domenica 10 giugno 2012

PAREGGIO AZZURRO: BICCHIERE MEZZO PIENO O MEZZO VUOTO?

1-1 con i Campioni in carica del trono europeo e anche del mondo. Con una squadra che nel proprio girone di qualificazione non ha mai perso e ha chiuso con 11 punti di vantaggio sulla seconda, che ha segnato quasi 30 gol subendone sei.
Bé, lo credo che Prandelli e gli azzurri fossero felici al triplice fischio finale. Tanto, al vantaggio di Di Natale non avevamo nemmeno fatto il tempo di abituarci, che dopo nemmeno 5 minuti gli spagnoli avevano pareggiato.
Quindi tutto bene?
Se valutiamo la partita all'"Italiana", e quindi sul fatto che non abbiamo perso contro una squadra che sia sulla carta che, sostanzialmente, anche se non nettamente, sul campo è più forte, ovviamente sì.
Però quando non saremo chiamati prevalentemente a non prenderle, quando non ci basterà essere concentrati e attenti nel cercare di non farci travolgere, ma il gioco dovremo farlo NOI, come andrà?
E' un problema ricorrente con l'Italia, che il buon Brera, grande giornalista sportivo del passato, definiva squadra "femmina", nel senso di non portata a IMPORRE il proprio gioco.
Del resto, il mondiale del 2006 non lo abbiamo certo vinto giocando all'attacco, e nemmeno nel 1982, specie con Argentina e Brasile, tradimmo la nostra scuola calcistica fondamentale : difesa e contropiede.
Certo, negli anni ci siamo evoluti, non ci sono più quei catenacci giganteschi, quelle mischie in area, quel giocare 70 se non quando 80 minuti nella nostra meta campo, cercando poi di punire con l'unica occasione da gol di tutta la partita gli avversari incapaci di superare la linea del piave!!
Sia l'Italia di Bearzot che quella di Lippi evitavano, per quanto possibile, di farsi schiacciare, ma ben difficilmente vedevi più di 4-5 maglie azzurre nella meta campo avversaria, a meno che sciaguratamente non si perdesse! Allora scoprivamo che anche noi potevamo provare a portare più uomini verso la porta avversaria, senza che il mondo finisse...
Del resto nemmeno Sacchi, il trainer del Milan degli olandesi volanti, riuscì in azzurro a farci vedere una squadra all'attacco. Io le uniche nazionali un pochino più spregiudicate che mi ricordo furono l'Italia del 1978 in Argentina, dove per la prima volta vidi gli azzurri  prendere a pallonate i panzer tedeschi (senza vincere, pareggiammo 0-0, ma il catenaccio lo fecero LORO!!!), e a Italia 90 , con Vicini, le notti magiche di Totò Schillaci, dove non perdemmo mai, ma in semifinale fummo eliminati ai rigori da Maradona e compagni.
Tornando a oggi, quando coi Croati e gli Irlandesi dovremo vincere, come andrà?
I migliori azzurri di oggi a mio avviso sono stati De Rossi, veramente impeccabile nel ruolo di comandante della difesa e bravo anche nel gestire con ordine la prima fase di impostazione, e Buffon, che non solo in un paio di occasioni è stato provvidenziale, ma è sempre apparso concentrato e rassicurante.
Pirlo ha fatto la strepitosa azione del gol, ma , molto ben controllato dagli spagnoli che ben sanno che, arginato lui, per gli italiani facilmente si fa notte, non ha avuto molti altri guizzi. DI Natale è stato spietato sull'assist del neo campione d'Italia (che gusto dirlo ....!!!) e si è fatto trovare pronto anche su un bello spunto di Giovinco, sia pure sbagliando la conclusione. Certo meglio la banda Nanotti che il Duo Genio e Sregolatezza (tanta ) composto da Balotelli e Cassano.
Tutti gli altri, la loro pagnotta se la sono senz'altro guadagnata, ma insomma, non siamo andati molto oltre questo.
Certo, lo abbiamo detto subito : di fronte avevamo i pluri campioni, gente che a parte i titoli vinti con la nazionale, tuttora in Europa tendono a dettare legge coi loro club . Però non c'è MESSI con loro..e si vede!
Insomma, la Spagna è sempre forte, e pareggiare con loro, avendo avuto anche qualche discreta occasione, è una buona partenza. Però loro sembrano tornati ad avere qualche problema realizzativo, Torres non è più un nino pieno di promesse ma un giocatore sopravvalutato e questo ci ha aiutato.
Il bicchiere è mezzo pieno. Ma non di più.

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