martedì 1 gennaio 2013

NOTIZIE DAL FRONTE DI CAPODANNO


Il 1 Gennaio ha una caratteristica che non si smentisce mai : i feriti da Botti di fine anno, decine e decine, e pure qualche morto.
Quest'anno "solo" due che sono sempre troppi, umanamente, ma meno rispetto al passato.
Del resto, con quello che gli italiani sparano in pochi minuti dopo la mezzanotte, il bilancio non è nemmeno tragico, ancorché dispiaccia leggere come un momento di allegria per alcuni si trasformi in sofferenza, a volte con danni permanenti, coinvolgendo anche bambini di pochi anni, colpa dell'incuria degli adulti.
Come sempre, la Campania vince la guerra dei fuochi ( e infatti è anche quella con più vittime, comprese le due tragiche ).
Che dite ? eliminiamo anche la tradizione dei fuochi e dei botti di fine d'anno in nome del "Costo Sociale" ?
Provocazione lanciata
Ecco l'articolo di cronaca sul Corriere on line





TRAGEDIE DI FINE ANNO

Botti di Capodanno: 

due morti in Campania
Oltre 150 i feriti in tutta Italia

Un uomo di 51 anni ucciso da un

 esplosione nel Casertano
E nel Beneventano un razzo 

colpisce un imprenditore

Ancora un tragico Capodanno. Ancora morti e feriti per botti esplosi senza controllo e fuochi acquistati sulle bancarelle abusive. Due sono i morti in Campania per i botti di Capodanno. Il primo è un ristoratore di 51 anni, Pasquale Zacchia, ucciso dall'esplosione di un potente petardo che gli ha procurato gravi ferite al cranio a Pontelatone, un comune del Casertano. Il secondo morto è Antonio Serino, un imprenditore edile di 49 anni originario di Montefusco (Avellino). L'uomo era con i familiari in una villa di San Martino Sannita (Benevento) quando un razzo partito inavvertitamente lo ha colpito al volto. È deceduto sul colpo.
MICCIA - Il ristoratore del casertano stava testando botti professionali, in attesa del fuochista quando da un mortaio sono partiti gli scoppi. Potrebbe essere stata una miccia difettosa a far esplodere velocemente la bomba che ha colpito in pieno volto Zacchia, che non ha avuto, sembra, neanche il tempo di allontanarsi. Il "botto" gli ha fracassato il cranio.
LESIONI - È di due morti e 107 feriti il bilancio in Campania, la regione dove si registra il maggior numero di vittime dei festeggiamenti per l'arrivo del nuovo anno. In base ai dati forniti dalle questure dei capoluoghi di provincia l'annuale bollettino contempla 82 feriti tra Napoli e provincia; 12 nel Salernitano; 9 feriti e un morto nel Casertano; 3 feriti ad Avellino e provincia; un morto e un ferito nella provincia di Benevento. Tra i feriti nel napolitano ci sono dodici minorenni. Il caso più grave è quello di una bimba di 6 anni con ustioni alle cornee oltre che al resto del corpo: secondo i sanitari ne avrà per 25 giorni. Il più piccolo fra i feriti è un bimbo di 5 anni che ha riportato ustioni al viso ed è stato dimesso con una prognosi di cinque giorni. Il numero delle vittime "da botti" in Campania è di poco superiore a quello dell'anno scorso (82 rispetto ai 73 del Capodanno 2012).
SCHEGGE - Sono nove, tre delle quali con la prognosi riservata, le persone medicate negli ospedali di Catania. I più gravi sono ricoverati nel reparto di Oculistica del Policlinico per schegge negli occhi. A Siracusa un ragazzo di origini romene è rimato ferito alla mano durante l'incendio sul balcone dell'abitazione causato dallo scoppio di un petardo.
MANI AMPUTATE - A Milano un bambino di 11 anni, di origine nomade ha perso tre dita, ed è rimasto ferito ad altre due, per aver raccolto un petardo inesploso. A Cinisello Balsamo un uomo è stato colpito da una fucilata a una gamba. Sono i due feriti più gravi in provincia di Milano dove il 118 ha eseguito circa 880 interventi tra le 21 di lunedì e le 7 di martedì. Un uomo ha perso la mano per lo scoppio di un petardo nel foggiano.
PROGNOSI RISERVATA - A Vibo Valentia è in prognosi riservata un uomo di 26 anni raggiunto al fianco sinistro, poco dopo la mezzanotte dal colpo di fucile sparato da altre persone che stava festeggiando l'arrivo del nuovo anno. In Basilicata si sono contati due feriti lievi ma durante la notte, i Vigili del Fuoco hanno dovuto intervenuti per spegnere un incendio divampato a Latronico (Potenza), e per spegnere fuochi accesi nei cassonetti in diversi Comuni della regione. Una trentina sono le persone rimaste ferite a Roma, una decina i casi più gravi. Tra questi, quattro hanno subito gravi danni alle mani. Per un uomo, un romeno, è stata necessaria l'amputazione della mano sinistra. Ad altri tre, italiani, due uomini e una donna, sono state amputate alcune dita.
SCOPPI - Nel quartiere Libertà di Bari un gruppo di persone ha inscenato in strada una batteria di giochi pirotecnici allestendo un banchetto con una caricatura del sindaco Michele Emiliano che per il secondo anno con un'ordinanza aveva viettato i giochi pirotecnici. Nonostante il divieto anche a Bari i botti hanno acceso il cielo dei quartieri popolari facendo quattro feriti. Altre persone sono rimaste ferite in provincia, a Barletta, Andria e Trani. Il più grave è un uomo di Acquaviva delle Fonti (Bari), ricoverato con una prognosi superiore a 40 giorni: lo scoppio di un petardo che stava maneggiando lo ha investito al volto. Gli altri feriti si registrano ad Andria (2) e a Corato (1), con prognosi che varia da sette a 20 giorni.
GIOCO PIROTECNICO - Rischia di perdere un occhio un quarantanovenne di Riparbella (Pisa) per un petardo che gli è esploso in volto. L'uomo è stato portato in ambulanza al'ospedale di Cecina (Livorno) e poi, dopo aver subito un arresto cardiocircolatorio, è statao trasferito nel reparto di rianimazione dell'ospedale di Livorno. Secondo quanto raccolto dai carabinieri di Riparbella, l'uomo stava accendendo un grosso petardo, di libera vendita e acquistato regolarmente, quando per cause ancora in via di accertamento un razzo gli sarebbe esploso vicino al volto ferendolo in modo grave. La scatola del gioco pirotecnico è stata sequestrata dai militari.

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