martedì 29 ottobre 2013

FELTRI CONTRO SALLUSTI : "IL CASO BOFFO ? UNA POLPETTA AVVELENATA DI ALESSANDRO"


Tra i miei giornalisti preferiti non c'è Vittorio Feltri, che pure è sicuramente un efficace polemista, dalla prosa chiara e graffiante, avversario della sinistra, liberal conservatore (in realtà, si professa fautore della monarchia costituzionale). 
Grande direttore di giornali, come dimostra il successo delle sue conduzioni : Indipendente, il Giornale, dove prese il posto di Montanelli ( il grandissimo Indro è nel Walhalla del giornalismo, ma forse come manager editoriale non era fortissimo), Libero sono tutti giornali diretti, quando non fondati, da lui, che hanno avuto sotto la sua guida un più che buon risultato di tiratura.
Ciò posto, non lo amo e non lo seguo, preferendogli altri colleghi.
Forse anche un suo certo gusto per il gossip, per il giornalismo ANCHE (non solo, sarebbe ingiusto e riduttivo dirlo) da tabloid inglese, hanno determinato questa non empatia.
Peraltro, proprio al suo gusto per il pettegolezzo devo il post più letto della storia del Camerlengo ! ( http://ultimocamerlengo.blogspot.com/2013/04/le-disgrazie-di-casini-proseguono-in.html ). Sono sbalordito della cosa, perché francamente su oltre 2.500 pubblicazioni dalla nascita del blog, non ritengo la storiella (rimasta senza seguito alcuno) di Casini cacciato da casa dalla moglie (Azzurra Caltagirone) per una tresca scoperta con la cameriera (addirittura in cinta...) il titolo che meritava questo primato.
Ma tant'è. Le verve polemica e spesso barricadera del sanguigno direttore gli sono valse varie querele e anche qualche condanna, che però mi pare di aver capito vada messo assolutamente nel conto della professione giornalistica, meno male che la Corte Europea ha stabilito che il carcere non sia tollerabile come sanzione per un'opinione, ancorché venga riconosciuta come diffamatoria. Brutta notizia per i nostri giudici che, al momento, ignorano il provvedimento...
Feltri ha in genere incassato con un certo piglio guascone, ma la vicenda "Boffo" ( citata in questo link : http://ultimocamerlengo.blogspot.com/2011/10/fare-la-morale-e-mestiere-difficile-poi.html ) l'ha colpito. Nel pubblicare su Libero la notizia che il direttore dell'avvenire era stato condannato con un'accusa di molestie sessuali, aveva passato - perché così la notizia gli era pervenuta - una comunicazione di polizia interna come la motivazione della sentenza di condanna. Anche il sospetto di omosessualità era stato messo dentro l'articolo. Risultato : la notizia si era rivelato in parte falsa ( vera la condanna per molestie, no tutto il resto), Boffo finito  ma Feltri sospeso e anche molto attaccato. E stavolta il direttore ha accusato il colpo, al punto che, intervistato dal solito Cruciani alla Zanzara, a distanza di oltre due anni, se la prende con Sallusti, adombrando che lo stesso gli avrebbe ammannito una "polpetta avvelenata". "Ci sta", aggiunge, ma francamente non capiamo sotto quale ottica.
Ecco comunque l'articolo di Libero.it che riporta questa come altre dichiarazioni del famoso giornalista



Lo scontro

Feltri attacca Sallusti: "Ha fatto fortuna con Boffo, m'ha dato una polpetta avvelenata"

Il fondatore di Libero regola i conti con il direttore de "il Giornale". Poi boccia Alfano: "E' un tacchino, Al Bano è più famoso..."

 Attacca Sallusti: "Ha fatto fortuna con Boffo, m'ha dato una polpetta al veleno.."

"Sallusti? L'ho portato io al Giornale. Comanda lui, è il direttore, però mi lascia in pace e mi rispetta". Vittorio Feltri è un fiume in piena. Ospite ai microfoni de La Zanzara su Radio 24 parla di tutto e soprattutto del direttore de il Giornale, Alessandro Sallusti:"La sua fortuna l'ha fatta Boffo. Posso sospettare che sulla vicenda Boffo mi abbia dato una polpetta avvelenata, ma nei giornali può succedere. Magari in buona fede ha preso questo polpettone e mi sono avvelenato io". Poi Feltri parla anche delle vicende interne in casa Pdl/Forza Italia.

"Alfano è un tacchino, meglio Al Bano" - Cruciani e Parenzo chiedono "ma bisogna avere una "paura tremenda" della Santanchè?". E lui: "La categoria del tradimento non appartiene alla politica, in questo momento la teoria è "si salvi chi può", ognuno va dove trova un tetto e Alfano va al Quirinale e a Palazzo Chigi. Senza Berlusconi non vanno de nessuna parte, con Berlusconi idem, ormai la situazione si è deteriorata". Poi una bordata per Alfano: "I falchi? Ho conosciuto polli e molte oche, ma nessun falco. Alfano poi non è una colomba ma un tacchino, è più popolare Al Bano". Feltri boccia pure il nuovo partito del Cav: "Forza Italia? Dagospia la chiama già Farsa Italia. Ecco, ci farei un titolo sul Giornale". infine Feltri dice la sua anche sugli omosessuali: "Rispetto tutti, ma se stanno a un metro da me è meglio perché non mi piacciono i corteggiamenti tra uomini, smancerie. Non ho mai provato un corteggiamento di gay, nell'ambiente non godo di molte simpatie".

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