lunedì 11 febbraio 2013

IL RICCOMETRO : A RISCHIO I REDDITI BASSI MA CON CASA DI PROPRIETA'.


Accanto al Redditometro e il Redditest, c'è  "Riccometro" , lo strumento per selezionare i veri bisognosi, coloro che per livello di capacità reddituale hanno diritto a particolari esenzioni e/o agevolazioni.
Si chiama ISEE : Indicatore della situazione economica ed equivalente.
Il principio è giusto : si interrogano i cittadini sulle loro condizioni di reddito, patrimoniale e familiare, per stabilire il livello di accesso a determinati servizi come Asili Nido, Mense Scolastiche, Borse di Studio, ma l'elenco è lungo, perché il nostro welfare ha ramificazioni ampie...
Come detto, la cosa in sé è astrattamente giusta...si cerca di dare un aiuto mirato a chi si trova in condizioni di particolare disagio Attraverso le tasse si pagano i servizi generali, però alcune famiglie e soggetti hanno bisogno di una mano in più altrimenti non ce la fanno. Bene. Ed è qui che il problema degli evasori fa incaz...anche me, che pure non sono un demonizzatore di coloro che con le tasse si "aggiustano".
Io, si sa, trovo illegittima e rapace una pretesa fiscale che vada oltre il 30% del guadagno di una persona, QUALUNQUE sia questo. Starà poi al singolo soggetto, se vuole, destinare quello  decide a iniziative di solidarietà, di aiuto, a iniziative ben mirate, che apprezza e condivide. Lo fanno in tanti e generosamente. Le tasse sono un prelievo forzoso, dovuto al fatto di far parte di una comunità. Ok, oltre una certa soglia non si può. Questa è la mia idea.
Dopodiché però chi tiene basso il proprio reddito perché non vuole pagare troppe tasse allo stato LADRO ( e lo capisco), NON PUO', proprio NON PUO' vestirsi da mendicante per andare a bussare cassa a quello stesso usuraio che tanto disprezza.
Non parlo dei truffatori patentati, vale a dire i falsi invalidi, i ciechi che guidano l'auto, quelli che riscuotono le pensione dei genitori deceduti. In questi casi si tratta di disonesti seriali, che non rubano e non rapinano solo per mancanza di fegato, non certo per rispetto della legge.
Parlo delle persone che dichiarano meno di quello che guadagnano per legittima difesa. Sono quelli che dicono di volere meno Stato, e io sono d'accordissimo con loro, che le tasse sono troppo alte, e ancora condivido e applaudo. Però poi IO non chiedo esenzioni di ticket, abbuoni della mensa, per non parlare di quelli ( li ho conosciuti, miei clienti) che stimavo anche perché commercianti in gamba, che oggi chiedono la pensione sociale dopo essersi venduti una villa milionaria... e così risultano nulla tenenti .
Maurizio Ferrera, in un articolo di qualche giorno fa sul Corriere, caldeggiava la riforma dell'ISEE, di cui si è occupato il governo Monti ma senza vararla, per contrastare sprechi ma soprattutto FRODI.
E propone una cosa ipotizzata anche da me : chi chiede le esenzioni ISEE dovrebbe destinarsi al più accurato controllo fiscale. A me, che pure detesto Befera e compagnia, va bene.
Il welfare , lo si dice da tempo, va non abrogato ma riformato. Non può cadere a pioggia così com'è ora. Non è sostenibile e non è nemmeno giusto.
I risparmi conseguibili attraverso un corretto uso di questo strumento vengono quantificati in almeno 10 miliardi l'anno (chi si allarga addirittura a 15 !). Ovviamente risorse del genere consentirebbero il concepimento di questo nuovo welfare : politiche di contrasto alla povertà e all'esclusione, asili di qualità, formazione, non autosufficienza.
Qui non è come il redditometro che viene, tuo malgrado , a farti i conti in tasca. Qui sono i cittadini che CHIEDONO degli aiuti, ed è giusto che si controlli SEVERAMENTE se ne hanno diritto.
Detto questo, lo strumento deve essere tarato correttamente. La proprietà di casa infatti può, da SOLA, escludere una serie di agevolazioni per i figli per esempio ?
Sulla Stampa di oggi c'è un interessante articolo sull'argomento e ve lo propongo
Buona Lettura





ECONOMIA
11/02/2013 - FISCO. I CITTADINI E LE TASSE

Riccometro, welfare a rischio
per i redditi bassi con la casa

Chi è proprietario
di un appartamento
potrebbe perdere le agevolazioni
PAOLO RUSSO
ROMA
Il nuovo riccometro creato per stanare i falsi poveri rischia di estromettere dal nostro welfare pensionati e dipendenti a basso reddito ma proprietari di casa. Ad evidenziare il pericolo è uno studio del Servizio politiche fiscali della Uil elaborato per la Stampa, che mostra un’impennata per dipendenti e pensionati proprietari di casa del reddito Isee che, sotto determinate soglie, dà diritto a tutta una serie di prestazioni sociali.  

Il riccometro è invece più generoso con chi è in locazione o ha il mutuo o ha più familiari a carico. Del decreto della presidenza del Consiglio già messo a punto se ne occuperà oramai il governo che verrà, quindi lo strumento è ancora da perfezionare prima dell’entrata in vigore. Ma Pd e centristi hanno già fatto sapere di puntare sul nuovo Isee per rendere più equo l’accesso alla prestazioni sociali e il decreto è un atto dovuto perché espressamente previsto dalla legge “Salva-Italia”. Per questo è bene valutarne gli effetti per capire se c’è qualcosa da ritarare. 

Chi ci rimette  
Sicuramente i pensionati che vivono da soli e hanno la casa di proprietà. Un anziano con una modesta pensione di 14mila euro lordi l’anno, che ha un conticino di 15mila euro in banca e una casetta di proprietà con rendita catastale di 600euro, che equivale a una abitazione non popolare di una ottantina di metri quadri in città, vede impennarsi il proprio reddito Isee di 6.606 euro, superando il tetto dei 23.700 euro. Che in quasi tutti i comuni d’Italia equivale a dire addio a servizi sociali e agevolazioni. Va male anche al lavoratore dipendente con moglie e un solo figlio ma con casa di proprietà dello stesso valore catastale di 600 euro e un reddito di 19.800 euro (quello medio nazionale),che vede impennarsi il suo nuovo Isee di 1.375 euro. Questo perché la casa è calcolata in base alle nuove rendite catastali, rivalutate del 60% dall’Imu. A rimetterci sono poi tutti gli attuali “portoghesi del welfare”, che dichiarano redditi irrisori ma possiedono beni di lusso o case di prestigio  

Chi ci guadagna  
Chi è in affitto o ha una famiglia numerosa perché in entrambi i casi il nuovo Isee applica più generosi sconti sul reddito. Per esempio il pensionato con un reddito sempre di 14 mila euro ma con un affitto da pagare di 400 euro mensili vede abbattersi il suo reddito di 1.358 euro. ll lavoratore dipendente, coniugato e con tre figli di età superiore ai tre anni, che ha un reddito, già superiore alla media, di 38mila euro ma un affitto da pagare di 400 euro mensili vede scendere il reddito Isee di ben 3.108 euro, finendo sotto la soglia dei 12mila euro che in quasi tutti i comuni da diritto a buona parte dei servizi sociali agevolati.  

Cosa si perde o si guadagna  
Prima di tutto le soglie di reddito Isee che danno diritto alle prestazioni sociali variano da comune a comune. Detto questo i pensionati che salgono oltre il reddito d’accesso al welfare dovranno dire addio all’assistenza domiciliare, al pagamento delle rette per case di riposo, alle riduzioni delle bollette telefoniche e delle tariffe per il trasporto locale, oltre che ai servizi gratuiti per i disabili, il telesoccorso, gli assegni al nucleo e altri servizi erogati dai comuni. Ovviamente ci saranno invece pensionati senza casa, esclusi da tutto ciò con il vecchio Isee, che potranno invece essere più protetti dal welfare qualora il riccometro finisca per abbassarne il reddito. Per le famiglie in gioco ci sono invece l’accesso agli asili comunali, il sostegno scolastico, gli assegni di maternità, i libri scolastici gratuiti, il diritto allo studio universitario e gli sconti sulle bollette. Pd e centristi hanno già anticipato che il nuovo Isee servirà anche a stabilire la soglia che da diritto all’esenzione dai ticket sanitari. 

Setaccio elettronico anti-furbi  
Fisco e Inps andranno a braccetto per stanare i furbetti del Welfare che presenteranno a comuni, asl, università e enti vari dichiarazioni sostitutive uniche (Dsu) non veritiere. L’Ente, ricevuta la Dsu la trasmetterà per via telematica al sistema informativo Isee gestito dall’Inps. Tutta una serie di informazioni, come auto di lusso, conti correnti bancari, assegni di invalidità e altri indicatori patrimoniali non saranno compilati dal contribuente ma verranno trasmesse all’Inps direttamente dall’Agenzia delle Entrate. I falsi poveri sono avvisati. 








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