lunedì 13 maggio 2013

CARLO ANCELOTTI TRIONFA IN FRANCIA. PIù GRANDE LUI O LO SPECIAL ONE ?


Immagino che a nessuno importerà granché, ma da ieri Carlo Ancelotti ha conquistato il titolo di campione di Francia con il Paris Saint Germain . A me fa grande piacere, essendo un tifoso personale di Carlo Ancellotti , reputandolo una grande persona, oltre che un ottimo tecnico. E' l'opposto di Mourinho e degli imitatori del Portoghese.
Sereno, pacioso, anche fisicamente, vista la sua predisposzione, da buon emiliano, alla buona tavola, non se la prende mai troppo. Da calciatore non era così, specie da giovane. A fine carriera però si era molto calmato, anche per necessità, supplendo alla diminuita gagliardia fisica con raffinato senso tattico, iniziando a fare l'allenatore in campo.
Da trainer ha mostrato duttilità, cambiando nel tempo i suoi dogmi tattici (il 4-4-2, non proprio una cosa originalissima...) che lo avevano portato a guardare con sospetto i fantasisti alla Baggio e alla Zola... E infatti, col Milan, lui è stato il più grande sfruttatore delle qualità di Kakà, che non ha mai più giocato ai livelli di quando aveva Carletto come allenatore. Ovunque è andato - Parma, Juve, Milan, Chelsea e ora PSG - è stato amato dallo spogliatoio per intelligenza e capacità umane. Come il Trap, ha vinto in tre campionati stranieri (oltre che in Italia e Francia, anche in Inghilterra, col Chelsea). Ora pare che andrà al Real e io sono convinto che sia l'allenatore ideale per una squadra come i galacticos, con tante prime donne, lui che ha conosciuto le rose stellari del Milan di Sacchi e suo, sopportato presidenti invadenti e lunatici come il Cavaliere e Abramovich, e quest'anno in squadra aveva un certo Ibra che facile da gestire certo non è.
Badate, non sono un anti Mourinho. Moltissimi tifosi non dell'Inter lo hanno in odio. Io no.  Tuttaltro, lo Special One mi fa  sorridere con le sue freddure e teatralità : "zeru tituli" " Zeman, Ranieri (e vari altri) chi ? " , il gesto delle manette. DI epigoni ne ha fin troppi, ma come sempre accade, le imitazioni non valgono mai l'originale. Perché gli italiani , per fare i Mourinho, devono "rosicare", imbufalirsi, alzare la voce. Mourinho no...dice le cose peggiori con la calma più assoluta...che gli viene da un fatto molto semplice : lui NON è così coinvolto come vuol far credere...Dentro è un freddo, un calcolatore.
Ancelotti è diverso, ed è sincero.
Hanno vinto molto entrambi da allenatori (da calciatori, la carriera di Carlo è ricca di successi, Mouriho ha  la sua casella ferma a  ZERU....) e precisamente :
Carlo tre titoli nazionali, più una Coppa Italia e una Supercoppa italiana, una Coppa d'Inghilterra. In campo internazionale, una supercoppa europea ,  due champions e una coppa del Mondo per Club, tutte col Milan.
Mourinho ha vinto sette titoli nazionali (2 col Porto, 2 col Chelsea 2 con l'Inter e 1 col Real ), quattro coppe pure nazionali ( Portogallo, Italia, Inghilterra e Spagna), due supercoppe. In Campo internazionale, una Coppa Uefa  (col Porto) e due Champions (con Porto e Inter) . Mai la Coppa del Mondo per club, non avendo peraltro mai disputato il relativo torneo ( andandosene ogni volta dopo la vittoria della Champions...). 
Sarei felice di vedere Ancelotti allenare la squadra azzurra mentre mi dispiacerebbe vederlo sulla panchina della Roma. Peraltro, è un suo desiderio, espresso in varie occasioni, e siccome è uomo determinato dietro la bonarietà, prima o poi accadrà temo.
Del resto la squadra giallorossa ha avuto diversi trainer a me simpatici : Liedholm (che vinse pure uno scudetto....), Mazzone (un po' troppo agitato ma sincero e leale) , Eriksson, un vero lord inglese, ancorché svedese anche lui come il Barone. Per cui immagino di potercela fare.
Ecco il flash di cronaca sul titolo del PSJ
   

IL CAMPIONATO FRANCESE

Psg batte Lione e si laurea campione di Francia

Il gol di Menez garantisce lo scudetto alla squadra di Ancelotti

L'esultanza di Beckham e Ibrahimovic dopo il fischio finale L'esultanza di Beckham e Ibrahimovic dopo il fischio finale
Grazie a un gol di Jérémy Ménez all'8' della ripresa, il Paris Saint Germain di Carlo Ancelotti batte il Lione e si laurea campione di Francia con due giornate di anticipo. L'ultimo trionfo in Ligue 1 per i parigini risaliva al 1994 e consolida una stagione costellata di grandi investimenti, uno shopping di calciatori di prima fascia compiuto principalmente in Italia. 
MADE IN «ITALY» - Dalla Serie A sono arrivati infatti Ibrahimovic (capocannoniere del campionato francese), Thiago Silva, Verratti, Pastore, lo stesso Ménez e il portiere Sirigu. A proposito di ex, anche Beckham a stagione avviata si è sommato ad una squadra di grandi campioni, impreziosita dal brasiliano Lucas. Durante la festa negli spogliatoi, però, lo svedese ha trovato il modo di litigare - in italiano - con il ds Leonardo: probabile sia per il controllo antidoping durato troppo a lungo.

Nessun commento:

Posta un commento