BEPPE GRILLO ci ripensa e non va nemmeno a SKY. Sembrava che alla importante rete privata avesse deciso di concedere un'intervista, ma poi ha deciso che era meglio di no.
Nell'articolo postato dalla redazione on line del Corriere della Sera sono riportate le spiegazioni del leader del Movimento 5 Stelle, la reazione non contenta del network televisivo, l'ironia di Bersani e la divisione dei suoi elettori sulla scelta del Capo.
Buona Lettura
IL LEADER DEL MOVIMENTO 5 STELLE
Beppe Grillo, niente intervista a Sky:
«No ai salotti tv, politica in piazza»
Nota della direzione di Sky: «Si è tirato indietro nonostante l'impegno preso». Critiche da Bersani
Grillo spiega le sue motivazioni su Twitter
FORFAIT - Il forfait viene confermato anche da Sky. «Beppe Grillo si è tirato indietro. Nonostante l'impegno preso e dopo aver annunciato in diverse occasioni, anche via twitter, il suo ritorno in tv per domenica 17 febbraio su Sky TG24, i leader del Movimento 5 Stelle fa sapere, senza alcun motivo evidente, che si sottrarrà all'intervista».
Quando annunciò l'intervista in tv
LE PIAZZE - Ma Grillo insiste nel dire che preferisce le piazze ai salotti Tv. «Ci sono due modi di fare campagna elettorale: il primo, serviti e riveriti nei salotti tv, magari con trasmissioni cucite addosso -scrive in un altro post- noi preferiamo il secondo: nelle piazze, tra la gente. Perchè la politica è delle persone».
BERSANI - E la scelta del leader del M5S suscita il commento ironico del segretario del Pd Pierluigi Bersani. «Grillo non va in tv perché là qualche domandina devono fartela» ha detto alla manifestazione del centrosinistra a Milano in piazza Duomo. Quindi ha aggiunto le domande che si potrebbero fare a Grillo: «Tu a Bologna come hai osato fare cenno a Berlinguer e poi a Roma stringere le mani a Casa Pound?», oppure «per noi un figlio di immigrati nati qui è italiano. Tu dici di no, perchè? Altro che non ci sono destra e sinistra».
LA REPLICA - E di fronte alle critiche Grillo contrattacca parlando a Savona. «I politici vanno in tv, ma che cosa ci vanno a fare? Io ho rifiutato, e credo di aver fatto bene. Questi vanno e poi dicono tutto e il contrario di tutto. Sono dei ridicoli, devono andare a casa». Quindi un avertimento: «Ci stanno sottovalutando, ma alla fine anche senza tv i nostri sacrifici saranno premiati. E ai politici facciamo il redditometro, e se c'è qualcosa di non congruo denunciamo tutto. A Torino - ha aggiunto sempre riferendosi alla sua scelta di non andare in televisione - c' era Tgcom, l' abbiamo smascherata. C'erano 70 mila persona, c'era la piazza piena. L'operatore riprendeva solo me, gli ho detto alza la telecamera ed è partita la pubblicità. Incredibile».
SULLA RETE - Il forfait di Grillo scatena anche il dibattito sulla Rete. Su Facebook oltre mille commenti. Molti favorevoli ma anche molte critiche. Scrive Danilo: «Non è corretto dobbiamo sapere specialmente a chi è impossibilitato a seguirvi in piazza». E Mirko: «Peccato! Mi sarebbe piaciuto sentirti intervistato da un giornalista!». Anche Giorgia è dispiaciuta: «Mi dispiace penso che in moltissimi lo avrebbero ascoltato». Dura Laura: «La parola data va mantenuta,sempre e comunque...ho un bar a tutti i miei clienti indecisi su chi votare ho detto di guardare l' intervista di stasera x schiarirsi le idee...così non va bene... sta mossa non mi è piaciuta». Ma i fan più accaniti sostengono la linea dura del comico genovese. «Bravo!!!non se la meritavano la tua intervista!!!» scrive per esempio Valetina.
INGROIA - Intanto Antonio Ingroia sfida frontalmente Grillo e con un tweet gli chiede: «sei pronto a sostenere in Parlamento la legge Ingroia-La Torre sulla confisca dei patrimoni illeciti di mafie, evasione e corruzione e la proposta di un'imposta patrimoniale per i super-ricchi?». Quindi aggiunge: «Tra il nostro programma e quello del Movimento 5 stelle ci sono diversi punti di contatto, ma Grillo strepita senza fare alcuna proposta concreta di Governo. Ho la sensazione che il silenzio di Grillo su questi temi dipende dal fatto che sia un super-ricco, e magari strizza l'occhio agli elettori di destra ed agli evasori fiscali, esattamente come Berlusconi».
17 febbraio 2013 | 19:54
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