lunedì 15 ottobre 2012

LA PROCURA SCOPRE DOPO LA CONDANNA CHE E' INNOCENTE. SONO PASSATI DUE ANNI, E DE LUISE E' ANCORA IN PRIGIONE



Io non credo nell'unanimismo, nel fatto che si debba pensarla tutti allo stesso modo. Non solo non è possibile ma sarebbe anche terrificante, se non altro per la noia !
Però non credo nemmeno all'estremo opposto, cioè al relativismo ASSOLUTO.
Quindi se lo Stato persegue un cittadino e questo si conferma innocente (uso il verbo conferma per ricordare la presunzione di non colpevolezza, che gli italiani non applicano nei loro salotti, tavoli da pranzo e bar, ma che la costituzione prescrive , art. 27 ) , io credo sarebbe giusto almeno pagargli le spese della difesa . E invece no. Non capisco la ragione . Non parliamo poi quando sempre il cittadino riconosciuto innocente si è fatto la galera !! Qui in effetti un indennizzo è previsto MA a patto che chi è andato ingiustamente in prigione non abbia in qualche modo reso possibile l'errore.....Esiste solo da NOI. E con questa bella regoletta, che è vano cercare nel Diritto dei paesi occidentali , ben 2/3 delle richieste di indennizzo per detenzioni ingiuste vengono RIGETTATE. Ne abbiamo parlato ( http://ultimocamerlengo.blogspot.it/2012/10/ti-sei-fatto-sei-anni-di-carcere-e-poi.html )
Ho postato l'articolo sul sito di Virgilio, titolato OKNOTIZIE. Diverse persone lo hanno letto, alcune hanno espresso un "ok" di approvazione per la denuncia espressa, TRE hanno detto "NO", disapprovando.

 Non hanno lasciato nessun commento, solo NO. Peccato, perché mi sarebbe piaciuto capire come una persona, degna di questo nome, possa , a parole sue, dirsi favorevole ad un principio per il quale a un essere umano che sia stato riconosciuto INNOCENTE NON spetti un risarcimento ( lo chiamano ipocritamente "indennizzo" ) per l'ingiusta detenzione che si è fatta. Forse approvano la norma vile e opportunista citata , esistente, lo ripeto, SOLO in ITALIA, che prevede un giudizio discrezionale, di "buona condotta".
A persone così si può solo augurare : speriamo che la prossima volta tocchi a voi !
O anzi, vi può capitare anche di peggio. Tipo sapere che siete innocenti, che la Procura lo ha scoperto, trovando elementi certi che vi scagionano, ma non potete uscire perché nel frattempo la vostra condanna è diventata definitiva e c'è necessità di un processo di REVISIONE.
E va bene, le regole procedurali vanno osservate , col piccolo inconveniente che per farlo questo processo non ci s'impiegherà un mese, o due...Ci vorranno ANNI.
Fantascienza ? Magari.
A Napoli, Giovanni De Luise era stato riconosciuto colpevole dell'assassinio di Massimo Marino .
Aveva il movente, era il fratello di Antonio, assassinato durante la guerra camorrista di Scampia del 2004, ed era stato riconosciuto dalla sorella dell'ucciso. Lui era incensurato, aveva un normale lavoro, spedizioniere, non c'entrava con la vita del fratello. 
Prese 22 anni, confermati nei tre gradi di giudizio (pure veloci sono stati), e sentenza definitiva.
POI, all'inizio del 2010, saltano fuori altri due testimoni, che lo scagionano. La Procura li ritiene attendibili e , scrupolosamente ( e mica so criminali !!!! ),  presenta la domanda di revisione. 
La revisione è lo strumento processuale che consente, in caso di sopravvenienza di elementi NUOVI e decisivi, di modificare una decisione che ha già passato il vaglio dei tre gradi di giudizio e così corregegre un errore giudiziario.
In Italia capita raramente, proposta poi dalla procura...
Un fatto che viene definito "storico" : la pubblica accusa che scopre che il condannato è innocente e si attiva per farlo liberare. Dovrebbe essere normale, di semplice giustizia, e invece viene definito "storico"....
Comunque sia, questo evento verificatosi nell'aprile del 2010, a ottobre 2012 non ha portato a nulla.
De Luise è ancora detenuto.
E non pensasse un domani di avere un indennizzo !!!
Aveva un fratello camorrista no ? E allora di che si lamenta. Anzi che gli fanno la grazia che, PRIMA O POI; gli restituiranno la libertà.
Scusate...devo andare a vomitare...


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