mercoledì 9 novembre 2011

MOGGI CONDANNATO MA JUVENTUS "ESTRANEA AI FATTI": E MO'??

E' uscita la sentenza del Tribunale di Napoli relativa al processo contro Moggi  e altri.
Cinque anni e passa all'ex DG della Juventus, condanne anche per i Della Valle, Lotito, i designatori arbitrali Bergamo e Pairetto, un paio di arbitri....diverse assoluzioni di figure minori (a riprova che quando le procure si muovono a strascico, degli innocenti SICURO che ci vanno di mezzo ci sono sempre).
CRAXI  CHIAMA IN CAUSA TUTTI I PARTITI 
 Devo dire che sono rimasto un po' sorpreso della sentenza. Da quello che orecchiavo dai resoconti di stampa, mi sembrava che tirasse un'aria diversa. Ma non mi scandalizzo, anche perché so ( e mi capita di scriverlo spesso) che seguire i processi sulla stampa o sulla tv è idiota per due ottime ragioni :1) i giornalisti fanno male il loro mestiere, assolutamente ignoranti sulla materia, spesso cedendo al gusto del tifo anche loro invece di limitarsi alla cronaca 2) i processi racchiudono decine, a volte centinaia di faldoni, con migliaia di carte...figuriamoci se da una sintesi così estrema come quella mediatica uno si possa fare un'idea della verità processuale emersa. 
Ammesso questo, resta un'impressione personale, che nel tempo si è rafforzata: il malcostume era diffuso, ma mentre la maggior parte degli altri si limitava all'artigianato - telefonate ai designatori . raccomandazioni, solleciti, regali - Moggi si era organizzato in modo imprenditoriale. Insomma Moggi come Craxi, che a Montecitorio chiese in un famoso discorso ai leader degli altri partiti di alzarsi e di smentire la sua affermazione, e cioè che il finanziamento privato - e quindi ILLEGALE - dei partiti fosse prassi assolutamente trasversale e generale. E' storia : nessuno si alzò e anzi in quell'occasione il parlamento votò CONTRO l'autorizzazione a procedere contro il capo del PSI. Moggi dice : telefonavamo tutti, ci raccomandavamo tutti. Molti conoscono bene la polemica poi insorta attorno a tangentopoli : i giudici colpirono solo il pentapartito , salvando gli altri. Il recente caso Penati starebbe a dimostrare, secondo l'accusa, che anche altre parrocchie sanno come si fa (ma all'epoca il compagno Greganti fu ritenuto un caso isolato...).
Detto questo, io, che pure non amo molto l'attuale classe magistratuale, devo  riconoscere che il "così fan tutti" non può essere un esimente per un Giudice chiamato ad applicare la legge. Le intercettazioni che coinvolgono l'Inter, e che hanno fatto dire all'attuale procuratore della Federcalcio che, se si fossero avute nel 2006 quelle registrazioni, anche la squadra di Moratti sarebbe stata accusata ( ma ormai valeva la prescrizione), la dicono lunga sul pulpito degli "onesti", ma non cambiano il principio enunciato. Semmai è il legislatore che può farsi carico del problema e dare una soluzione "politica" alla cosa . All'epoca di tangentopoli la strada più "giusta", che non vuol dire "legale", sarebbe stata un condono per una condotta illegittima che aveva coinvolto tutta la classe politica del tempo, con dimissioni dei dirigenti coinvolti e evitando le aule dei Tribunali. 
La sensazione che resta, dopo la sentenza odierna, e in attesa dell'appello che tutti i condannati hanno preannunciato, è, nella migliore delle ipotesi, che, scoppiata la bomba, si è cercato di disinnescarla con poche condanne esemplari senza approfondire oltre la cosa nella consapevolezza che ben poco sarebbe rimasto in piedi della seria A, nella peggiore, che l'obiettivo, nello svelare la punta dell'Iceberg, fosse proprio di colpire la Juventus. Le altre coinvolte - Milan Lazio Fiorentina, servivano a dare "obiettività" al tutto. Ma ripeto, è solo una sensazione, che riguarda tra l'altro l'operato degli inquirenti di allora, non certo la sentenza dei giudici di oggi.
Una cosa non capisco. La Juventus società, coinvolta dalle parti civili come soggetto responsabile secondo i criteri della responsabilità oggettiva previstiadall'art. 2049 del codice civile, sarebbe stata dichiarata "estranea ai fatti, perché non a conoscenza dei reati perpetrati".
Certo la cosa in sé non è del tutto illogica:  Moggi cercava di assicurarsi le vittorie all'insaputa della Società di cui era dipendente, a cui lasciava credere che si vinceva unicamente perché lui era BRAVO ad assemblare e guidare la squadra. Tutto è possibile però a questo punto che succede con i DANNI sportivi e economici subiti dalla Juve per qualcosa di cui è stata ritenuta innocente?
E infatti l'attuale dirigenza bianconera ha giudicato positivamente la sentenza di Napoli, con una nota apparsa ieri sera sul sito del club. 
Eccola integralmente: "La sentenza odierna afferma la totale estraneità ai fatti contestati di Juventus, che presso il tribunale di Napoli era citata in giudizio come responsabile civile a titolo di responsabilità oggettiva ai sensi dell’articolo 2049 c.c. Tale decisione, assunta all’esito di un dibattimento approfondito e all’analisi di tutte le prove, stride con la realtà di una giustizia sportiva sommaria dalla quale Juventus è stata l'unica società gravemente colpita e l'unica a dover pagare con due titoli sottratti, dopo aver conseguito le vittorie sul campo, con una retrocessione e con relativi ingenti danni. Juventus proseguirà nelle sue battaglie legittime per ripristinare la parità di trattamento". 
Quindi cosa decideranno ora gli organi giudiziari sportivi investiti della questione da parte della Juventus?
Questione ingarbugliata e giuridicamente affatto semplice.
Ne riparleremo.

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