Curioso di storie. Mi piace ascoltarle e commentarle, con chiunque lo vorrà fare con me.
mercoledì 10 luglio 2013
SE LE LEGGE E' UGUALE PER TUTTI, C'E' DA ESSERE LIETI : DA OGGI IN ITALIA PROCESSI VELOCISSIMI !
Sulla notizia della sorprendente celerità con la quale è stata fissata la data di discussione della causa Berlusconi - MEdiaset, il prosismo 30 luglio, ho già detto ieri, appena la cosa era apparsa sulle breaking news di TUTTI i giornali on line (a sottolinearne il carattere inaspettato e clamoroso).
Al di là delle opinioni, vi sono dei FATTI che fanno pensare male :
1) la giustizia italiana è la più lenta del pianeta. Appartiene alla conoscenza di tutti.
2) tra il deposito di un ricorso in Cassazione e la fissazione dell'udienza, in civile passa qualche anno, in penale leggo un sette mesi circa
3) l'udienza di discussione del caso Mediaset era prevista da tutti i media per fine 2013
4) il Corriere della Sera pubblicava ieri un articolo nel quale si rilevava come, facendo dei complicati calcoli tecnici (bravi quelli del Corsera....) , una parte dei reati contestati si prescriverebbe massimo entro il 30 settembre. Questo comporterebbe la necessità di un ricalcolo della pena e quindi un probabile rinvio per lo stesso. Unica possibilità per evitarlo, la fissazione di una udienza anticipata, in periodo immediatamente pre feriale, che il giornale stesso dichiara assai improbabile
5) Infatti esce la notizia che la Corte ha fissato l'udienza : 30 luglio. Quando c'è Berlusconi l'improbabile non esiste.
6) TUTTI i quotidiani on line danno la notizia al primo posto, definendola una sorpresa.
7) L'Avv. Coppi, noto principe del foro romano, considerato un legale particolarmente esperto di questioni di Diritto e quindi di Cassazione, conoscitore per 40ennale esperienza delle aule di P.za Cavour, si è detto "esterrefatto". In effetti, tra la comunicazione della data di discussione e la stessa alla difesa dovrebbero essere concessi almeno 30 giorni, ne mancano una decina...
Leggendo i commenti di oggi, Luigi Ferrarella (un giornalista coi "controfiocchi" l'ha definito ieri Paolo Mieli. Non sono d'accordo con lui ). si è affrettato oggi a spiegare che può accadere che , in vista di una prescrizione (anche parziale) la Cassazione acceleri la calendarizzazione. Accade raramente - e infatti ieri il giornalista scriveva "in teoria" - ma , come scritto, ciò che è raro con Berlusconi diventa normale.
Potrebbe essere anche una buona notizia, se, stimolati da questo precedente i giudici tutti cominciassero a correre ventre a terra per velocizzare i processi. Ma già il solo periodo di sospensione feriale, dal 1 agosto al 15 settembre, 45 giorni, sta a dimostrare come l'andazzo non sia mai stato e continuerà a non essere questo.
Quanto a coloro che non credono alla politicizzazione dei magistrati, alla convinzione della parte più decisiva di loro, propongo la lettura di un intervento di Gherardo Colombo (uno dei "magnifici 4"di Mani Pulite ) che è stato magistralmente (nomen omen) recuperato e postato dall'avv. Domenico Battista :
IL RUOLO ATTUALE DELLA MAGISTRATURA
E' stata devoluta alla magistratura una serie di compiti che non sono suoi propri e che investono più la funzione politica che non quella giurisdizionale (...) Ciò ha portato necessariamente l'ordine giudiziario ad invadere, perchè richiesto, sfere di intervento istituzionalmente riservate ad altri (...) In Italia succede che spesso l'unica attività di controllo sia rappresentata dal controllo giudiziario , che si trasforma in controllo politico nella misura in cui ha come conseguenza di incidere sulla vita politica dello Stato (...) Si può concludere, pertanto, che non per spinte endogene, ma per imposizioni esogene (cioè non a seguito di scelte proprie della magistratura, ma perchè la stessa vi è stata portata) l'ordine giudiziario solge attualmente , di fatto, l'unica attività di controllo politico stabile, continuativa ed incisiva nel nostro paese (...) Quando si parla di opposizione politica svolta dalla magistratura, ci si riferisce esclusivamente alla attività di controllo giurisdizionale che, esercitato nell'ambito delle proprie competenze , si trasforma in controllo politico perchè altre forme di controllo sono carenti , e perchè attraverso l'imposizione di attività di supplenza il controllo giurisdizionale si è trasformato anche in controllo politico (...) Una serie di motivi contingenti rende del tutto impraticabile e comunque soltanto apparente una prospettiva immediata di "ritorno alla terzietà" (...) Una scelta di terzietà in questa situazione avrebbe come conseguenza un rafforzamento dell'assetto sociale caratterizzato dalla carenza di opposizione (...) Ed allora, nella consapevolezza della nuova funzione, alla magistratura si aprono nuove possibilità di intervento. (CIT. GHERARDO COLOMBO, su QUESTIONE GIUSTIZIA, rivista trimestrale di Magistratura Democratica, numero 4 del 1983).
Piuttosto diretto il giovanotto no ?
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"Piuttosto diretto il giovanotto no ?"
RispondiEliminaDirettissimo, ma onesto perché queste cose le scrisse apertamente. Nel 1983. Bastava leggere, studiare, informarsi, domandarsi dove si voleva dirigere il Paese, e già nel 1992 Mani pulite sarebbe stata una cosa diversa e migliore di quanto non sia stata. Per non parlare di ciò che è seguito.
Ma siccome siamo ottimisti, Santanchè-Lupi e compagnia cantante si saranno ormai sottoposti a severi studi e riflessioni sull'ordinamento giuridico e sulle forme di equilibrio tra i poteri dello Stato.
Domenico