sabato 18 febbraio 2012

PIANGI DI PIETRO PIANGI, E NON SMETTERE PIU'

La profonda disistima che nutro per Di Pietro non può non farmi aderire di PANCIA all'intemerata versata da Filippo Facci nell'assistere alla retorica e falsa emozione del commediante marsicano.
Facci visse in prima linea gli anni di Mani Pulite e in particolare sull'onorevole dall'italiano incerto ha concentrato la sua attenzione, immagino prendendosi alcune delle querele citate...
Uno sfogo questo suo, con tanto di insulti alla platea dei seguaci di pietristi.
Non si fa....ma a volte....scappa !!

Piangi, poveruomo, piangi per tutti gli innocenti che hai sbattuto in galera, piangi per le vite pubbliche e private che la tua ambizione insaziabile ha calpestato, piangi per quelli che si sono sparati o comunque ammazzati, piangi per - come hai detto ieri, senza vergogna - «le circa 320 querele che ho nei confronti di chi ha offeso quell’inchiesta», come se non fossero solo una fonte di reddito che ti ingrassa la saccoccia. Piangi, poveretto, recita il tuo melodramma alla platea dei mentecatti: non riuscirai a farci pena. Sono passati vent’anni e non riesci ancora a farci pena. Avevi in mano il Paese, avevi il consenso del 95 per cento degli italiani, ora guardati: sei fuori tempo massimo e sei ancora lì che sbraiti per tenerti il voto dei peggiori, dei descolarizzati, dei manette-chic. Mani pulite! Giustizia! Galera! Hai fondato una vita e una carriera sulla galera altrui, sulla privazione della libertà altrui, l’infelicità altrui, la fottitura altrui: fai bene a piangere, poveraccio. Piangi per gli amici che non hai più, per il tuo amico migliore che hai contribuito a sbattere in galera, per il tuo ricorrente e sconfinato deserto umano, per l’aura negativa che irradi, per il groviglio di malanimi da ex contadino «imparato» a diffidare di tutto e di tutti. Piangi, ma non smettere più.
DiPietro Mani pulite e le lacrime di coccodrillo Facci: "Piangi Tonino e non smettere mai più"

1 commento:

  1. Ma che gli ha fatto Di Pietro a Facci? Non è un articolo di giornale: è un grido di dolore! Uncle

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