra replica che lei deve provare, fare molteplici esperienze, seguire il suo percorso,così da grande sarà sicura di non sbagliare (e già qui, visti i risultati - il film era ambientato negli anni 70 naturalmente - la risata sonora scappava). Al che la sorella maggiore, con sorriso paziente domanda " e dimmi, in che modo questo tuo percorso individuale si discosta dal percorso normale di una zoccola?". 
Bellissima. Al cinema ho visto le donne ridere, nessuna alzarsi indignata per il revanscismo maschilista o vetero islamico che per le indignades sarebbe sotteso alla battuta. Si vede che erano tutte donne col complesso di Giocasta.
Tornando al film, l'ho trovato come detto grazioso, leggero ma non demenziale (ce ne sono in giro pare...) e con qualche pennellata tenera qua e là.
Tra queste, quella della collega della protagonista (una Valeria Golino molto brava), brutta assai ( si può dire che ci sono donne brutte, anche parecchio? O è maschilismo?), che vive ancora a casa dei suoi, famiglia poverissima che sfrutta l'unico stipendio di questa disgraziata della figlia. La sfigata (eh ormai mi so buttato sul politically incorrect) va sulla spiaggia di Napoli anche in autunno iniziato perché "al mare ci si spoglia e si è tutti uguali". I vestiti non riveleranno la miseria (lì però il problema non si limitava alla povertà...). Ogni uomo solo è possibile preda e lei sta lì assumendo pose finto indifferenti sperando che almeno UNO si accorga di lei e la salvi dal suo infelicissimo destino.
Il miracolo (ricordate? è una COMMEDIA) accade, e un giovanotto si fa avanti. Scambiano due parole, lui chiede di rivederla ma lei si guarda bene dal rivelare dove abita, vergognandosene. "Ci rincontreremo qui" accenna. Ma purtroppo la stagione buona è finita, inizia a piovere, al mare non si può più andare e lei si dispera per aver perso anche questa insperata occasione.
Ma il nostro lui non si è perso d'animo. Chiedendo in giro agli avventori della spiaggia riesce a sapere dove abita la ragazza e le fa la sorpresa di presentarsi a casa sua. Lei incredula, si fa prendere dal panico e vergognandosi fino al midollo all'idea di farlo entrare e mostrare la miseria in cui vive, lo lascia sulla porta con la frase comicamente disperata "noi non ci siamo e non siamo quello che siamo". 
Lui non se ne va, si siede sugli scalini, prende un foglio di carta e scrive " ti ho vista al mare con le labbra secche dalla sete e non comprare una bottiglia d'acqua, stare al sole che scottava senza concederti il refrigerio di un gelato...pensi che non avessi capito? Non mi importa che sei povera. Sono qui fuori, seduto, e non me ne andrò ".
Inutile dire il sorriso estasiato della rappresentante femminile seduta al mio fianco al cinema.
Ci sono. Sembrerà incredibile, ma ci sono anche uomini così. Trovarli!
Sorriso.

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