venerdì 2 agosto 2013

SWG DOPO LA CONDANNA : PDL E CENTRO DESTRA CRESCONO, PD E SINISTRA DIETRO. PER ORA PREVALE LA RABBIA E L'ORGOGLIO

 

I sondaggi valgono quello che valgono, lo diciamo sempre. Errori vistosi negli anni se ne sono visti, e l'ultimo più evidente, la mancata previsione del trionfo di Grillo e del suo Movimento, quotato non oltre il 18% , nella più favorevole delle previsioni, alle ultime elezioni, e poi finito col 25% . Di conseguenza, nemmeno la flessione del PD era stata prevista nella sua effettiva dimensione, attribuendogli un 30% che invece si è rivelato un 25. Cinque puntipercentuali sono tanti. C'è però un elemento importante da ricordare, e lo fa presente Ilvo DIamanti nel suo interessante studio del voto politico di febbraio ( "Un salto nel voto" la pubblicazione ) . Il voto di appartenenza sta scemando, lo stesso PD (ma anche la Lega è sempre andata forte in questo settore) che se ne vale maggiormente, lo vede erodersi (e infatti ha perso 3 milioni e mezzo di voti rispetto al 2008) . E' cresciuto il voto di opinione, la scelta sulla base non del partito a prescindere, ma del programma, della proposta. E resta importante la figura del Leader nonostante la forte riduzione dell'appeal di Berlusconi. Lista Civica e Rivoluzione Civile per dire non sono andati bene (anzi, la seconda decisamente male), eppure le verifiche post voto rivelano che senza Monti e Ingroia non sarebbero andati proprio !! Tanto è vero che la crisi della figura di Monti sta squagliando LC, che oggi è dimezzata rispetto alle elezioni. Il M5S senza Grillo poi, non esisterebbe proprio. Anche in questa cosa, la demonizzazione del leader carismatico, Bersani si conferma un politico assai miope, ad essere buoni.
Tutto questo per dire che , diminuendo il voto di appartenenza, e vivendo una situazione di grave e prolungata crisi economica che fa crescere il malcontento e il voto di protesta, l'indecisione prima del giorno del voto è assolutamente aumentata. Sono così tanti quelli che hanno deciso SE e poi COSA andare a votare solo l'ultima settimana, addirittura l'ultimo giorno, nell'urna !.
Ovviamente per i sondaggisti tutto questo è VELENO. Aggiungiamoci poi che in Italia da un certo momento in poi le rilevazioni degli istituti non sono più ufficialmente pubblicabili. In realtà tutti continuano a ordinarle quotidianamente, ma privatamente. A quel punto ci sono i rumors....a volte gonfiati, a volte veritieri. A giudicare dalle crescenti strizzatine d'occhio ai grillini alla immediata vigilia del voto, sarebbe per esempio confermato quanto mi disse il mio carisismo amico Riccardo Cattarini , dirigente PD : "Grillo ci farà il culo....".
Quindi, prendiamoli cum grano salis, però teniamo conto anche di tutti questi fattori e concludiamo che non sono dei maghi ma nemmeno dei ciarlatani.
Ciò posto, l'SWG è considerato un Istituto serio, non vicino a questo o quel fronte, e di esso si serve RAI 3 (non una rete nemica alla sinistra, diciamo...) .
Ebbene, i primi rilevamenti post condanna sembrerebbero registrare una reazione di rabbia e d'orgoglio da parte di quelli del PDL e del centrodestra, con il primo che sarebbe virtualmente il primo partito, col 28 e più% dei voti, e l'intera coalizione al 37,8 . Decisamente dietro sia il PD (24,7) che la coalizione , col 32,3.
Grillo è da tempo stazionario sotto il 20 (18,2%) e siccome era il dato prevalente prima di febbraio, ho il sospetto che quello sia il peso reale, al momento, dei grillini, passata l'ondata anomala...
Ovviamente sono solo numeri che, anche per tutte le cose dette sopra, e quindi la volubilità del voto e i cambiamenti che si registrano quando il gioco è serio, e si vota veramente, vanno presi come notizia della giornata, non molto di più.
Però siccome questi dati nei palazzi importanti girano, ecco che tutti , nelle prossime giornate che si annunciano convulse nonostante l'estate, avranno qualcosa in più su cui riflettere.
Ecco il post preso dal sito di Libero.it


La rilevazione

Sondaggio Swg, dopo la condanna Pdl primo partito, + 4 sul Pd. E gli azzurri vogliono Berlusconi leader

Effetto sentenza: il centrodestra sale al 37,8 per cento, centrosinistra fermo al 32,3. Per gli elettori Silvio deve restare il leader




Il Cav è stato condannato. Ma sembra che la sentenza della Cassazione sul processo Mediaset non abbia per nulla creato problemi di consenso sia al Pdl che al centrodestra. Secondo l'ultimo sondaggio Swg per Agorà il Pdl resta il primo partito e il centrodestra è davanti al centrosinistra.

Pdl primo partito - Se si votasse oggi gli azzurri otterrebero il 28,3 per cento. Un simile risultato permetterbbe al Pdl di conquistare molti più seggi sia al Senato che alla Camera rispetto al turno elettorale dello scorso febbraio. Ma le buone notizie per il Cav, sul fronte consensi, non finiscono qui. Il centrodestra in questo momento otterbbe complessivamente il 37,8 per cento dei voti. Un risultato che di fatto pone la coalizione del Cav davanti al centrosinistra di ben cinque punti.

Il Pd resta indietro -  Epifani&co. restano dietro al 32,3 per cento. Il Pd infatti arranca. Con il 24,7 per cento dei consensi, i dem si piazzano al secondo posto, con un distacco di ben 4 punti dal Pdl. Tra queste cifre è possibile immaginare il futuro che attende il governo. La questione è semplice. Il Pd, dati alla mano, in questo momento non è in grado di vincere le elezioni. Le beghe e le lotte intestine per la segreteria logorano Letta, Epifani e lo stesso Renzi. Il Cav, seppur condannato, ha ancora la fiducia del suo elettorato. Quindi un voto anticipato sarebbe un rischio solo per il Nazareno, mentre per il Pdl sarebbe forse un'opportunità. Il Movimento Cinque Stelle non riesce a sfruttare la relativa debolezza di Pd e Pdl.

Giù Grillo e Monti -  I grillini vanno giù e calano al 18,2 per cento. Ben lontani da quel 25 per cento raccolto alle ultime elezioni. Continua invece la caduta libera dell'Udc di Casini che dall1,8 passa all'1,5 per cento. Guadagna invece la Lega che passa dal 4,1 al 4,6 per cento. Nulla da fare invece per Scelta Civica. Gli ultimi sussulti e le risse tra il Prof e Oliviero portano i montiani al 4,1 per cento dopo l'8,8 dello scorso febbraio.

Il Cav resta leader - Da sottolineare anche un altro dato. Il 94 per cento degli elettori delm Pdl è convinto, soprattutto dopo la condanna in Cassazione che Silvio Berlusconi sia perseguitato dalla giustizia. Così cresce la fiducia nel Cav come leader del Pdl. Il 31 per cento degli elettori azzurri lo vuole alla testa del Pdl. Ma a sorpresa Angelino Alfano viene considerato il delfino ideale per il dopo-Berlusconi. Il 32 per cento degli elettori Pdl lo vuole alla guida del partito. Non sembra invece sedurre l'elettorato di centrodestra l'idea di Marina Berlusconi al timone del partito. Solo il 15 per cento degli elettori del Pdl crede in lei. (I.S.)

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