sabato 2 novembre 2013

LO SCANDALO DELLE TESSERE PD : I MIGLIORI "DE CHE" ??


Una delle cose più decisamente insopportabili delle persone di dinistra - qualche amico compreso - è questa sorta di complesso di superiorità che non si comprende bene come e da dove nasca. 
Che poi, se da una parte potrebbe essere vero che lo scopo ideale di chi si dice di sinistra - essere dalla parte dei più deboli, combattere l'ingiustizia sociale - suona "meglio", perchè altruista, rispetto a quello liberale (la sacralità della libertà individuale, propria e altrui), è altrettanto evidente che i rischi di ipocrisia si elevano al cubo.
Me ne accorsi presto : essere di sinistra ed essere coerenti era difficilissimo, troppo in alto l'asticella rispetto alle più normali caratteristiche umane...
 E la cronaca politica, ma anche quella giudiziaria, confermano spesso che corruzione, tranelli, agguati, doppio giochismi, "scilipotismi" e l'elenco sarebbe assai lungo, non sono monopolio della destra infingarda...
Sicuramente un tempo, quando il cuore della gauche pulsava prevalentemente a Botteghe Oscure, gli stracci si lavavano in famiglia (come bene spiega Caldarola nell'articolo che trovate di seguito), ma anche allora la questione morale era patrimonio più retorico che fattuale ( con le eccezioni di rito, che sono ovunque). 
Io non mi scandalizzo, non sono tra coloro che pensa che un politico, e, ancor di più, un uomo di governo e di relativo potere, debba essere un santo, un esegeta, uno che "non fa telefonate" (ma Ferrarella, quello che scrive sul Corsera, ci fa o c'è ?? ) . Io sarei già molto, ma molto contento se fosse CAPACE di gestire bene la cosa pubblica che gli viene affidata, che di Cincinnato nella storia ne ho letti pochi. Però, ripeto, se questa è la realtà, se i signori delle tessere, per i quali erano famosi DC e anche i socialisti ora si svela che sono ampiamente di casa anche nell'ex PCI, se ci sono sezioni con plebisciti del 100% (!?!?!) a favore del potentato di turno, pulman organizzati dal sindacato, i rom in fila per iscriversi...signori e compagni cari di un tempo che fu...MA MIGLIORI DE CHE ???


"Dopo tutte queste tessere false, congresso valido?"

Con la richiesta di Gianni Cuperlo di fermare in corsa il tesseramento al Pd per evitare il gonfiarsi delle tessere di queste settimane, il congresso del partito è inevitabilmente entrato in una zona di oscurità profonda. Cuperlo non c’entra, non si finirà mai di parlarne bene, ma la sua dichiarazione certifica che c’è qualcosa di falso o se preferite di falsificato nel congresso in corso in più di una realtà.
Immagino il dolore di quei militanti, che credo siano in maggioranza, che hanno creduto finora di partecipare all’unico evento democraticamente certificato a fronte di partiti personali o a direzione ferrea dall’alto. Immagino la loro umiliazione, il venire meno di quel senso di superiorità (e questo è un bene!), il sentirsi uguali agli altri soprattutto nei difetti. Per loro è il momento in cui il re è nudo. Resta la questione politica. Che fare di un congresso su cui gravano così tanti sospetti?
Si dirà che i casi sono tanti ma che sono una minoranza, quindi il congresso non può essere invalidato. Forse è vero. E’ vero però che il vincitore si porterà appresso il dubbio di aver giocato assieme agli altri competitor una partita sporca, probabilmente, anzi sicuramente, per colpa di quei signori delle tessere, quelle mezze calzette che stanno svuotando come termiti dalla periferia al centro il legno buono dell’ex Ulivo. Resta che il Pd ha perso la sua ultima prova di innocenza. Amen.
Il caso delle tessere fasulle non è nuovo nella sinistra. Quelli che oggi dicono che nel Pci non si faceva così non sanno quello che affermano o mentono. Le tessere fasulle esistevano anche in certe aree del Pci. Soprattutto al Sud dove le federazioni ottenevano quote maggiori del riparto finanziario nazionale grazie alla capacità dimostrata di avere più tessere e dove il capataz di una sezione poteva dimostrare il suo buon diritto a fare il parlamentare mostrando un tesseramento pingue. Così le federazioni acquistavano dal Centro più tessere di quelle che si riusciva a far firmare e le sezioni facevano altrettanto nei confronti delle federazioni. Parlate con molti dirigenti del vecchio Pci meridionale e scoprirete che in molte realtà e per molti anni è stato così. Lo scrivo perché vorrei sgombrare il campo dalle nebbie della retorica.
Questo tesseramento falso però aveva il tratto di differenza che era attuato per ottenere più fondi necessari a far vivere una organizzazione costosa o per premiare con un posto in parlamento una sezione e il suo leader che comunque avrebbero meritato il premio. Oggi è diverso perché le false tessere servono a dar vita a una rappresentazione modificata della realtà per cui il ras locale mostrandosi, indipendentemente dal candidato che ha scelto, in grado di far prevalere il suo prediletto domina una situazione, un territorio, un clan. Come nel mondo criminale. E’ più che un fatto di malcostume, più che una slealtà, è una truffa. Epifani fino a questa mattina tace. Eppure ci vogliono poche ore per accertare se i casi segnalati sono veri o no, ci vuole ancor meno per capire chi sono gli autori. E in un secondo si possono sbattere fuori, qualunque titolo abbiano, qualunque incarico ricoprano, qualunque candidato segretario sostengano. Ma non accadrà.

Nessun commento:

Posta un commento