L'avevo promesso. Se lo avessi trovato on line avrei pubblicato il commento di Selvaggia Lucarelli al "salvataggio" di Pistorius. Come avevo anticipato nelle mie considerazioni di stamane ( http://ultimocamerlengo.blogspot.com/2014/09/le-ragioni-per-cui-laccusa-di-pistorius.html ), si tratta del colorito - perché questo di fondo è la Lucarelli : una giornalista brava di articoli di "colore", una Severgnini più bella e meno politically correct - , sarcastico, più ancora che ironico, dileggio della sentenza del giudice di Pretoria, ignorando le motivazioni della sentenza e riproponendo le sole tesi dell'accusa. Personalmente apprezzo il suo modo di fare giornalismo, trovandolo divertente e a volte anche arguto, quando tratta di gossip, o comunque di questioni di cronaca leggera, non di episodi tragici.
La nostra aveva a suo tempo sposato di pancia la denuncia via FB di Anna Laura Millacci, ex moglie del cantante Massimo De Cataldo , con tanto di foto messe sul proprio profilo del suo volto gonfio per per le pretese botte subite. Io ho la sensazione, ma può essere tranquillamente errata perché non conosco la vita della Lucarelli, che la giornalista ce l'abbia un po', per ragioni personali, con tutti i maschi dal momento in cui diventano compagni, mariti, fidanzati, quello che siano, pregiudizialmente sospettati di essere dei violenti repressi, che al pretesto buono danno libero sfogo alla loro bestialità. Sappiamo che esistono, purtroppo, anche questi tipi di uomini, ma per fortuna sono una assoluta minoranza, che se no il cosiddetto femminicidio, grave nelle sue tragiche dimensioni (ancora nel 2013, una donna morta ogni tre giorni, nel 2014 i dati non sono aggiornati ma non credo stia andando troppo diversamente, nonostante le nuove leggi), avrebbe le proporzioni dell'eccidio degli innocenti di Erode.
La procura, a seguito di quelle foto, aprì d'ufficio un'inchiesta (la donna non aveva denunciato De Cataldo, probabilmente le era bastato sputtanarlo sulla rete ) che è stata poi rapidamente archiviata : le indagini ( http://ultimocamerlengo.blogspot.com/2014/01/massimo-di-cataldo-innocente-secondo-le.html) rivelarono che non c'erano prove né di botte né di procurato aborto. In realtà già pochi giorni dopo il settimanale OGGI mostrava la foto di una festa, tenutasi lo stesso giorno in cui la Millacci affermava di essere stata pestata da Di Cataldo, in cui la donna appariva intatta e sorridente.
Non risulta che Selvaggia Lucarelli abbia mai ammesso l'errore di aver sposato a spada tratta una causa ingiusta, e/o di aver chiesto per questo scusa al cantante.
Meglio. molto meglio, quando scrive in toni più sensati e pacati, di una vicenda pure tragica come quella della morte di Davide Bifolco ( http://ultimocamerlengo.blogspot.com/2014/09/hanno-tutti-ragione-e-tutti-hanno-torto.html).
Ma lì la vittima era un maschio.
Pistorius, Selvaggia Lucarelli: "Come ammazzare la fidanzata e farla (quasi) franca"
Sei maschio? Ne hai la scatole piene
della fidanzata libertina o della moglie opprimente? Hai deciso che il
divorzio ti costerebbe troppo? Ritieni che lasciarla vorrebbe dire
buttarla tra le braccia di qualcun altro e il pensiero ti disturba? Sei
un po’ fumantino e avresti voglia di liberare i tuoi istinti? Hai un
paio di pistole che sono lì a far polvere e pensi che sia un vero
peccato?
Non preoccuparti, caro aspirante femminicida. Ieri è stato un gran giorno per te. Il caso Pistorius e il suo epilogo, ti forniscono una serie di preziosi consigli per far fuori la tua compagna e sfangartela con una condanna per omicidio colposo. In fondo, che differenza c’è tra l’ammazzare una vecchietta sulle strisce pedonali mentre si abbassa il volume del cd di Molella e l’accoppare la fidanzata con quattro colpi di pistola?
E allora, mio caro aspirante femminicida, ecco la lista di consigli utili per compiere il femminicidio perfetto:
1) Intanto, se non la possiedi già, procurati una pistola. Non importa che te la procuri legalmente, tanto se poi finisci per sparare puoi sempre dire che vivi in una città pericolosa. Lo so che magari non vivi a Johannesburg come Pistorius, ma pure Roma, Napoli e Milano sono città pericolose e comunque puoi sempre mettere in mezzo zingari e marocchini, dire che ci sono stati furti in ville nella tua zona, dire che avevi paura dei ladri, di Equitalia, di Darth Vader, vedrai che chiuderanno un occhio. Magari modificala pure, come ha fatto Pistorius, che la pistola se l’era fatta esplodente, a punta cava, giusto perchè l’arma era una necessità, mica una passione.
2) Visto che ormai la pistola ce l’hai, non tenerla chiusa nel cassetto assieme al Momendol e al telecomando del ventilatore. Non ti limitare a tenerla lì nel caso un malintenzionato ti entri in casa. Fa come Pistorius, portala anche alle cene con gli amici. Lui, prima di uccidere la fidanzata, aveva sparato in un ristorante tanto per esplodere l’ultimo colpo in canna, tu puoi sempre far fuori Cracco se il controfiletto è troppo cotto o accoppare un bambino troppo rumoroso, che mi pare pure un utilizzo più efficace, anzichè sparare in aria come un Balotelli qualunque.
3) Se hai ex fidanzate che ti ricordano come un uomo violento, non preoccuparti. Non preoccuparti neppure se anche con la tua ultima fidanzata, quella che vuoi far fuori, il rapporto è burrascoso. Il giudice Thokozile Masipa ha detto chiaro e tondo che «i rapporti sono dinamici, non me la sento di giudicare». Capito? L’ex fidanzata di Pistorius (quella prima di Reeva) gli nascondeva la pistola sotto al letto non perchè temesse di essere crivellata, ma perchè i rapporti sono dinamici. Le continue liti tra Pistorius, gelosissimo, e la sua fidanzata, non potevano rappresentare un movente ma la spia di una dinamicità della coppia. Non esistono rapporti violenti, ma solo dinamici. Magari posta la frase su fb e attribuiscila a Barbara Alberti, alla Boldrini o a qualche altra paladina dei diritti delle donne, nessuno se ne accorgerà. L’ha detta un giudice donna, va bene. L’avesse detta un uomo, l’avrebbero appeso per le palle sul monumento più alto di Pretoria.
4) Riguardo i vicini di casa, stai sereno. Non importa che siano miti signori o una normalissima coppia di coniugi, come nel caso Pistorius, anzichè due mitomani appurati. Anzichè Gabriele Paolini e Marika Fruscio. Non importa che dicano, come nel caso Pistorius, di aver udito chiaramente le liti, le urla della vostra fidanzata, gli spari e voi che gridavate help help help. Gli avvocati trovano sempre tesi convincenti per sostenere l’innocenza del proprio assistito. Quello di Pistorius, per esempio, disse alla testimone che in realtà lei udì sempre e solo la voce di Pistorius, il quale quando grida emette degli acuti «molto femminili». È negli atti, mica sto inventando. E alla fine il giudice ha stabilito che i vicini in fondo possono aver fatto un po’ di confusione. Quindi, mio aspirante femminicida, fa un bel corso da soprano e vedrai che con la storia della voce da castrato, riuscirai a far passare i vicini per matti e te stesso per la nuova Conchita Wurst, altro che assassino.
5) Qualcuno, come per Pistorius, dirà che sei sempre stato un po’ incazzoso, che avevi un atteggiamento vessatorio con le donne, che eri rissoso pure nel bar sotto casa. Tu giocati la tua faccia da bravo ragazzo come Pistorius in aula. Piangi come un agnellino, vomita. Pure Parolisi vomitò ininterrottamente dopo aver ammazzato la moglie Melania, è vero, ma per tutti sarà un chiaro indizio di sensibilità e sofferenza.
6) Cerca di contraddirti parecchie volte. Sii evasivo. Il giudice dirà, come nel caso di Pistorius, che sei stato un cattivo testimone e che ti sei contraddetto, ma questo curiosamente ti renderà un imputato attendibile, visto che alla fine si crederà alla tua versione e non a quella dei vicini di casa cazzari.
7) Ora, lo so che questo consiglio ti sembrerà bizzarro, ma devi fare in modo che la tua fidanzata, alle tre di notte, si chiuda nel bagno mentre tu, affetto da licantropia, sei sul terrazzo a rimirare le fasi lunari. A questo punto, rientrando in casa dopo un paio di ululati, potrai affermare di aver udito dei rumori dal bagno. Dì che pensavi fossero dei ladri. Sì, lo so che c’è un piccolo particolare e cioè che la tua fidanzata non è più nel suo letto e quindi non si capisce perchè tu non abbia pensato più a una colica della tua fidanzata che a un serial killer dietro la tenda doccia, ma fa nulla. Tu afferra la pistola e senza neanche chiedere «chi è?», prendi e spara quattro colpi di pistola ad altezza uomo. Se trovi il giudice giusto, come nel caso Pistorius, potrai sempre sostenere che non solo non sapevi che dietro la porta ci fosse la tua fidanzata, ma pure che non volevi uccidere. Peccato che il giudice non abbia chiarito cosa volesse fare Pistorius, se non uccidere, perchè sarei stata curiosa di conoscere la sua tesi: fare delle prese d’aria per gli odori nel bagno sulla porta? Ammazzare una blatta? Ammazzare la porta?
8) Dì che la amavi, la tua fidanzata. Dì le stesse cose che ha detto Pistorius. Che eravate sereni, che quella sera tu vedevi la tv mentre lei faceva yoga, pure se il sospetto è che lo yoga in realtà avrebbe fatto meglio a te.
9) Se ti dice bene come a Pistorius, ti beccherai una condanna per omicidio colposo. In pratica ti daranno del negligente, ma non dell’assassino. In pratica sarai assolto moralmente e passerai per uno che contrasta la criminalità con maniere un po’ forti. Chissà che tu e Pistorius non finiate per fondare un partito con Borghezio.
10) Infine, mio caro aspirante femminicida, se solo somigli un po’ a Pistorius, confida nel tuo status di maschio bianco, famoso, con una scia di eroicità alle spalle. Confida anche un po’ nella fortuna. C’era un bel film di Woody Allen, «Match point», in cui alla fine l’assassino - bravo ragazzo, integerrimo, ricco e di successo - se la sfanga per un banale colpo di fortuna. Il suo era un barbone che finisce nei guai al posto suo. Il tuo colpo di fortuna, il tuo «macht point», potrebbe essere il giudice giusto, come nel caso di Pistorius. Un giudice donna che non crede al femminicido, ma alla dinamicità dei rapporti. E ora scusate ma stasera il mio nuovo fidanzato cena da me: vado a scardinare la porta dal bagno di casa, non si sa mai.
di Selvaggia Lucarelli
Non preoccuparti, caro aspirante femminicida. Ieri è stato un gran giorno per te. Il caso Pistorius e il suo epilogo, ti forniscono una serie di preziosi consigli per far fuori la tua compagna e sfangartela con una condanna per omicidio colposo. In fondo, che differenza c’è tra l’ammazzare una vecchietta sulle strisce pedonali mentre si abbassa il volume del cd di Molella e l’accoppare la fidanzata con quattro colpi di pistola?
E allora, mio caro aspirante femminicida, ecco la lista di consigli utili per compiere il femminicidio perfetto:
1) Intanto, se non la possiedi già, procurati una pistola. Non importa che te la procuri legalmente, tanto se poi finisci per sparare puoi sempre dire che vivi in una città pericolosa. Lo so che magari non vivi a Johannesburg come Pistorius, ma pure Roma, Napoli e Milano sono città pericolose e comunque puoi sempre mettere in mezzo zingari e marocchini, dire che ci sono stati furti in ville nella tua zona, dire che avevi paura dei ladri, di Equitalia, di Darth Vader, vedrai che chiuderanno un occhio. Magari modificala pure, come ha fatto Pistorius, che la pistola se l’era fatta esplodente, a punta cava, giusto perchè l’arma era una necessità, mica una passione.
2) Visto che ormai la pistola ce l’hai, non tenerla chiusa nel cassetto assieme al Momendol e al telecomando del ventilatore. Non ti limitare a tenerla lì nel caso un malintenzionato ti entri in casa. Fa come Pistorius, portala anche alle cene con gli amici. Lui, prima di uccidere la fidanzata, aveva sparato in un ristorante tanto per esplodere l’ultimo colpo in canna, tu puoi sempre far fuori Cracco se il controfiletto è troppo cotto o accoppare un bambino troppo rumoroso, che mi pare pure un utilizzo più efficace, anzichè sparare in aria come un Balotelli qualunque.
3) Se hai ex fidanzate che ti ricordano come un uomo violento, non preoccuparti. Non preoccuparti neppure se anche con la tua ultima fidanzata, quella che vuoi far fuori, il rapporto è burrascoso. Il giudice Thokozile Masipa ha detto chiaro e tondo che «i rapporti sono dinamici, non me la sento di giudicare». Capito? L’ex fidanzata di Pistorius (quella prima di Reeva) gli nascondeva la pistola sotto al letto non perchè temesse di essere crivellata, ma perchè i rapporti sono dinamici. Le continue liti tra Pistorius, gelosissimo, e la sua fidanzata, non potevano rappresentare un movente ma la spia di una dinamicità della coppia. Non esistono rapporti violenti, ma solo dinamici. Magari posta la frase su fb e attribuiscila a Barbara Alberti, alla Boldrini o a qualche altra paladina dei diritti delle donne, nessuno se ne accorgerà. L’ha detta un giudice donna, va bene. L’avesse detta un uomo, l’avrebbero appeso per le palle sul monumento più alto di Pretoria.
4) Riguardo i vicini di casa, stai sereno. Non importa che siano miti signori o una normalissima coppia di coniugi, come nel caso Pistorius, anzichè due mitomani appurati. Anzichè Gabriele Paolini e Marika Fruscio. Non importa che dicano, come nel caso Pistorius, di aver udito chiaramente le liti, le urla della vostra fidanzata, gli spari e voi che gridavate help help help. Gli avvocati trovano sempre tesi convincenti per sostenere l’innocenza del proprio assistito. Quello di Pistorius, per esempio, disse alla testimone che in realtà lei udì sempre e solo la voce di Pistorius, il quale quando grida emette degli acuti «molto femminili». È negli atti, mica sto inventando. E alla fine il giudice ha stabilito che i vicini in fondo possono aver fatto un po’ di confusione. Quindi, mio aspirante femminicida, fa un bel corso da soprano e vedrai che con la storia della voce da castrato, riuscirai a far passare i vicini per matti e te stesso per la nuova Conchita Wurst, altro che assassino.
5) Qualcuno, come per Pistorius, dirà che sei sempre stato un po’ incazzoso, che avevi un atteggiamento vessatorio con le donne, che eri rissoso pure nel bar sotto casa. Tu giocati la tua faccia da bravo ragazzo come Pistorius in aula. Piangi come un agnellino, vomita. Pure Parolisi vomitò ininterrottamente dopo aver ammazzato la moglie Melania, è vero, ma per tutti sarà un chiaro indizio di sensibilità e sofferenza.
6) Cerca di contraddirti parecchie volte. Sii evasivo. Il giudice dirà, come nel caso di Pistorius, che sei stato un cattivo testimone e che ti sei contraddetto, ma questo curiosamente ti renderà un imputato attendibile, visto che alla fine si crederà alla tua versione e non a quella dei vicini di casa cazzari.
7) Ora, lo so che questo consiglio ti sembrerà bizzarro, ma devi fare in modo che la tua fidanzata, alle tre di notte, si chiuda nel bagno mentre tu, affetto da licantropia, sei sul terrazzo a rimirare le fasi lunari. A questo punto, rientrando in casa dopo un paio di ululati, potrai affermare di aver udito dei rumori dal bagno. Dì che pensavi fossero dei ladri. Sì, lo so che c’è un piccolo particolare e cioè che la tua fidanzata non è più nel suo letto e quindi non si capisce perchè tu non abbia pensato più a una colica della tua fidanzata che a un serial killer dietro la tenda doccia, ma fa nulla. Tu afferra la pistola e senza neanche chiedere «chi è?», prendi e spara quattro colpi di pistola ad altezza uomo. Se trovi il giudice giusto, come nel caso Pistorius, potrai sempre sostenere che non solo non sapevi che dietro la porta ci fosse la tua fidanzata, ma pure che non volevi uccidere. Peccato che il giudice non abbia chiarito cosa volesse fare Pistorius, se non uccidere, perchè sarei stata curiosa di conoscere la sua tesi: fare delle prese d’aria per gli odori nel bagno sulla porta? Ammazzare una blatta? Ammazzare la porta?
8) Dì che la amavi, la tua fidanzata. Dì le stesse cose che ha detto Pistorius. Che eravate sereni, che quella sera tu vedevi la tv mentre lei faceva yoga, pure se il sospetto è che lo yoga in realtà avrebbe fatto meglio a te.
9) Se ti dice bene come a Pistorius, ti beccherai una condanna per omicidio colposo. In pratica ti daranno del negligente, ma non dell’assassino. In pratica sarai assolto moralmente e passerai per uno che contrasta la criminalità con maniere un po’ forti. Chissà che tu e Pistorius non finiate per fondare un partito con Borghezio.
10) Infine, mio caro aspirante femminicida, se solo somigli un po’ a Pistorius, confida nel tuo status di maschio bianco, famoso, con una scia di eroicità alle spalle. Confida anche un po’ nella fortuna. C’era un bel film di Woody Allen, «Match point», in cui alla fine l’assassino - bravo ragazzo, integerrimo, ricco e di successo - se la sfanga per un banale colpo di fortuna. Il suo era un barbone che finisce nei guai al posto suo. Il tuo colpo di fortuna, il tuo «macht point», potrebbe essere il giudice giusto, come nel caso di Pistorius. Un giudice donna che non crede al femminicido, ma alla dinamicità dei rapporti. E ora scusate ma stasera il mio nuovo fidanzato cena da me: vado a scardinare la porta dal bagno di casa, non si sa mai.
di Selvaggia Lucarelli
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