giovedì 26 aprile 2012

IL RE E' MORTO: VIVA IL RE. OMAGGIO AL BARCELLONA F.C.

Io ho cessato di vedere la Juventus in tv quando mi venne il sospetto di portarle "sfiga".
In realtà questa pochissimo apprezzabile caratteristica mi sono persuaso di possederla ogni volta che faccio il "tifo" per qualche soggetto sportivo. Nello sport, e nel calcio, che non è nemmeno tale, bensì un "giuoco", come dice il Berlusca,  la fortuna non manca di avere un suo ruolo spesso non marginale, e quindi io posso esercitare il mio "tocco" non proprio magico....
Attenzione, il mio "potere" NON si realizza CONTRO, altrimenti la Roma a quest'ora avrebbe vinto di tutto, né  astrattamente. Se io tifavo Adriano Panatta, poi McEnroe e poi Edberg (per dire in successione storica i miei idoli tennistici, poi la RAI ha smesso di trasmettere i grandi slam), non è che questi perdessero, anzi, specie gli ultimi due hanno vinto e tanto. No, la sfiga la esercito SE GUARDO LA TV.
Lo scorso anno, un mio amico del Milan, con il quale condividevo il tifo contro l'Inter (e quindi, veleggiando la Juventus nelle malinconiche posizioni di centro classifica, avevo agio ad augurare la vittoria ai rossoneri), ad un certo puntò mi PREGO' di non vedere più le partite del diavolo o dei nerazzurri, realizzandosi sempre il risultato CONTRARIO rispetto a quello da me - e quindi da noi - di volta in volta auspicato!
Mi è tornata in mente questa cosa in questi due giorni di semifinali di Champions dove ancora una volta ho fatto centro!
Auspicavo infatti - come tanti peraltro - una finale europea mitica , con le due protagoniste del Clasico spagnolo a contendersi il trono continentale ( che quasi sempre corrisponde a quello mondiale, visto che negli ultimi anni la finale della vecchia coppa Intercontinentale è appannaggio delle formazioni regine d'Europa).
Quindi ho tifato Barca martedì e Real giovedì. E naturalmente hanno vinto Chelsea e Bayern.
Sono un vero CECCHINO!!!
Tutto sommato, nonostante che anche il Real fosse favorito, la qualificazione del Bayern Monaco non è una cosa dell'altro mondo. La squadra tedesca è forte, solida, ha due fuoriclasse, Ribery e Robben, un ottimo portiere, Neuer, e molti buoni giocatori. I tedeschi non muoiono mai si sa, e gli spagnoli ci fanno spesso le spese. E infatti i campioni di Germania hanno superato il turno con merito , meritando di vincere a Monaco e potendo ben pareggiare ieri. Non lo hanno fatto e hanno vinto ai rigori, ma se sorprendono gli errori di gente come Ronaldo e Kakà dal dischetto, i rossi di Heinkess non hanno rubato nulla, anzi.
Tutta diversa la vicenda Barca.ha condiviso un link.

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Sul Foglio di oggi è comparso un commento quasi Lirico, come uso di quel giornale, di cui riporto un brano:
 Qualcuno dirà che non c’è onore nell’infierire sul cadavere, ma, dico io, dipende poi dal cadavere. Quello che è caduto sotto i pochi e iracondi colpi del Chelsea è il cadavere di una squadra-modello, di un brand sorridente, di uno sfrontato inno al bel gioco che si è illuso, e continuerà a illudersi, non c’è dubbio, che la perfezione sia di questo mondo. Con le sue pretese di superiorità antropologico-calcistica benedette dal timbro umanitario dell’Unicef, il Barcellona è un golpe palla a terra che vuole detronizzare gli immondi sovrani del calcio. Di questo si tratta: il mondo del calcio si divide in due categorie. C’è chi ne rispetta le leggi, ne sfida i limiti in un duello leale e terribile, e c’è chi pretende di redimerlo, di perdonarne i peccati con una trama di passaggi perfetti e percentuali bulgare di possesso palla».
Divertente, irridente e direi molto vicino alla verità.
Un'altra osservazione letta e che mi sembra verosimile è l'assenza di un piano B nello schema blaugrana.
"Io te la do' a te, tu la dai a me". E siccome sono tutti palleggiatori sopraffini , ecco che si arriva sempre ad un controllo di palla superiore al 70%. Col Chelsea, che li ha eliminati, all'80%.
L'idea, sicuramente non bislacca, visto il TUTTO che hanno vinto negli ultimi anni, è:
1) se la palla ce l'ho io, non ce l'hai tu e non mi puoi fare gol (lo diceva il buon vecchio Liedholm qualche decennio fa...insieme ad altre perle indimenticabili come "la palla non suda" e, ad un giocatore destinato alla tribuna "come stai a fiato? Bene? Ottimo, domenica sugli spalti a gridare forza Roma!") 
2) prima o poi il gol te lo faccio
Tutto vero. MA NON SEMPRE.
Qualche volta il pallone non entra, o non quelli che servono. E, nei pochi minuti di pallone agli avversari, quelli magari il gol lo fanno lo stesso.
In questo caso qual'è il piano B ?  Semplicemente NESSUNO.
Perché  la vera FEDE non consente compromessi.
E così se il piano A qualche rara volta s'inceppa ( ma quest'anno è successo qualche volta di troppo , sia pure sempre poche ) , si perde. E se questo accade nelle partite che contano, magari l'anno finisce con ZERU TITULI anche a quelli che restano i più forti di tutti.
Bello vedere il Camp Nou riconoscere l'impegno e la sfortuna dei propri campioni, applaudendoli nonostante la cocente delusione finale.
Alcuni si sono sbrigati a dire che il ciclo del Barcellona trita tutti è finito. Certo non credo che si possa farlo sulla base dell'età media della squadra dove , tra i "mostri" solo Xavi ha 32 anni e, nel suo ruolo, potrà giocare altri 2-3 anni alla grande. Tutti gli altri sono dai 28 (Iniesta) in giù....
Se invece si pensa al fatto che ormai gli avversari hanno imparato come fermarli, ecco magari questo è un pochino più vero. In effetti il piano A resta ottimo ma averne anche uno di riserva sarebbe prezioso oltre che ragionevolmente "umile".
Chiosa finale. Divertente leggere i titoli dei tabloid inglesi euforici per l'incredibile miracolo del Chelsea, dimentichi che lo stesso è stato ottenuto con due ever green del disprezzato calcio italico: CATENACCIO e STELLONE (altrimenti detto culo...).
Vincere alla fine resta la cosa che più conta sotto tutte le latitudini.










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