domenica 30 dicembre 2012

ANCHE QUANDO PAGA TRE MILIONI AL MESE LA COLPA E' DI BERLUSCONI



Come era facile prevedere, anche il salasso decretato dal Tribunale di Milano a favore della signora Lario coperta d'oro per la separazione dal marito Silvio Berlusconi, è stata occasione per criticare il secondo.
Troppo ricco.
E il pistolotto moralistico viene dal solito Michele Serra, che si scorda di essere stipendiato da un altro signore con tanto, ma tanto denaro, nonostante qualche impresa dissestata alle spalle (parliamo ovviamente di De Benedetti, titolare della tessera numero 1 del PD....) .
Questo il commento sulla storica rubrica l'AMACA su Repubblica


“L’AMACA” di MICHELE SERRA da La Repubblica del 30 dicembre 2012

Gli smodati “alimenti” (termine che, nell’occasione, diventa davvero ridicolo) alla signora Lario sono solo uno dei (tanti) effetti collaterali della smodata ricchezza del suo ex marito. L’argomento non è di moda, non lo è stato neppure nel corso della beatificazione a furor di popolo di Steve Jobs; ma che un solo essere umano disponga di denaro (e dunque di potere) in quantità pari a quella del bilancio di un piccolo Stato è una circostanza che non può non fare riflettere.
Che il talento, l’inventiva, la capacità di creare posti di lavoro vadano premiati è fuori di dubbio. Ma che non esistano argini ad accumuli di denaro smisurati (stiamo parlando di miliardi di euro), è un segno patologico. La ricchezza è sana, utile e mette allegria, la metastasi della ricchezza ha qualcosa di umanamente mutageno, è malattia sociale, distruzione della misura, offesa del bisogno. Lo spettro di una società egualitaria ottenuta con la pialla ideologica (il comunismo sovietico) faceva paura, ma lo spettro (ben più vivo) di un’iniquità sociale così galoppante da concedere a un solo essere umano di avere lo stesso reddito di centomila persone tutte insieme è almeno altrettanto spaventoso.
 
Dunque, per prima cosa è strano che alla sua veneranda età, dopo decenni di giornalismo, Michele Serra dovrebbe conoscere la differenza tra ALIMENTI e MANTENIMENTO, e la ratio degli stessi. L'assegno a favore del coniuge più debole tende a far conservare a quest'ultimo il tenore di vita goduto durante il matrimonio. E' un principio che può essere discusso, visto gli estremi a cui porta, però questo è, ed  in genere serve a tutelare donne ( più spesso il coniuge debole) che dopo 20 o 30 anni di matrimonio in caso di separazione, di cui non hanno colpa (se l'avessero, perderebbero il diritto ) , si troverebbero in condizioni di indigenza o comunque di grave difficoltà. Certo, quando una persona, come il caso della Lario, è già ricca o MOLTO benestante, riconoscerle un assegno di 3 milioni di euro al mese di rendita fa capire che qualche correttivo è d'uopo e  un tetto ci debba essere.
Però, ribadito questo (lo avevamo già scritto nel post  http://ultimocamerlengo.blogspot.it/2012/12/se-100000-euro-al-giorno-vi-sembrano.html  ) l'attacco alla ricchezza, stantio ma sempre adatto all'uso specie se il Paperone è Berlusconi, va respinto.
 Che una persona sola guadagni quante 100.000 insieme sarebbe spaventoso. 
Perché ?  I ricchi rubano ? uccidono ? rapinano ? Ci sono quelli che fanno di queste cose e se ciò viene provato ci sono le leggi per sanzionarli. Altrimenti se quella ricchezza è ottenuta attraverso attività lecite, non c’è limite ad essa. E lo scrive uno che ha redditi del tutto medi. La differenza tra Berlusconi e la Lario,  come tra Mel Gibson e la consorte,   tra Donald Trump e la moglie Ivana, ma gli esempi sono centinaia,  è che i primi per avere quella ricchezza hanno dovuto mostrare qualche particolare talento e la loro condizione  è in qualche modo espressione di quella prodotta. Le signore di questi uomini invece diventano ricche solo per la fortuna di essere state scelte per un po’ da questi signori. Ecco, questo sì che lo trovo poco morale perché dietro a questa improvvisa ricchezza c’è assai poco merito e soprattutto non c’è la produzione di ALTRA, né tanto meno di opportunità di lavoro. Le 100.000 persone di cui parla Serra sono magari i dipendenti Mediaset e di tutto il mondo imprenditoriale creato o mandato avanti da Berlusconi (Mondadori, case cinematografiche, imprese pubblicitarie ecc. ecc. e il loro indotto). Gente che lo stipendio se lo guadagna non per gentile elargizione dello Stato ma perché le aziende per le quale lavorano per fortuna FATTURANO.  
Il problema a mio avviso non riguarda tanto la disparità che ha una sua precisa ragione d'essere. So cantare come Pavarotti ? No. Vendo milioni di dischi ? No. Riempio teatri e stadi ? No. Sarà quindi normale che io viva in un appartamento come tanti e quello in un casale favoloso ? Sì. 
Come ho scritto altre volte, il problema sorge  quando la società, il sistema, non riescono a salvaguardare quelli VERAMENTE deboli, fornendo loro la possibilità di una vita minimamente dignitosa. Insomma, è solo la mia idea, non c'è scandalo se c'è un Creso e milioni di normali. C'è qualcosa che non va invece,  a prescindere dai ricchi, se ci sono tanti POVERI. 
Certo, se nel mondo si creano situazioni per le quali mentre pochi guadagnano milioni altri sono in povertà il pensiero che qualcosa giri male viene. Ma l’Italia, e l’occidente, dove queste cose pure avvengono, non c’è più il colonialismo, lo sfruttamento della gente a mo’ della rivoluzione industriale ottocentesca. Quindi dov’è l’errore ? La domanda è complessa, e va posta, ma la risposta di Michele Serra è sbagliata, oltreché vecchia. 

Nessun commento:

Posta un commento