La triste notizia della morte della giovanissima ragazza, appena 16 anni, trovata morta ieri mattina sulla riva del Lago di Bracciano, non lontano da Roma, mi ha fatto venire in mente il bel film con Toni Servillo, La Ragazza del Lago, di qualche anno fa. La tristezza profonda del commissario , Servillo appunto, per la fine di una giovanissima vita, il senso di impotenza che può essere parzialmente riscattato solo dalla scoperta del colpevole. Questo purtroppo non è un film, e anche se la ragazza non è stata assassinata (non ci sono ferite, tracce di violenza di qualsiasi tipo) , l'"ingiustizia" della sua morte colpisce lo stesso.
E in ogni caso si cerca di capire COME Federica, questo il suo nome, sia potuta arrivare in quel punto del Lago, visto che la festa a cui era andata nella sera di Hallowen stava 7 km lontano.
Immagino che si pensi ad un malore e alla eventualità di un omesso soccorso da parte di chi forse temeva di avere qualche responsabilità nel malessere di Federica.
Naturalmente è stato torchiato ben bene il fidanzato, perché ormai è così : se muore una donna, il primo a dover dare delle risposte è il "compagno". Capisco che i tanti casi di omicidio, e comunque di violenze, da parte di ex abbiano creato una sorta di pregiudizio, però vorrei ricordare, anche per una maggiore serenità di tutti, genitori compresi, che se è vero che 100 donne morte in un anno siano un numero inaccettabile, parliamo ancora di qualcosa statisticamente non significativo , e MENO MALE. Insomma, ci sono troppi uomini che non sanno gestire abbandoni e crisi, e questo è un fatto. Ma che si possa parlare di un problema di GENERE di fronte a milioni e milioni di individui di sesso maschile che nemmeno se lo sognano di usare violenza contro le donne, e anzi obbediscono ad un codice educativo esattamente opposto, francamente è esagerato.
Nel caso di Federica, era comunque ovvio ascoltare il suo ragazzo, visto che erano usciti insieme...però l'interrogatorio è durato, pare UNDICI ORE...il che fa pensare a qualche spiegazione poco convincente. Però ATTENZIONE. Questi sono i primi flash di cronaca. Le domande sono tante (il ragazzo quando si è accorto della scomparsa della fidanzata ? ha dato l'allarme ? stava con un altro amico ma a fare cosa ? ). Sono certo che siano state fatte e date delle risposte che probabilmente nei prossimi giorni saranno divulgate. Di certo c'è una morte che colpisce (contano la giovinezza e la bellezza di Federica) e lo strazio dei genitori.
Sedici anni. A quell'età le nostre feste si facevano in casa, del pomeriggio tardi fino all'ora di cena, poco dopo. Adesso possono stare fuori fino a tardi, i genitori rassegnati nel non contrastare e convinti che non toccherà mai a loro di dover andare in commissariato a denunciare la scomparsa della figlia , per sentirsi dire che l'hanno trovata, purtroppo...
Anche qui, in fondo non succede mai. Quasi mai. E non si può vivere pensando a quel "Quasi".
Ed è vero, ma non del tutto.
Ecco la cronaca del Corriere On Line
Bracciano, mistero
sulla morte di Federica
Il fidanzato: «Tra le 4 e le 5 ero con un amico»
INDAGINI A 360° - L'indagine continua in tutte le direzioni.
In queste ore i carabinieri stanno acquisendo le registrazioni delle telecamere
- poche, per la verità - in dotazione ai ristoranti della zona di Vigna di
Valle,per cercare di cogliere qualche indizio sugli spostamenti della ragazza.
Vengono passati al setaccio i locali di Anguillara allo scopo di verificare se
Federica sia stata vista con qualcuno nelle ore immediatamente precedenti la
scomparsa. Nel frattempo, sembra decisamente perdere corpo («ma nessun elemento
può essere al momento escluso», precisano gli investigatori) la pista
«satanica» che aveva preso quota poco dopo la scoperta del corpo: le cinque
croci rinvenute sulla spiaggia a un centinaio di metri dal cadavere non
sarebbero altro che sinistre decorazioni di un party organizzato per Halloween.
Qualche risposta sull'accaduto potrebbe arrivare dall'autopsia, che sarà
eseguita sabato mattina: sarà il medico legale a stabilire come sia morta
Federica e se la notte delle Streghe abbia assunto altre sostanze oltre agli
alcolici.
IL PASSAGGIO - Fra gli aspetti da chiarire c'è anche quello
di un passaggio offerto da altri giovani della comitiva. D'altra parte per
arrivare alla spiaggia di Vigna di Valle ci sono ben 7 chilometri . «Troppi
- ipotizza qualcuno del luogo - per pensare che una ragazza come lei, sotto
effetto dell'alcol, potesse percorrerli a piedi e sotto tutta quella pioggia».
I carabinieri escludono che la giovane sia stata trascinata da qualcuno come
anche che sia scivolata da sola nel lago e poi trasportata a riva dalla
corrente.
SPIAGGIA DESERTA - Nessuno vuole credere che Federica sia
morta da sola mercoledì notte, sotto la pioggia che batteva da ore il lago di
Bracciano. Da sola e al freddo. Su un tratto di spiaggia deserto, con i locali
chiusi e il vento forte che spazzava il lungo lago delle Muse. Lì, giovedì alle
9, un ciclista ha notato il corpo della ragazza steso a faccia in giù. Il
braccio destro in una posizione innaturale (tanto che fino all'arrivo del
medico legale si è pensato fosse fratturato), il giubbottino chiuso fino al
collo. I capelli biondi intrisi d'acqua, come i jeans e le scarpe coperti anche
di alghe. Federica era morta da almeno 4 ore. «Non ci sono segni di violenza,
né di aggressione. Escludiamo l'omicidio. Non è annegata: è morta quasi
sicuramente per un malore. Ma dobbiamo capire provocato da cosa e se, quando si
è sentita male, la ragazza fosse da sola o con qualcuno», dicono chiaramente i
carabinieri del Nucleo investigativo di Ostia. Saranno loro, con i colleghi
della compagnia di Bracciano, a fare chiarezza sul giallo del lago.
IL DOLORE DEI FAMILIARI - Distrutti dal dolore i genitori.
Il papà Gigi, molto conosciuto ad Anguillara, gestisce un banco di biancheria
nel mercato cittadino. La madre Rossella assiste i disabili per una cooperativa
del Comune. Federica aiutava il padre e aveva un fratellino di 10 anni che
adorava. «Ma soffriva molto per la separazione dei genitori», spiega uno zio.
Gli stessi che ieri mattina si sono ritrovati in caserma per denunciare la
scomparsa della figlia. Ma non hanno nemmeno avuto il tempo di riempire il
verbale.
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