Secondo le migliori tradizioni, tutti vincono e nessuno perde (oddio Pittella ha perso, scomparso dall'agone, e nemmeno Civati se la passa troppo bene, che non arriva al 10%). Parliamo dei dati ufficiosi sul voto degli iscritti PD. Renzi avrebbe vinto col 46% dei voti, Cuperlo sfiora il 40%.
Parlando dei militanti, di quelli più "solidi" e antichi, Renzi ha ragione ad essere soddisfatto, che da quelle parti, un anno fa, non dico quella di Pittella, ma la fine di Civati era probabile.
Eppure nel dato del voto ci sono vari campanelli d'allarme per il sindaco di Firenze, e per questo motivo Cuperlo, pur dietro, si dice soddisfatto dei risultati ottenuti.
1) l'emorragia dei votanti. Nessuno lo evidenzia, ma rispetto al 2009, quando fu eletto Bersani, mancano 160.000 voti ( allora a votare furono 460.000, stavolta non arrivano a 300.000). Insomma, presso i militanti Renzi continua a NON bucare il video.
2) nei sondaggi Matteo è dato vincente con percenutali bulgare (forse D'Alema esagera nel ricordare il 90%, ma insomma oltre il 70, quasi a sfiorare l'80, lo ricordo anche io) .
Ora, il dato è relativo al voto finale, quello di dicembre, ed era immaginabile che Matteo, a livello di circoli, non potesse toccare simili cifre. Però ne è anche molto lontano...e questo nonostante il cosiddetto apparato stavolta non gli sia ostile (come era nel 2012), anzi in molti si sono schierati con lui, e in generale Renzi gode dell' endorsement di tanti e influenti settori (Repubblica tra questi, anche se con l'importante distinguo di Scalfari, che non lo voterà http://ultimocamerlengo.blogspot.com/2013/11/meglio-fabio-volo-che-renzi-il.html).
2) Cuperlo vince nelle grandi città. Oltre Genova e Bologna, rosse per tradizione, anche Napoli, Bari e soprattutto Milano e Roma (qui addirittura ci sono 20 ounti tra i due contendenti). In molte di esse, Cuperlo supera il 50% dei voti...
Oltre a Firenze, solo a Torino e Palermo (qui per tre voti !) , Renzi supera l'avversario.
Morale, se fossi nel gianburrasca toscano non dormirei sonni tranquilli. Alle Primarie non si prevede l'affluenza di un anno fa ( e questo già confermerebbe che il voto "aperto" non porta più la stessa spinta al sindaco), e chissà che la sinistra "identitaria", sommata a coloro che proprio personalmente preferiscono la sobrietà di Cuperlo alla istrioneria di Renzino, non regali la sorpresa.
Improbabile, ma non impossibile.
Ecco comunque tutti i dati come riportati dalla cronaca del Corriere.it
LE CIFRE ufficiose diffuse dal deputato davide Zoggia . SALERNO: CONTESTATI DATI
Pd, nei circoli prima vittoria per Renzi
Il sindaco di Firenze ha ottenuto il 46,7% contro il 38,4% di Cuperlo (che «tiene» a Roma e in Emilia).Civati al 9,19. Pittella al 6%
Gianni Cuperlo e Matteo Renzi (Ansa)
Renzi al 46,7%, Cuperlo al 38,4%, Civati al 9,2%, Pittella al 6%.
Sono questi i dati «ufficiosi» sul voto nei circoli del Pd resi noti in
una conferenza stampa nella sede del partito da l deputato Davide
Zoggia. Scorrendo i dati che via via, forniti dalle singole federazioni
regionali, diventano sempre più ufficili si vede che Gianni Cuperlo
tiene nelle grandi città, Matteo Renzi va bene nel sud e il voto degli
iscritti si distribuisce prevalentemente sui due principali candidati alla segreteria Dem. CUPERLO CONQUISTA GENOVA E BOLOGNA - Il candidato triestino conquista, tra le altre, due città storicamente in mano alla sinistra come Genova (dove sfiora il 49,95% lasciando Renzi al 34,03%) e Bologna, dove con il 51,87% supera addirittura la maggioranza assoluta degli iscritti (Renzi è al 35,36% e tra i due è testa a testa in regione). Anche a Milano, Roma, Napoli e Bari, secondo quanto viene riferito dal suo comitato, Cuperlo sarebbe avanti. Il sindaco di Firenze conquista invece Torino con il 47,1% (mentre Cuperlo è al 40,7%) e Palermo, anche se di soli 3 voti di scarto. Renzi vince, oltre alla ‘suà Toscana, dove va oltre il 51% anche le Marche (con il 53%) e molti circoli al sud. In Puglia, ad esempio, il ‘rottamatorè, sarebbe avanti con il 42,79% contro il 33,51% di Cuperlo. Vittoria del sindaco anche in Calabria mentre al candidato triestino vanno il Molise e la Sicilia.
RENZI KO A ROMA - Nonostante il successo nazionale, Renzi non riesce a sfondare nella Capitale. A Roma il sindaco di Firenze non passa e si arrende a Cuperlo, trionfatore nei circoli con il 54% delle preferenze, quasi 20 punti percentuali in più rispetto al suo diretto concorrente, fermo al 33%».
CUPERLO SODDISFATTO - Hanno dipinto queste primarie come «un plebiscito», come una «strada asfaltata» per Renzi, e invece «il 40% o giù di lì» ha scelto una impostazione diversa. Così Gianni Cuperlo, al Tg3, commenta l’esito delle votazioni degli iscritti del Pd. Ora «mi aspetto primarie molto partecipate, due milioni o più di persone» che «rifletteranno questo primo passaggio», perchè il popolo degli iscritti non è così diverso, spiega, di coloro che voteranno l’8 dicembre. «Sono convinto che questa partita è oggi aperta», assicura. Poi, la stoccata a Matteo Renzi: «Quando il sindaco parla di una sinistra distrutta non riflette la realtà». E da questa corsa congressuale «esce l’indicazione di una sinistra viva e vitale».
«PARTITA APERTA» - Ha parlato
di «partita aperta» il deputato del Pd Matteo Orfini. «Il risultato che
emerge dal voto dei circoli per Gianni Cuperlo - ha spiegato - è
straordinario e la partita è aperta. Cuperlo vince in quasi tutte le
principali città e il risultato delle primarie dell’8 dicembre non è
affatto scontato come dimostrano i dati».
PALERMO, VITTORIA PER 3 VOTI -
Con uno scarto di appena 3 voti su Renzi, a Palermo, Cuperlo, con
1903 preferenze, vince le preselezioni di circolo per la candidatura
alla segreteria nazionale del Pd, in vista delle primarie dell’8
dicembre prossimo. I dati sono al vaglio della Commissione provinciale
per il Congresso.
SALERNO: DATI CONTESTATI -
«I dati forniti da Davide Zoggia sono parzialmente diversi da quelli
da noi raccolti in questi giorni e presentano diverse incongruenze,
compresa l’esclusione di risultati già ufficiali e l’inclusione di dati
non ancora certificati. Ma soprattutto questi dati sono drogati dai
numeri della provincia di Salerno che contestiamo apertamente e che ci
auguriamo tutti i candidati respingano per il rispetto che si deve agli
oltre trecentomila, che hanno scritto una straordinaria pagina di
partecipazione e di democrazia». Lo ha dichiarato Patrizio Mecacci,
coordinatore del comitato Cuperlo.
D’ALEMA: CUPERLO IN RIMONTA -
L’ex presidente del Consiglio, Massimo D’Alema si dice «soddisfatto»
del risultato di Cuperlo. «Fino a 2-3 mesi fa - ha sostenuto D’Alema -
pochissime persone sapevano chi fosse Cuperlo. Sebbene sia una persona
di grande qualità, era pressochè sconosciuto, mentre Renzi era una star:
i sondaggi lo davano al 90% e invece, tutto sommato, sono arrivati
testa a testa. Malgrado - ha aggiunto ancora - Renzi fosse sostenuto da
gran parte del partito. Non possiamo dire che era il candidato di un
gruppo di ‘ragazzì; penso a Veltroni, a Fassino, Franceschini, De Luca e
Bassolino. Un elenco sterminato delle maggiori personalità del nostro
partito. Malgrado il sostegno di tutti questi, è arrivato molto vicino a
Cuperlo».
SODDISFATTI I RENZIANI
- Ma il fronte renziano è più che soddisfatto. E lo stesso sindaco
di Firenze non ha mancato di sottolinearlo. «Essere nettamente in testa
anche tra gli iscritti è un risultato che in molti non si aspettavano:
bene così, avanti tutta fino alle primarie aperte e libere dell’8
dicembre», ha commentato su Facebook prima ancora che dal Pd uscissero i
dati ufficiali.«Non ce l’aspettavamo davvero di andare così bene.
Cuperlo sperava di agganciare la quota simbolo del 40 per cento, ma non
ce l’ha fatta», dice Antonio Funiciello,componente della segreteria
Dem .
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