Curioso di storie. Mi piace ascoltarle e commentarle, con chiunque lo vorrà fare con me.
sabato 16 novembre 2013
E UNA SCISSIONE C'E' STATA. L'8 DICEMBRE LA SECONDA ?
Bene, l'antipasto è servito, il resto si vedrà il giorno del voto in Senato sulla Decadenza di Berlusconi. Parlo della fine del PDL, con Berlusconi che fa rinascere Forza Italia seguito dai cosiddetti falchi, mentre Alfano se ne va con le sue colombe : 30 senatori e quasi altrettanti i deputati. A Letta servono i primi , che grazie al Porcellum alla Camera il PD ha quasi 300 (297) dei 316 seggi che servono, e quindi anche senza il PDL, ma con il Centro Democratico (6 senatori) il Volkspartai ( 5 ) e quelli di Scelta Civica (anche loro divisi, ma i due pezzi restano comunque filo governativi, e sono 37, abbiamo 345 deputati, una trentina in più della bisogna. DIversa, si sa, la situazione al Senato, dove per la maggioranza numerica ( per governare ne servono un po' di più) occorrono 158 senatori. Ebbene il PD l' ne ha solo 109 cui aggiungere i 6 del Volkspartei e quelli di Monti ( come detto ora divisi, ma non sulla fiducia a Letta) 19. IL totale fa 134. Ne mancano ben 24 e anche di più per una navigazione decente. Per fortuna dell'esecutivo, il polotone dei senatori "responsabili" ("traditori " per gli altri rimasti col Cav) sarebbero, pare, 30, e quindi il totale dà 164.
Governo salvo, maggioranza numericamente risicata ma non tanto quanto accadde a Prodi nel 2006, che aveva solo DUE senatori in più, mentre Berlusconi, dopo la diaspora dei finiani, ebbe il soccorso dei "responsabili" di allora, idealmente identificati in Scilipoti, che godettero però, rispetto ad Alfano & Co, di ben diversa stampa. Basta ricordare cosa a per tutti significhi lo "scilipotismo".
Registro, come meri fatti, quanto segue :
1) al momento, le parole di uomini come Alfano, Lupi ecc. sono ben diverse da quelle di Fini e dei finiani. Non so quando durerà l'ammissione di fatti noti a tutti, e cioè che le cosiddette colombe devono la loro fortuna politica SOLO ed UNICAMENTE a Berlusconi (per gente come Cicchitto parlerei magari di sopravvivenza, che l'uomo ha un'età e aveva battuto a lungo i marciapiedi della Prima Repubblica).
Per ora c'è.
2) TUTTI i ministri, che ovviamente sono lì grazie al PDL, fanno parte dei governativi. TUTTI
Ciò osservato, passiamo ai pareri personali. Nel centro destra, così come nella Sinistra, convivono più anime non sempre facilmente compatibili. Quagliarello è un liberale (vedremo se lo sarà ancora nei fatti, qualche dubbio sorge) , Alfano dice pure (ma viene dai giovani DC, come Letta) , Lupi dai cattolici di CL e Cicchitto è socialista...Non a caso ho citato solo i "responsabili" . Quello che voglio dimostrare è che la scissione in corso NON sana le differenze di contenuto che nel PDL ci potevano essere tra liberali, destra sociale, federalisti, centralisti, laici e cattolici, che rimangono assolutamente presenti all'interno di entrambi i gruppi.
La divisione non sta in... che so, liberali-liberisti da una parte e liberal-moderati dall'altra, che sarebbe questione strategica.
No, è TATTICA : per Alfano e CO. la decadenza certa di Berlusconi (loro voteranno contro. e ci mancherebbe il contrario ! ) NON deve comportare la caduta di Letta, che sarebbe, secondo loro, esiziale per l'Italia ( seeee BOOM !! ma il senso del ridicolo ? ) ma anche per il centrodestra. Ecco, la prima cosa fa ridere, che se veramente la salvezza nostra dipende dal governo Letta veramente siamo finiti, senza speranza.
Ma la seconda un senso, condivisibile o meno , ce l'ha. Alfano e i suoi dicono : se il centrodestra lascia il governo, causa decadenza di Berlusconi, non è detto che ci siano automaticamente le elezioni perché un Letta bis o un altro premier potrebbero trovare il pugno di senatori (tenere conto che , finite le Larghe Intese, un governo di centro sinistra stavolta forse il voto di un numero sufficiente di ortotteri li trova, oltre al fisiologico recupero dei senatori di SEL) per una maggioranza sempre minima ma sufficiente. In caso contrario, ci sarebbero allora le elezioni (magari dopo che il Presidente Napolitano si è dimesso e al Quirinale è stato eletto Rodotà....), ma con Renzi in campo e il Cavaliere non eleggibile (sarebbe operativa l'interdizione conseguente alla condanna su Mediaset). Difficile ipotizzare che riesca un secondo miracolo tipo quello del febbraio 2013. Renzi sta perdendo velocemente appeal nell'elettorato non di sinistra, ma resta un candidato forte, perché nuovo, giovane, e la tentazione di "provarlo" all'opera si avverte, diffusa e trasversale.
Insomma, non è quel gatto morto che si è rivelato Bersani.
Queste obiezioni le ho sentite e lette, e le repliche ragionate dell'altra parte sono che l'unica carta che resta a Berlusconi, non più scudato dal Parlamento, è l'ordalia elettorale. E' vero che non sarebbe eleggibile ma nessuno può impedirgli di candidarsi, ed una eventuale nuova vittoria alle elezioni sarebbe l'unico scudo che lo potrebbe salvare sia personalmente che politicamente.
Mia convinzione, è che se veramente si arrivasse ad un nuovo voto di fiducia, Alfano e soci troverebbero ulteriori alleati, che non ci sono peones disposti a perdere il seggio da onorevole dopo pochi mesi !
No, semmai il pericolo per Letta viene da sinistra, con il PD che a portare la croce di un governo impopolare, con la crisi che continua a mordere, con l'Europa che ci intima di fare finalmente dei VERI tagli per ridurre il debito pubblico, non ci tiene per nulla (avoglia a parlare di "responsabilità", di cui tutti si riempiono la bocca...) , tanto più con Berlusconi all'opposizione.
In proposito, conterà anche vedere cosa accade l'8 dicembre. Il PDL si è scisso, come era nelle cose ormai, anche se, ripeto,per motivi tattici più che per divergenze ideologiche.
Nel PD questo tipo di differenze invece si avvertono molto di più, e per quanto Renzi si stia convertendo alla velocità della luce, ci sono differenze grandi tra lui e Fassina, o i giovani turchi (si possono ancora chiamare così ?), i bersaniani (che lo vorrebbero sepolto), i dalemiani. Insomma, la parte più sinistrorsa del PD, la maggior parte degli ex PCI, PDS e DS, fanno fatica , e molta, all'idea di un Renzi Segretario. Non a caso, la conta delle votazioni degli iscritti dà Cuperlo in leggero vantaggio.
Certo, decode il voto delle primarie, e lì i sondaggi - col fatto che non votano solo gli iscritti - parlano nettamente a favore del Sindaco. Ma le divisioni restano e sono forti , riguardano temi concreti in molti e fondamentali campi. Insomma, se il PDL si è scisso, nel PD le ragioni per farlo sono ancora più evidenti e maggiori. Del resto, non lo dice anche D'Alema.... ?
Mentre sto per postare questa mia riflessione, leggo su LA Stampa che Berlusconi, al Consiglio Nazionale che ha votato il ritorno di Forza Italia, ha esortato a smorzare i toni nei confronti di chi se ne va, che comunque resta parte del centro destra...Difficile.
Due dubbi :
1) Fosse tutta una messinscena ? Consentire a Berlusconi di fare opposizione, garantendo di fatto, attraverso i "responsabili" la tenuta del Governo , evitando elezioni dove il PD, nonostante le difficoltà attuali, sarebbe ancora favorito, grazie alla novità Renzi ? Fantapolitica, lo so, però di fatto questo è lo scenario che probabilmente si va delineando, e a quel punto il cerino della caduta dell'esecutivo passerebbe alla sinistra... Casualità ? Probabilmente, ma c'è chi dice che il caso non esiste.
2) Il Nuovo Centro Destra , se si votasse DOMANI, quanti voti prenderebbe ? Pochi, a parer mio, meno di FLI, quelli di Fini... Ma Alfano e i suoi lo sanno, e faranno l'umano e il disumano perché non si voti.
NON DOMANI
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