giovedì 8 maggio 2014

I SONDAGGI CONFERMANO : POPOLARI E SOCIALISTI PARI IN EUROPA. FORTI MA SPARSI GLI EUROSCETTICI. IN ITALIA PD NETTAMENTE PRIMO, GRILLO STACCATO DI 9 PUNTI


Poco più di due settimane al voto europeo e i sondaggisti si scatenano. I dati sono piuttosto consolidati, e quelli che riporto, presi da La Stampa che li ha commissionati a Piepoli, non si discostano, specie in testa, da quelli di altri istituti, tra cui IPSOS di Pagnoncelli. Quest'ultimo, nella rilevazione pubblicata oggi sul Corriere, dava un'indicazione interessante circa le caratteristiche degli elettori, al di là delle percentuali complessive. E quindi, i giovani, intendendo per questi gli under 40, votano principalmente per Grillo, che resta il più rappresentativo della rabbia anti sistema, che non fa distinzione tra Italia ed Europa. Sia il PD che Forza Italia pescano molto di più nell'elettorato maturo e anche anziano (over 65), ancorché con numeri diversi ( Il PD sopra il 30%, Forza Italia in affanno a raggiungere il 20 ).  Per quanto riguarda le occupazioni, molta della protesta dei lavoratori autonomi si è allontanata da Berlusconi e si rivolge a Grillo ( è il suo elettorato di "centro destra", che poi va a cozzare soronamente con quelli di sinistra, presenti in forze e anzi in maggioranza nel movimento trasversale rappresentato dagli ortotteri). Pubblico impiego prevalentemente fedele al PD, pensionati molto presenti sia tra i democrats che in Forza Italia.  Partiti come Scelta Europea raggiungono risultati lusinghieri tra i professionisti e determinati settori imprenditoriali, ma soffrono, come sempre i movimenti di ispirazione liberale, nel raccogliere un consenso più popolare. La soglia del 4% per entrare in Parlamento non sembra facile da raggiungere ancorché non impossibile. 
A questo riguardo, tornando a Piepoli, solo 5 partiti in Italia porterebbero i loro rappresentanti a Strasburgo e precisamente il PD (34%), M5S (25%), FI (20%) NCD ( 5%) e LEGA (4,5 %) . Resterebbero esclusi sia Scelta Europea che Fratelli d'Italia che la lista Tsipras (nonostante le generosità della Bacchiddu) i quali, sia pure di poco, sembrano non superare la fatidica soglia del 4%. 
Curiosità. Se queste percentuali corrispondessero al voto di una ipotetica consultazione politica nazionale, con il sistema sopravvissuto (Porcelum senza premio di maggioranza) al PD non basterebbe più l'alleanza col NCD per poter governare. Dovrebbe allearsi con il centro destra o con Grillo. Se invece ci fosse l'Italicum nella versione al momento giacente in Parlamento (che però è improbabile sarà quella definitiva, sempre che veda la luce ), nessuno conquisterebbe la maggioranza al primo turno ( a meno che il PD non si ripresenti con SEL e questa ottenga quel quid che manca ai democratici, il che oggi non è affatto detto, i vendoliani sembrano in grande sofferenza), mentre al ballottaggio andrebbe la coalizione di Centro Destra, se comprendesse Lega e Fratelli d'Italia , altrimenti toccherebbe ai grillini.
E' solo un gioco, ovviamente, che sappiamo come il voto delle politiche metta in moto meccanismi diversi, e la legge elettorale condizionerebbe le alleanze, oggi non necessarie   per le europee dove si vota col proporzionale puro.
Infine, sempre secondo Piepoli, confermato il testa a testa tra Popolari e Socialisti, con i secondi che stavolta si potranno valere della nutrita truppa del PD, per la prima volta nel PSE. Viceversa il PPE, che oggi forse ancora prevarrebbe di pochi seggi, sarebbe irrimediabilmente secondo se schifasse l'apporto di Forza Italia, come pure qualcuno suggerisce a Junker. 
Di fatto, un Parlamento che, allo stato, continuerà ad essere poco rilevante, vedrà un sostanziale equilibrio tra le due forze "storiche", una pattuglia dignitosa di Liberali, e un gruppone arlecchinesco - per via della mancanza di qualsiasi omogeneità se non il dato dell'euroscetticismo - forte di tutti i partiti e movimenti che vogliono "meno Europa". Almeno, di questa.
Buona Lettura





 

M5S al 25%, ma Pd avanti di 9 punti

L’ultimo sondaggio: Forza Italia al 20%, Lista Tsipras sotto il 4%. Testa a testa Ppe-Pse



Il Pd resta il primo partito con un distacco notevole dal M5S e Forza Italia si mantiene sulla «soglia critica» del 20%. Questi i dati del sondaggio Piepoli per «La Stampa» in vista delle prossime Europee. Rispetto a una settimana fa, il Pd rimane al 34%, ma il M5S guadagna un punto, portandosi al 25%. Cresce, seppur di solo mezzo punto, Forza Italia, mentre Ncd scende al 5% (era al 6%). Dalla rilevazione, solo questi partiti più la Lega (4,5%) riescono a superare la soglia di sbarramento del 4%.  
Dall’analisi comparata dei sondaggi realizzati nei 28 Paesi Ue, l’Istituto Piepoli ha anche disegnato quello che potrebbe essere il nuovo Parlamento Europeo: è un testa a testa tra i Popolari e i Socialisti & Democratici, che conquisterebbero rispettivamente 214 e 210 seggi. Ben 135 seggi invece tra Europa della Libertà e della Democrazia (30 seggi, tra cui la Lega Nord) e il gruppo misto (105 europarlamentari, tra cui M5S e Front National), composto prevalentemente da euro-scettici. Il sondaggio qui presentato è stato eseguito dall’Istituto Piepoli il 5 maggio 2014 per La Stampa con metodologia C.A.T.I., su un campione di 500 casi rappresentativo della popolazione italiana maschi e femmine dai 18 anni in su, segmentato per sesso, età, Grandi Ripartizioni Geografiche e Ampiezza Centri proporzionalmente all’universo della popolazione italiana.

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