giovedì 6 dicembre 2012

UN ELETTORE SU DUE DI RENZI NON VOTERA' IL PD DI BERSANI. SE VENDOLA E FASSINA SI IMPEGNANO, SARANNO DI PIù...

Crosetto , deputato PDL, si dichiara stufo dell'altalena berlusconiana e approfitta della trasmissione OMNIBUS su LA 7  
per dirlo pubblicamente. Nella sostanza, ha ragione : non se ne può più di questo balletto. "Faccio un passo indietro, no torno in campo, me lo chiedono gli italiani." Ognuno è libero di fare quello che vuole, però la chiarezza è una bella cosa e Berlusconi ne è privo. Ovviamente tutti i giornali parlano di questa cosa, quelli di sinistra compresi. Anche il PD si chiede , giustamente, cosa ne sarà del centro destra, del suo fronte opposto. Non si comprende pertanto la pretesa di quelli di sinistra che non si guardi in casa loro...Questa arroganza  ricorda molto la chiusura all'esterno, la gelosia delle proprie cose che era del PCI e non già dei socialisti, più abituati all'"indisciplina", alle correnti, ai dibattiti.
Al riguardo, riporto un garbato e credo significativo scambio avvenuto su FB tra me e l'amica , di sinistra, di un caro collega e amico, Marco Siragusa. Quest'ultimo, non di sinistra, come me, ha appoggiato Renzi, come me. Ed è deluso della sua sconfitta. Io meno, la davo per scontata, e invece registro con soddisfazione i numeri di Renzi : 35% (40 al ballottaggio ), oltre un milione di voti, che rappresentano più di tutto il bacino elettorale attribuito a SEL di Vendola , e la conferma della potenzialità grande di una formazione Liberal, autenticamente liberal-democratica, riformista, in grado di prendere voti sia nel centro sinistra (esclusi ovviamente quelli di sinistra radicale ma anche semplicemente più statalista, "tradizionale" diciamo ). , che nell'ampio elettorato che in passato si è rivolto al centro destra più per vocazione anti-sinistra che per spirito conservatore .
Comunque questo lo scambio  (per la precisione, il primo intervento è rivolto all'amico Marco. Io intervengo nel confornto).

" Ma se non voti a sinistra allora di che parliamo? Scusa, eh, ma io mica metto lingua sulle scelte di casa destra; se verrà candidato Berlusconi o Alfano o la Santanchè saranno fatti vostri. Io mi curo delle persone che spero possano rappresentare me e le mie idee al meglio, non di quelle che rappresenteranno chi ha idee opposte alle mie. A questo punto, però, mi confermi che Bersani è rappresentante di sinistra più di quanto non lo fosse Renzi quindi sono ancora più contenta che abbia vinto lui le nostre primarie. Vecchio o giovane non importa; come dice un mio amico 56enne, l'importante è essere vecchi (o giovani) dentro



 "Gentile Elide, anche io, come Marco, non sono di sinistra, però il PD di Veltroni avrei potuto votarlo (ma all'epoca era troppa l'indignazione per l'uso dei senatori a vita per negare il pareggio delle elezioni del 2006 , e quindi o rivotare o fare già allora una grande coalizione ) e sicuramente avrei votato Renzi anche alle politiche. Perché queste persone (Veltroni e Renzi ) sono di destra ? No, semplicemente perché immaginano un partito "progressista", superamento della sinistra tradizionale e vera fusione del CENTRO (riformatore e solidaristico ) con la SINISTRA ( non radicale, che ha le sue legittime istanze, ma socialdemocratica). Come ricordi giustamente, Bersani è la sinistra PUNTO. Bene, cosa devono fare gli elettori del CENTRO descritto , nel momento in cui l'idea di fusione viene rimossa (tradita ? ) e semplicemente si afferma la legge dei numeri ? (non c'era bisogno di fondare il PD, si rimaneva Margherita, col 10%, e DS col 20%, esattamente come ora : un terzo e due terzi ) ? secondo me andarsene. E costruire una casa nuova, di Liberal , liberali riformatori, socialisti alla Ichino e alla Morando, che faticano a ragionare con Fassina e la Camusso. Non si tratta di intrusione, ma di interesse per l'evoluzione di una forza che si prepara a governare anche chi non è di sinistra, cioè circa il 65% degli italiani (come è sempre stato, più o meno ). Ovviamente quelli di centro (Liberal o liberali) guardavano e guardano con favore a Renzi e non a Bersani. Del resto, a sinistra non si auspica, legittimamente, un centro destra moderno che superi il berlusconismo ? Da ultimo, l'equivoco non è il tuo Elide, che sei di sinistra e basta, o nostro, che siamo di un centro moderno, ma di chi, Bersani compreso, continua a definire la vostra area CENTRO-SINISTRA. Togliamo la parola Centro e tutto è a  posto" 

Intanto che scrivevo queste cose, sulla Stampa compariva un articolo dove veniva riportato il risultato di una ricerca svolta dai professori Fasano e Venturino per conto della Società Italiana di Scienza Politica , secondo il quale meno della metà degli elettori che hanno votato Renzi si dichiarano disponibili a votare il PD guidato da Bersani, Dato che non fa che confermare quello del Professor Alimonti che in piene primarie rilevava come un centro sinistra a guida Renziana veniva stimato al 44% dei voti contro il 35% di quello con leadership bersaniana. Non fa una piega : se la sinistra è SOLO sinistra, quello , da sempre, è il suo potenziale, un italiano su tre. Può cambiare solo se si apre al centro, e infatti solo così ha potuto vincere con l'Ulivo e l'Unione guidate non a caso da un Democristiano, Prodi. Se oggi Bersani, che comunque cerca in tutti i modi di trattenere i renziani e a immaginare inclusioni dei cattolici che guardano con disponibilità a sinistra (le ACLI, la CISL ) , si azzarda ad andare alle elezioni anche solo alleato con SEL (e il PSI di Nencini, che ha pochi voti ) , è perché confida nell'attuale disfacimento del centro destra e nel premio di maggioranza del disprezzato (ieri) Porcellum. Col 35% dei voti può vincere e avere il 55% dei seggi.
Poco democratico ma comodo. 
Certo, se Renzi rompesse, lo scenario sarebbe terremotato. Quanto varrebbe un partito italiano guidato da un Renzi formato Blair ? Secondo me non meno del 20%, anche 25 azzardo. E quanto toglierebbe al PD ? Dai 7 ai 10 punti. Uno sconquasso. E non mi si venga a parlare di coerenza per favore. Bersani ha dimostrato ampiamente, anche da parte sua, come la coerenza non è pregio che si concili con la politica, terra del compromesso e del "qui e ora " ( può non piacere, ma più spesso purtroppo è così ). 
Comunque, il sindaco di Firenze ha ribadito che lui manterrà quanto detto alla vigilia delle primarie : nessuna scissione e forza PD. 
Io spero ci ripensi....e che solo gli altri ??


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